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TECHNISCHES HANDBUCH MANUALE TECNICO Wohnraumlüftungssysteme für Neubau und Sanierung Sistema di ventilazione per gli edifici nuovi ed esistenti www.pluggit.com

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TECHNISCHES HANDBUCH

MANUALE TECNICO

Wohnraumlüftungssysteme für Neubau und Sanierung

Sistema di ventilazione per gli edifici nuovi ed esistenti

www.pluggit.com

Manuale tecnico

Versione 2014 / V01 11.2014

L'ultima versione del manuale tecnico è disponibile nel nostro sito Internet alla pagina www.pluggit.com/portal/it --> Area download --> Listino prezzi, manuale tecnico.

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

© Pluggit International 2000-2014 | L'azienda si riserva di apportare modifiche e correzioni.

• Pluggit Italia s.r.l.

• Contatti

• Introduzione alla ventilazione residenziale

• Progettazione di un impianto di ventilazione residenziale Pluggit

• Schede tecniche sui prodotti

• Istruzioni per l'uso e l'installazione degli apparecchi per la ventilazione residenziale centralizzata delle serie Avent P, Avent D ed Avent R

• Istruzioni per l'uso e l'installazione degli apparecchi per la ventilazione decentralizzata per singole stanze Pluggit iconVent

• Accessori per gli apparecchi Pluggit per la ventilazione residenziale

• Istruzioni per l'uso e l'installazione dei sistemi di distri-buzione

• Istruzioni per il montaggio dei condotti di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria esausta IsoPlugg 46

• Istruzioni per l'uso e l'installazione dei diffusori a pavi-mento

• Istruzioni per l'uso e l'installazione degli accessori Pluggit

• Certificazioni

INDICE

CAPITOLO 1

CAPITOLO 2

CAPITOLO 3

CAPITOLO 4

CAPITOLO 5

CAPITOLO 6

CAPITOLO 7

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit: innovazione e competenza per i sistemi di ventila-zione residenziale con recupero termico.

Dal 2009 Pluggit Italia s.r.l., filiale della società tedesca Pluggit GmbH di Monaco di Baviera, commercializza in Italia sistemi di ventilazione residenziale con recupero termico basati sull'uso di ventilatori.

I sistemi Pluggit sono adatti a qualsiasi tipo di abitazione, agli edifici nuovi e a quelli già esistenti. Garantiscono il ri-cambio d'aria minimo all'interno degli edifici stabilito nella norma DIN 1946, parte 6. Il quadro di riferimento è il Rego-lamento tedesco sul risparmio energetico (EnEV) che stabi-lisce che gli edifici debbano essere a tenuta d'aria. I sistemi di ventilazione Pluggit funzionano con uno scambiatore di calore ad elevata efficienza che preriscalda l'aria di man-data con l'aria viziata calda estratta. Il montaggio, rapido e flessibile, rende questi impianti ancora meno costosi. Il risultato: dei costi accessori notevolmente ridotti grazie al risparmio di energia per il riscaldamento, una riduzione delle emissioni di CO2, meno danni dovuti all'umidità e alla muffa e un aumento del valore dell'immobile a lungo ter-mine.

Su misura per ogni unità abitativa:

apparecchi per la ventilazione centralizzata e decentralizzata

Gli efficienti modelli a parete e a soffitto possono soddisfare qualsiasi esigenza grazie alle diverse portate d'aria e ai nu-merosi componenti, adattandosi così a qualsiasi tipo di abi-tazione e di montaggio. La portata d'aria nominale (livello III conformemente alla norma DIN 1946, parte 6) degli appa-recchi di ventilazione va dai 15 m³/h ai 350 m³/h.

Nel 2014 Pluggit ha ampliato la sua gamma di prodotti con i sistemi di ventilazione decentralizzata Pluggit iconVent e Pluggi iVent, l'offerta più completa, conforme alle norme e alle certificazioni, di apparecchi di ventilazione per singole stanze con recupero termico.

Aria nuova a tutti i livelli:

sistema di distribuzione "nell'isolamento", "nel solaio in

calcestruzzo", "a soffitto" oppure "installato incassato a

parete" (decentralizzato)

I sistemi di ventilazione immettono aria nuova pulita in tutti gli ambienti ed estraggono in modo sicuro l'aria viziata e l'umidità grazie a un sistema di distribuzione brevettato composto di collettori di distribuzione, condotti dell'aria (con sezione tonda od ovale), molteplici pezzi sagomati op-zionali ed eleganti diffusori di mandata e griglie di presa dell'aria esterna.

Accessori Pluggit

L'umidificatore dell'aria AeroFresh Plus, il dispositivo per il trattamento dell'aria PluggVoxx e i diffusori PluggLine Design sono tre esempi dei molti accessori che aumentano notevolmente il comfort abitativo e completano la gamma di prodotti Pluggit.

Sul sito www.pluggit.com/portal/it troverete novità e infor-mazioni dettagliate sui sistemi di ventilazione Pluggit e il nostro servizio di assistenza completa.

1. PLUGGIT ITALIA S.R.L.

Apparecchi a parete Avent P Apparecchi da finta trave Avent R

iconVent Apparecchio a soffitto Avent D

nell'isolamento nel solaio in calcestruzzo

a soffitto con incasso a parete

AeroFresh Plus PluggVoxx

Diffusori PluggLine Design

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Sede centrale

Pluggit GmbHValentin-Linhof-Straße 2DE-81829 München

Referenti di zona

Per trovare il referente di zona più vicino si prega di consul-tare il sito www.pluggit.com/portal/it e di inserire il proprio CAP oppure di contattare la sede centrale a Monaco di Baviera.

2. CONTATTI

Tel: 0049 (0)89 4 111 25 0

Fax: 0049 (0)89 4 111 25 100

Email: [email protected]

Per la progettazione: [email protected]

Per la formazione: [email protected]

Servizio tecnico: [email protected]

Servizio assistenza: 0049 (0)89 4 111 25 103

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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1. Introduzione

2. Quadro legislativo e normativo

3. Funzioni di un sistema di ventilazione residenziale

4. Incentivi per la ventilazione residenziale

INDICECAPITOLO 1

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Le attuali esigenze relativamente all'efficienza energetica nei nuovi edifici e nelle ristrutturazioni di edifici residenziali esi-stenti richiedono la massima attenzione al ricambio d'aria mi-nimo. Per garantire il ricambio d'aria necessario all'interno delle abitazioni è auspicabile prevedere per tempo, quindi già in fase progettuale, un sistema di ventilazione meccanica con recupero termico.

Gli architetti, i progettisti, i consulenti per l'energia e le ditte installatrici devono oggi saper distinguere le varie soluzioni offerte in base a dei criteri concreti quali:

• l'investimento

• il principio di funzionamento

• l'ingombro

• la progettazione o il montaggio

• la pulizia.

Nella scelta definitiva del sistema di ventilazione sono soprat-tutto i criteri di efficienza a essere importanti:

• il consumo di energia elettrica

• il livello di recupero termico

• i coefficienti di rendimento

• la classe dei filtri.

Infine anche le esigenze concrete dell'utente acquisiscono sempre maggiore importanza:

• il comfort termico

• il flusso dell'aria senza correnti

• la conduzione dell'aria silenziosa

• la facilità di utilizzo

• l'igiene e la qualità dei materiali

• l'estetica e il design dei diffusori e delle griglie.

Pluggit Italia s.r.l. offre un'ampia serie di soluzioni, sistemi uni-versali, flessibili e adattabili a ciascuna esigenza, per qualsiasi tipo di edificio residenziale. Per case singole, bifamiliari, vil-lette a schiera, per attici, duplex e monolocali abbiamo sempre la soluzione adeguata.

Nell'ambito della ventilazione residenziale esistono varie leggi e varie norme; i requisiti da rispettare sono quindi molteplici:

• la Legge tedesca sul risparmio energetico (EnEG)

• il Regolamento tedesco sul risparmio energetico (EnEV)

• la norma DIN 4108, parte 2

• la norma DIN 18017, parte 3

• la norma DIN 1946, parte 6

• la Legge tedesca sulle energie rinnovabili nel settore ter-mico (EEWärmeG)

• le Direttive 2, 3, 5 e 6 OIB (Österreichisches Institut für Bau-technik - Istituto austriaco per l'edilizia)

• la norma ÖNORM H6038

Conformemente alla Direttiva europea sull'efficienza energe-tica tutte le condizioni energetiche dei nuovi edifici o degli edi-fici ristrutturati sono definiti, a livello nazionale, dalla Legge te-desca sul risparmio energetico (EnEG). Partendo da questo quadro legislativo il Regolamento tedesco sul risparmio ener-getico (EnEV) definisce i requisiti concreti per la realizzazione dell'involucro dell'edificio e degli impianti.

All'art. 6, comma 1 dell'EnEV sono definiti in modo chiaro i re-quisiti di tenuta degli edifici.

"I nuovi edifici devono essere realizzati secondo le norme di buona tecnica di modo che l'involucro edilizio, inclusi i punti di giunzione, siano a tenuta d'aria in modo durevole."

Al contempo l'art. 6, comma 2 prevede che venga garantito un sufficiente ricambio d'aria.

1. INTRODUZIONE 2. QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO

Direttiva europeasull'efficienza

energetica del 2010

Legge tedesca sulrisparmio energetico

EnEG del 2013

EnEV 2020- dal ???

EnEV 2014- dall’1/5/2014

EnEV 2009- dall’1/10/2009

Regolamento tedescosull’isolamento

termico 1995

Regolamento tedescosugli impianti diriscaldamento

Regolamento tedesco sulrisparmio energetico EnEV 2007

- dall’1/10/2007

Regolamento tedesco sulrisparmio energetico EnEV 2002

- in vigore dall’1/2/2002- modificato nel 2004

M+P-26A-1317

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"I nuovi edifici devono essere costruiti in modo che sia garantito il ricambio d'aria minimo in base alle esigenze legate alla sa-lute e al riscaldamento."

In generale per questo ricambio d'aria minimo sono indicati dei valori fra 0,4-1 e 0,5-1. Ciò significa che in base al volume dell'edificio è necessario che ci sia un ricambio d'aria ogni 2 ore. Negli edifici di recente costruzione a tale esigenza si contrappone una tenuta pari a circa N50 = 1,0.

Per garantire il ricambio d'aria minimo previsto dall'EnEV non è più sufficiente arieggiare aprendo le finestre come si faceva di solito. Si pone quindi una questione di responsabi-lità.

A tale proposito la Bundesverband für Wohnungslüftung e.V. (Associazione Federale per la ventilazione residenziale) ha ela-borato un dettagliato parere legale.

"I progettisti e gli esecutori dei lavori che non prevedono l'in-stallazione di un impianto di ventilazione controllata in un nuovo edificio o in un edificio ristrutturato, si espongono a ri-schi di responsabilità. Attualmente non si può asserire con cer-tezza che vi sia l'obbligo di installare un impianto di ventila-zione, al contempo però l'alternativa di delegare l'inquilino a garantire il ricambio d'aria previsto solamente mediante l'apertura delle finestre non mette al riparo da notevoli rischi di carattere legale."

Ulteriori informazioni sul parere legale sono disponibili all'in-dirizzo www.wohnungslueftung-ev.de

I requisiti contemplati nell'EnEV si concretizzano in regola-menti tecnici come per esempio le norme. In base alla norma DIN 18599 nell'EnEV viene stabilito che il ricambio d'aria deve essere di 0,7-1. Se un edificio raggiunge valori di tenuta pari a N50 = 1,5, il ricambio d'aria è di 0,6-1. Tanto più bassi sono tali valori, tanto inferiore sarà il fabbisogno di ventilazione e calore di un edificio. Di conseguenza l'utilizzo di impianti di ventila-zione meccanica efficienti dal punto di vista energetico offre ul-teriori possibilità di ottimizzazione.

La norma DIN 1946, parte 6, riprende concretamente, in quanto norma sull'aria dell'ambiente e sulla ventilazione di edifici re-sidenziali, il requisito dell'EnEV e definisce la necessità di un progetto per la ventilazione.

In generale in Germania deve essere realizzato un progetto per la ventilazione per ogni edificio nuovo. In caso di ristruttura-zione il progetto per la ventilazione è obbligatorio se:

• in una casa plurifamiliare si sostituisce più di 1/3 delle fi-nestre esistenti di un'unità abitativa;

• in una casa unifamiliare si sostituisce più di 1/3 delle fine-stre esistenti o si isola a tenuta più di 1/3 della superficie del tetto.

0

0,1

0,2

0,3

0,4

0,17

0,5

Vol/h

Ricambio d'aria minimo necessario dal punto di vista igienico

DEFICITI DI VENTILAZIONE!

0,10

0,23

Involucro dell'edificio non a tenuta

Finestre completamente aperte due volte al giorno

M+P-26A-1318

Progetto per la ventilazionedell’edificio/delle unità abitative

Dimensionamentodell ventilazione per

stanze cieche conform. alla norma DIN 18017-3

Scelta del tipo di ventilazione meccanica

in base alla figura 1

Nessun dimensionamentoper le unità abitative

Requisiti unitàabitativa?

no

no

no

no

Dati sull’unità abitativa

geometria (superficie riscaldata / altezza media delle stanze / a più piani/a un piano) / altezza dal bordo superiore del terreno / cavedio

Dati sull’edificio

n. di piani / altezza dell’edificio / zona di vento (vento debole/forte) / isolamento termico (elevato/basso) / tenuta all’aria dell’edificio (valore n

50/categoria)

Stanze cieche?

Requisiti igienici, energetici, di

insonorizzazione?

Ventilazione meccanica non necessaria

qv,ges,NE,FL

< qv,Inf,Wirk

Necessità di ventilazione meccanica

qv,ges,NE,FL

> qv,Inf,Wirk

Necessità di

ventilazione meccanica?

Portata totale dell’aria esternaProtezione dall’umidità q

v,ges,NE,FL

(come da 4.2.2, equazione 2) Portata d'aria da infiltrazioni q

v,Inf,Wirk

(come da 4.2.3, equazione 3)

M+P-26A-1319

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Il ricambio d'aria minimo è indicato in modo più dettagliato nella norma DIN 1946, parte 6, attraverso la definizione dei vari livelli di funzionamento.

Il livello più basso corrisponde alla ventilazione per protezione dall'umidità (VPU) Tale livello deve sempre essere garantito in-dipendentemente dalle abitudini dell'utente e serve fonda-mentalmente a proteggere la struttura dell'edificio.

La ventilazione ridotta (VR) soddisfa i requisiti minimi relativi alla qualità dell'aria dell'ambiente e deve essere garantita anche in caso di assenza temporanea dell'utente.

Mentre la ventilazione nominale (VN), definita anche funziona-mento normale, garantisce i requisiti igienico-sanitari, la ven-tilazione intensiva (VI), utilizzata come modalità temporanea, serve a ridurre i picchi di determinati valori. La portata dei sin-goli livelli di funzionamento è espressa in percentuale rispetto alla ventilazione nominale. Ciò significa che con la ventilazione intensiva si ha una portata del 30% superiore rispetto alla ven-tilazione nominale, mentre con la ventilazione ridotta del 30% inferiore.

A seconda della qualità dell'involucro dell'edificio (il limite è stabilito nel Regolamento tedesco sull'isolamento termico 1995), la ventilazione per protezione dall'umidità deve essere considerata pari al 30% o 40% della ventilazione nomi-nale.

Con i sistemi di ventilazione residenziale di Pluggit si garan-tiscono tutti i livelli di funzionamento.

Per ulteriori informazioni sul progetto per la ventilazione:

• capitolo 2, Progettazione

• Bundesverband für Wohnungslüftung e.V.

In Austria il ricambio d'aria minimo è descritto nella norma Ö-Norm H6038. Ulteriori informazioni in merito sono per esempio reperibili all'indirizzo www.komfortlueftungssysteme.at

Nella valutazione energetica degli impianti di un edificio, con-formemente all'EnEV, la presenza di un sistema di ventilazione residenziale con recupero termico ha un'influenza estrema-mente positiva. Ciò è da ricondurre soprattutto all'elevata effi-cienza di recupero termico con un bassissimo consumo di energia elettrica dei ventilatori. Ne consegue un rendimento complessivo eP molto favorevole.

Riferito all'edificio di riferimento, in combinazione con un im-pianto a gas si raggiunge un valore eP pari a 1,09.

Anche nell'EEWärmeG il recupero termico si considera RINNOVABILE. In particolare negli edifici nuovi, una determi-nata parte del fabbisogno energetico deve essere coperta con le energie rinnovabili. L'art. 7 dell'EEWärmeG contempla le co-siddette misure sostitutive in base alla quali il recupero ter-

Ventilazione per protezione dall'umiditàVPU(30/40% della VN)

Ventilazione non collegata alle abitu-dini dell'utente (livello di funziona-mento minimo) che, in condizioni di utilizzo normali (umidità e tempera-ture ambiente ridotte) ha come obiet-tivo di evitare la formazione di muffa e i danni provocati dall'umidità all'interno dell'edificio.

Ventilazione ridottaVR(70% della VN)

Ventilazione (non collegata alle abitu-dini dell'utente) che, in condizioni di utilizzo normali (umidità e sostanze nocive), soddisfa dei requisiti minimi a livello di qualità dell'aria dell'ambiente anche in caso di assenza momentanea dell'utente.

Ventilazione nomi-naleVN(100% VN)

Ventilazione necessaria a garantire la protezione degli edifici e a soddisfare i requisiti igienico-sanitari in caso di normale utilizzo di un'unità abitativa (funzionamento normale).

Ventilazione inten-sivaVI(130% della VN)

Temporaneo aumento di ventilazione necessario a ridurre i picchi di alcuni valori (funzionamento intensivo).

Bereich 1

Hilfsenergie

Primärenergie

Endenergie

25,79e = 1,11

23,27

2,85+

7,92

0,00

28,37

0,91

30,74

25,79

12,50

kWh/m2

221,76 m2

Speicher:

Verteilung:

Übergabe:

Bedarf:

benachb. Räumegem. Install.wand

mit Zirkulation

über Heizung

Erdgas E

Bereich 1

Hilfsenergie

Primärenergie

Endenergie

27,99e = 0,97

28,96

0,00

1,60

1,10

30,79

1,29

34,16

27,99

50,93

19,83

4,84

221,76 m2

221,76 m 2

Speicher:

Verteilung:

Übergabe:

Bedarf:Gutschrift:

mit Lüftungsanlage

Sanierungsmaßnahmen

Aufwandszahl e 1,07

11.928

7,49

67,94

Endenergie kWh

kWh

kWh/m 2

p

Hilfsenergie

Primärenergie

Gebäudedaten

Nutzfläche An

Nutzenergiebedarf

Warmwasser

Heizung

EnEV, feste HP

Beschreibung der Maßnahmen

Radiatoren

55/45°C

Brennwert-KesselErdgas E

+

-

-

Sanierungs- und Betriebskosten

12,50 kWh/m2

50,93 kWh/m

185 Tage

2

EnEv 2009

M+P-26A-1259

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mico si considera come una forma di sfruttamento del calore residuo.

A tale proposito devono essere rispettati i seguenti criteri:

• il livello di recupero termico dell'impianto deve essere pari almeno al 70%;

• il coefficiente di rendimento degli impianti (rapporto fra consumo di energia elettrica e recupero termico) deve cor-rispondere almeno a un valore pari a 10.

• I sistemi Pluggit superano di gran lunga i valori minimi ri-chiesti.

Il Ministero Federale tedesco dell'urbanistica e dell'edilizia ha raccolto in una brochure i riferimenti per il calcolo di tali valori, informazioni dettagliate in merito ed esempi di impianti.

I sistemi di ventilazione residenziale di Pluggit soddisfano pienamente i requisiti contemplati nell'EEWärmeG e nelle norme austriache.

Le funzioni principali di un sistema di ventilazione residenziale con recupero termico possono essere suddivise in tre ambiti:

La funzione più importante è quella di garantire una buona qualità dell'aria dell'ambiente. Un'aria sana è per una persona l'alimento più importante in assoluto. La quantità ideale di aria nuova dipende dalla concentrazione di anidride carbonica all'interno delle stanze ed è importante per soddisfare il nostro fabbisogno di ossigeno. Già le ricerche dell'igienista Max von Pettenkofer (1858) avevano messo in evidenza che la concen-trazione di CO2 è l'indicatore migliore per poter considerare come "nuova" l'aria dell'ambiente.

Le sue scoperte sono riconosciute e applicate ancor oggi a li-vello internazionale. A seconda dell'attività dell'utente, varia il fabbisogno d'aria per persona e all'ora. Da ciò si deduce perché i valori del ricambio d'aria per esempio per gli edifici ammini-strativi sono relativamente elevati.

M+P-26A-1260

3. FUNZIONI DI UN SISTEMA DI VENTILAZIO-NE RESIDENZIALE

efficienza energetica elevata

espulsione sicura dell’umidità

buona qualità dell'aria dell'ambiente

M+P-26A-1320

M+P-26A-1262

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Per quanto riguarda gli edifici residenziali, la portata media di aria nuova necessaria dal punto di vista igienico è:circa 20-30 m³/h per persona.

Nella sua ricerca "Sul ricambio d'aria negli edifici residenziali" Max von Pettenkofer scoprì che la concentrazione di CO2 nell'aria dell'ambiente era l'indicatore migliore per valutare la presenza di aria nuova e stabilì un valore limite di 1000 ppm o 0,10 vol.%.

Le conseguenze di una concentrazione elevata di CO2 sono per esempio:

• stanchezza

• difficoltà di concentrazione

• calo delle prestazioni

• mal di testa.

Siccome l'essere umano non è dotato di buoni "sensori" della qualità dell'aria dell'ambiente, ci risulta spesso difficile valu-tarla in modo obiettivo.

Ad esempio: fintantoché si sta in una stanza con molte persone non si percepisce un peggioramento delle condizioni, però, non appena si esce per un attimo (nella stanza a fianco si ha una qualità dell'aria migliore) e poi si rientra, ci si accorge subito di avere bisogno di ventilare la stanza.

Ecco perché si è più portati a considerare l'aria fredda come aria "nuova" piuttosto che l'aria calda.

Se ci sono concentrazioni di CO2 troppo elevate, al di sopra di 1000-1500 ppm (soglia Pettenkofer), l'organismo reagisce con stanchezza, mal di testa, difficoltà di concentrazione e calo delle prestazioni.

Nell'aria esterna si registra una concentrazione media interna-zionale in costante aumento, di circa 350-440 ppm.

È proprio nella camera da letto, la stanza dove si permane più a lungo, che si registra oggi in media, con una ventilazione di tipo manuale e una durata del sonno superiore a 6h, una con-centrazione di 4000 ppm. Gli alti livelli di concentrazione che si riscontrano spesso derivano soprattutto dall'utente stesso; la concentrazione di CO2 nell'aria espirata è infatti di 40000-50000 ppm.

Valori limite attualmente definiti dall'Agenzia federale tedesca per l'ambiente (Umweltbundesamt):

La qualità dell'aria dell'ambiente richiesta da molto tempo anche dall'Agenzia federale austriaca per l'ambiente (in con-formità con la norma ÖNORM EN13779) può oggi essere garan-tita esclusivamente mediante un sistema di ventilazione resi-denziale controllata.

La seconda funzione di un sistema di ventilazione è l'espul-sione sicura dell'umidità dall'abitazione. Ciò serve soprattutto per evitare danni provocati dall'umidità.

Una famiglia di 4 persone produce quotidianamente 8-11 litri di acqua

In una casa con 4 persone, in un arco di tempo di 24 ore, si li-berano nell'aria circa 8-11 litri d'acqua. Oltre a quando si cu-cina, si bagnano le piante, si fa asciugare il bucato, una grossa quantità d'acqua (4-5 litri) viene prodotta proprio dall'orga-nismo umano con la respirazione e l'evaporazione corporea. La stanza più problematica è ancora una volta la camera da letto. A causa della nostra scarsa sensibilità per quanto riguarda la qualità dell'aria, manteniamo volentieri questa stanza piut-tosto fredda. Proprio questa situazione acutizza, dal punto di vista strutturale, la problematica, in quanto su delle superfici strutturali molto fredde (per esempio gli intradossi di finestre aperte a ribalta) sono presenti elevate concentrazioni di umi-dità. Se, sulle superfici, l'umidità relativa dell'aria supera l'80% per un periodo di più ore, si creano le condizioni ideali per la proliferazione dei funghi della muffa.

Tipo di attività Fabbisogno d'aria per persona (m³/h)

Sonno/riposo 17-20

Lettura/televisione 20-26

Lavori da scrivania 32-42

Lavori domestici 55-72

330-350 ppmaria esterna

1.000 ppmsensazione di ariaviziata

4.000 ppmcamera da letto conscarsa ventilazione

5.000 ppm concentrazionemax sul posto di lavorovalore MAC

40.000-50.000 ppm aria espiratadall’uomo

100.000 ppm spegnimentodi unacandela

200.000 ppm mortale per l’uomo

M+P-26A-1321

Concentra-zione di CO2

(ppm)

Valutazione igienica Consigli

< 1000 Condizioni igienica-mente sicure

Nessuna misura da prendere

1000-2000 Condizioni igieniche non del tutto sicure

Necessità di ade-guare la ventilazione

(aumentare il ri-cambio d'aria)

> 2000 Condizioni igieniche inaccettabili

Necessità d'inter-vento dal punto di vista della ventila-

zione, valutare ulte-riori interventi

Respirazione/evaporazione 4-5 litri

Cucinare/lavarsi (doccia/bagno) 2-3 litri

Lavare/far asciugare il bucato 2-3 litri

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I sistemi di ventilazione residenziale di Pluggit garantiscono sempre un sufficiente ricambio d'aria e permettono di espel-lere in modo sicuro l'umidità. In questo modo è possibile pro-teggere attivamente la struttura degli edifici e tutelarsi suffi-cientemente da rivendicazioni legate alla garanzia.

L'efficienza energetica del recupero termico rappresenta la terza funzione di un sistema di ventilazione. Per garantire il ri-cambio d'aria naturalmente è necessaria l'energia elettrica per far funzionare i ventilatori. Tale consumo è però compen-sato da una quantità notevolmente superiore di energia "recu-perata" dall'aria viziata estratta. Tale rapporto è espresso nel coefficiente di rendimento. Grazie a dei ventilatori altamente efficienti e a dei sistemi di distribuzione innovativi, i sistemi di ventilazione residenziale di Pluggit raggiungono coefficienti di rendimento fino a 26. Se si compara il potenziale di efficienza del sistema di ventilazione residenziale con recupero termico con altri tipi di impianto, il risultato è ottimo.

Dove va a finire l'energia per il riscaldamento? (edificio di ri-ferimento del regolamento EnEV 2009)

Le dispersioni di calore dovute alla ventilazione di un'abita-zione rappresentano il maggiore potenziale di risparmio in quanto, per compensarle all'interno di un edificio nuovo, co-struito secondo gli standard dell'EnEV, si consuma la quantità maggiore di energia in assoluto. Secondo uno studio della DENA (Agenzia tedesca per l'energia) il potenziale di ri-sparmio degli impianti con recupero termico (con rendimento --> 80%), con riferimento al fabbisogno di ventila-zione e calore di un edificio, supera il 60%.

Il risparmio che si ottiene con dei sistemi per l'estrazione dell'aria viziata (senza recupero termico) rispetto a una venti-lazione mediante apertura delle finestre è da ricondurre alla portata d'aria impostata per il ventilatore (con le finestre aperte ed elevati carichi di vento si può arrivare a un ricambio d'aria di 40 Vol/h).

Il fabbisogno di ventilazione e calore rappresenta la quantità di energia che deve essere impiegata per il ricambio d'aria (circa 0,4-0,5 Vol/h) o per riscaldare nuovamente l'aria nuova negli edifici residenziali (norma DIN 18599 o norma 4701-10/ OIB RL6).

Naturalmente ciò ha delle ripercussioni sulle spese di riscal-damento di un edificio. Quanto più calore può rimanere all'in-terno di un'abitazione, tanto minori saranno tali spese.

Secondo il dott. Lothar Breidenbach, amministratore delegato della divisione tecnica del BDH (Associazione federale indu-striale della Germania per la tecnologia della casa, dell'energia e dell'ambiente), l'impiego di un sistema di ventilazione resi-denziale con recupero termico permette di risparmiare fino al 40% sulle spese di riscaldamento. Determinante resta co-munque il comportamento individuale dell'utente.Per esempio l'utente che prima ventilava regolarmente e suffi-cientemente aprendo le finestre, può raggiungere tale percen-tuale. Nella pratica però succede spesso che si arieggi poco (particolarmente nelle giornate fredde) se non per nulla, quindi tali valori devono essere sempre considerati in funzione della situazione dell'utente. In base alla nostra esperienza, il poten-ziale di risparmio reale si attesta piuttosto attorno al 25-30% che è comunque un valore elevato.

Perdite di riscaldamento e di ACS 24%

Involucro dell'edificio (dispersione per trasmissione

31%

Ventilazione (dispersione di calore do-vuta alla ventilazione)

34%

100009009

100%

Ventilazione medianteapertura delle finestre

Semplice impianto per l’estrazione dell’aria viziata

Impianto di ventilazionecon recupero termico

7508

83%

3303

37%

8000

6000

4000

2000

0

M+P-26A-1322

Spese di riscaldamento senza ventilazione controllata

100%

0%

Spese di riscaldamento con sistema di ventilazione con recupero termico

30-50% di risparmio

50-70% spese di riscaldamento

M+P-26A-1323

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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La ventilazione residenziale controllata con recupero termico è da anni un elemento contemplato in varie forme di incentivi in Germania. A livello nazionale i programmi di incentivi più im-portanti riguardano:

• i nuovi edifici efficienti dal punto di vista energetico

• l'impiego di energie rinnovabili all'interno degli edifici

• la riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

L'Istituto di credito tedesco per la ricostruzione (KfW), impor-tante istituzione tedesca, promuove con dei finanziamenti per esempio l'installazione di sistemi di ventilazione residenziale con recupero termico anche come singolo intervento.

Si possono ottenere dei finanziamenti per impianti centraliz-zati, decentralizzati o per singole stanze con scambiatore di ca-lore, con i quali l'intero edificio raggiunge:

• un'efficienza di recupero termico di almeno l'80% con una potenza elettrica specifica di al massimo Pel, apparecchio 0,45 W/m³h oppure

• un'efficienza di recupero termico di almeno il 75% con una potenza elettrica specifica di al massimo Pel, apparecchio 0,35 W/m³h (modello della categoria E conforme alla norma DIN 1946, parte 6).

Il rispetto dei requisiti degli impianti di ventilazione deve essere documentato da una dichiarazione della Ditta installatrice ac-compagnata da un certificato del produttore per i componenti dell'apparecchio conformemente alle norme DIN V 4701-10/12, DIN 18599-6 e DIN 1946-6. È inoltre necessario documentare il rispetto dei requisiti di tenuta all'aria dell'edificio conforme-mente all'art. 6 dell'EnEV mediante una relativa misurazione. In caso di impianti con recupero termico la tenuta dell'edifico <-- 1,5 h-1 deve essere comprovata con un blower door test.

Anche in Austria si possono ottenere degli incentivi per l'instal-lazione di un sistema di ventilazione residenziale con recupero termico, se i criteri sono in linea con le direttive sugli incentivi delle singole regioni.

I sistemi di ventilazione residenziale di Pluggit soddisfano tutti i criteri stabiliti dal Kfw e rispettano le direttive sugli in-centivi delle regioni austriache.

• Pluggit GmbH certifica il rispetto dei requisiti per tutti i componenti dell'apparecchio (certificato del produttore)

• La Ditta installatrice certifica, per l'edificio, il rispetto dei criteri per ottenere gli incentivi(dichiarazione della Ditta installatrice)

Oltre ai programmi d'incentivi a livello nazionale ci sono altre sovvenzioni a livello comunale o regionale. Per la Germania sono disponibili informazioni aggiornate e det-tagliate nella sezione relativa agli incentivi nel sito www.pluggit.com.

Le condizioni per ottenere gli incentivi in Austria sono reperibili nei siti internet delle singole regioni.

4. INCENTIVI PER LA VENTILAZIONE RESI-DENZIALE

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1. Come procedere alla progettazione

2. Progettazione

3. Come utilizzare il condotto PluggFlex

4. Struttura del pavimento

5. Isolamento termico e protezione dalla condensa

6. Insonorizzazione

7. Griglia di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria di smaltimento

8. Dimensionamento

9. Esempi di installazione

10. Modulo di richiesta dimensionamento

INDICECAPITOLO 2

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Tenuto conto di alcuni principi di base, la progettazione per l'installazione dei sistemi di ventilazione di Pluggit è al-quanto semplice.Grazie al sistema a innesto, ai condotti flessibili e ai kit di in-stallazione, con pochi componenti si è in grado di realizzare la maggior parte dell'impianto.

Utilizzate il nostro servizio di dimensionamento gratuito.Rivolgetevi al vostro referente di zona.

Per il dimensionamento sono necessari le planimetrie e le sezioni dei piani e alcuni altri dati.Si prega di utilizzare il modulo allegato per la richiesta di di-mensionamento.

Il dimensionamento che noi proponiamo dovrà poi essere confrontato con le caratteristiche del cantiere in questione.

Nella progettazione di impianti con sistema di riscalda-mento PluggMar è necessario tener conto di alcune condi-zioni supplementari in quanto degli errori di progettazione potrebbero avere delle conseguenze importanti. Un proget-tista deve ad esempio calcolare il fabbisogno termico rap-portato alla stanza in questione.La progettazione per l'installazione dei PluggMar dovrebbe sempre essere eseguita da Pluggit. Solamente in questo modo potranno essere applicate le ampie garanzie previste.

Se invece desiderate eseguire voi stessi il dimensiona-mento oppure volete prima elaborare con il cliente una pro-posta, potete procedere come indicato di seguito.

1.1. PRINCIPI PER IL DIMENSIONAMENTO DI UN SISTEMA DI VENTILAZIONE PLUGGIT CON APPARECCHI PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT P

1.1.1. Numero minimo dei condotti di mandata e dei dif-

fusori

1.1.2. Portate d'aria massime nei condotti e nei condotti

flessibili

* lunghezze dei condotti indicative

1.1.3. Lunghezze minime per i condotti di raccordo

1. COME PROCEDERE ALLA PROGETTAZIONE

N.B.:

i condotti PluggFlex PK150 e PK200 vengono integrati nel pavimento. È necessario tenere conto dell'ingombro in fase di progettazione.

Avent P190 n. 4 aria di mandata (o n. 2 PK200 per collegamento con PL230)n. 2 aria viziata estratta attraverso SL080

Avent P310 n. 6 aria di mandata (o n. 3 PK200 per collegamento con PL230)Aria viziata estratta n. 3 SL080 + n. 1 PK150

Avent P460 n. 9 aria di mandataAria viziata estratta n. 5 SL080 + n. 1 PK150

Condotti e condotti flessibili

Portata d'aria in m³/h Lunghezza in m *

PK150 con deviazione a Y

30-40 circa

12 m (deviazione a Y subito dopo il col-lettore di distribu-

zione)

PK150 20-25 circa 15 m

30-40 circa 6 m

PK200 40-50 circa 15 m

SL080 40-50 circa 12 m

30-40 circa 18 m

25-30 circa 25 m

SL125 < 150 5 m

SL150 < 250 5 m

SL180 < 400 5 m

PK150 5 m

PK200 5 m

SL080 3 m

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1.1.4. Ricambio d'aria necessario

La norma DIN 1946, parte 6, stabilisce che debba essere predisposto un progetto per la ventilazione.Sul sito Internet di Pluggit GmbH, www.pluggit.com, o del Bundesverband für Wohnraumlüftung e.V. (Associazione tedesca per la ventilazione residenziale) www.wohnungslueftung-ev.de, è disponibile un pro-gramma gratuito per la realizzazione di progetti per la ven-tilazione.Per il ricambio d'aria si considerano le portate d'aria mas-sime calcolate.Si devono rispettare le disposizioni contenute nelle versioni più recenti della norma DIN 1946, parte 6.

Portata dell'aria di mandata

La portata dell'aria di mandata per la ventilazione di base deve essere di almeno:

• 30 m³/h moltiplicati per il numero degli inquilini oppure

• corrispondere alla portata d'aria calcolata in base al progetto per la ventilazione.

La portata d'aria calcolata secondo la norma DIN 1946, parte 6, è ripartita nelle singole stanze d'immissione dell'aria di mandata in base a dei fattori (v. tabella se-guente). Tali fattori possono essere aumentati o ridotti, come indicato fra parentesi, per modulare la portata dell'aria di mandata prevista per le singole stanze.

Portata dell'aria viziata estratta

La portata dell'aria viziata estratta deve corrispondere al-meno

• alla somma della portata di tutte le stanze dalle quali si estrae l'aria viziata e delle portate d'aria minime indi-cate nella seguente tabella (dedotte le infiltrazioni come da norma DIN 1946, parte 6) e

• deve essere superiore di almeno il 5% rispetto alla por-tata dell'aria di mandata.

1.1.5. Scelta dell'apparecchio per la ventilazione resi-

denziale

Con perdita di carico esterna pari a 100 Pa

Stanze d'immissione dell'aria di mandata

Fattore fr, mandata

Soggiorno 3 (± 0,5)

Camera dei bambini 2 (± 1,0)

Camera da letto 2 (± 1,0)

Sala da pranzo 1,5 (± 0,5)

Studio 1,5 (± 0,5)

Camera degli ospiti 1,5 (± 0,5)

Stanze estraz. aria viziata Portata d'aria in m³/h

Cucina/angolo cottura 45

Bagno/doccia 45

WC 25

Lavanderia 25

N.B.:

la maggiore ventilazione della cucina (cappe aspiranti) deve essere garantita da un impianto separato in quanto l'aria viziata estratta, che contiene del grasso, sporche-rebbe molto velocemente i condotti e lo scambiatore di calore.

Avent P190

Avent P310

Avent P460

Pmax (m³/h) liv. 2 50-180 70-300 130-450

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1.2. PRINCIPI PER IL DIMENSIONAMENTO DI UN SISTEMA DI VENTILAZIONE PLUGGIT CON APPARECCHI PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT R

La portata d'aria massima con l'apparecchio per la ventila-zione residenziale Avent R100 è di 90 m³/h con una perdita di carico massima di 100 Pa per l'aria esterna/aria di man-data e di 100 Pa per l'aria viziata estratta e l'aria di smalti-mento.

La portata d'aria massima con l'apparecchio per la ventila-zione residenziale Avent R150 è di 125 m³/h con una perdita di carico massima di 100 Pa per l'aria esterna/aria di man-data e di 100 Pa per l'aria viziata estratta e l'aria di smalti-mento.La perdita di carico dall'apparecchio per la ventilazione re-sidenziale fino al primo modulo di distribuzione RVT150 può essere al massimo di 60 Pa.

1.2.1. Tubo preisolato IsoPlugg Compact

Il tubo preisolato IsoPlugg Compact si usa per il collega-mento dell'apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R100.

1.2.2. Condotto PluggFlex PK200

Il condotto PluggFlex si utilizza per il sistema di distribu-zione ad anello.

1.2.3. Collegamento dell'Avent R150

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R150

2 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125

3 Griglia combinata di protezione contro agenti atmosferici WSG125D

4 Condotto flessibile PluggFlex SL125

5 Raccordo condotto KA125-200

6 Deviazione a Y YS200-150-150

7 Modulo di distribuzione RVT150

8 Condotto PluggFlex PK150

9 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150

10 Diffusore iQoanda RKO150

11 Elemento curvo BS090-150

Portata d'aria

Lun-ghezza minima

Silenzia-tore

Lunghezza mas-sima

meno di 80 m³/h

0,3 m no 4 m oppure2 m e 2 elementi curvi

Portata d'aria Lunghezza minima

Lunghezza mas-sima

< 80 m³/h 1 m oppure silen-ziatore SD125PK

4 m oppure2 m e 2 elementi curvi

> 80 m³/h(< 2 m di di-stanza tra l'ap-parecchio per la ventilazione re-sidenziale e l'anello)

2 m oppure silen-ziatore SD125PK

2 m

> 80 m³/h(> 2 m di di-stanza tra l'ap-parecchio per la ventilazione re-sidenziale e l'anello)

2 m con silenzia-tore SD125PK

6 m di condotto flessibile Plugg-Flex SL125 e rac-cordo condotto KA125-200

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1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R150

2 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125

3 Griglia combinata di protezione contro agenti atmosferici WSG125DS

4 Condotto flessibile PluggFlex SL125

5 Kit di montaggio EV150

6 Riduzione ER150

1.3. POSIZIONAMENTO DEI COMPONENTI

Si deve stabilire il prima possibile il posizionamento dei di-versi componenti, in modo da considerare i problemi di ru-more, i punti di installazione ideali e i relativi spazi neces-sari.Nelle pagine seguenti sono fornite indicazioni in merito.

1.4. DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI

Verificare quale apparecchio per la ventilazione residen-ziale è necessario.

Per collegare i collettori dell'aria di mandata e i moduli di distribuzione è importante considerare le portate d'aria massime.La perdita di carico aria esterna/aria di mandata e aria vi-ziata estratta/aria di smaltimento non può comunque supe-rare rispettivamente 100 Pa.

Si devono controllare le perdite di carico nei condotti che vanno dal collettore di distribuzione dell'aria di mandata ai diffusori di mandata e dalla bocchetta di estrazione dell'aria viziata alla griglia di espulsione dell'aria di smaltimento.La pressione all'interno di ogni condotto deve essere infe-riore a 40 Pa.

1.5. COMBINAZIONE DEI VARI COMPONENTI

Con il programma di progettazione di Pluggit "Plugg&PlanIt" si può creare un elenco dei componenti da ordinare.

Nella combinazione dei componenti necessari si consiglia di tenere in considerazione i kit di installazione.Se si vuole estrarre l'aria viziata da una stanza in più, nella maggior parte dei casi si avrà per esempio bisogno sola-mente di un kit di installazione EV100 e di un condotto fles-sibile PluggFlex SL080 oppure di un kit di installazione EV500 e di un condotto PluggFlex PK150.

Il condotto di presa dell'aria esterna e il condotto di espul-sione dell'aria esausta devono sempre essere realizzati con tubi preisolati IsoPlugg o IsoPlugg Compact oppure essere rivestiti di un materiale isolante a tenuta di vapore.

1.6. CONDIZIONI NECESSARIE IN LOCO

Il cliente deve preoccuparsi di verificare che vi siano un so-laio grezzo e le aperture necessarie.

PK150 PK200

A Larghezza spazio nel muro 180 mm 200 mm

B Profondità spazio per mani-cotto a gomito

120 mm

C Altezza spazio per mani-cotto a gomito

350 mm

D Profondità spazio per con-dotto PluggFlex

80 mm

E Altezza condotto PluggFlex 50 mm 57 mm

A B

C

D

E

M+P-26A-1270

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Deve essere inoltre garantito un isolamento sufficiente dei condotti dell'aria.

Per garantire il flusso dell'aria dalle stanze d'immissione dell'aria di mandata alle stanze dalle quali si estrae l'aria vi-ziata, è necessario prevedere delle aperture di compensa-zione, per esempio fessure sotto le porte, aperture di com-pensazione nelle pareti oppure griglie di compensazione nelle porte.

Se per l'edificio in questione è prevista l'installazione di un focolare a combustibile solido, è necessario adottare mi-sure specifiche da definire anche con lo spazzacamino com-petente in zona.

A Larghezza spazio nel muro 250 mm

B Profondità spazio per manicotto a gomito

120 mm

C Altezza spazio per manicotto a gomito 520 mm

D Profondità spazio per condotti PluggFlex

80 mm

E Altezza condotti PluggFlex 50 mm

PK150 PK200

A Altezza 100 mm

B Altezza condotti PluggFlex 50 mm 57 mm

C Larghezza condotti PluggFlex

113 mm 172 mm

D Distanza tra aperture 120 mm 200 mm

A B

C

D

E

M+P-26A-1271

BA

D

C

D

M+P-26A-1272

SL080 SL125 SL150

A Altezza 120 mm 170 mm 200 mm

B Distanza tra aperture

100 mm 150 mm 200 mm

C Diametro aperture 100 mm 150 mm 200 mm

A

B B

C

M+P-26A-1273

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2.1. CONSIGLI GENERALI PER LA PROGETTAZIONE

• Scegliere l'apparecchio per la ventilazione residenziale.Tener conto dei consigli per la progettazione relativi ai singoli apparecchi per la ventilazione residenziale.

• Per i condotti di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria esausta utilizzare i tubi preisolati IsoPlugg o IsoPlugg Compact oppure procedere a un isolamento a tenuta di vapore.

• Per evitare perdite di carico troppo elevate non preve-dere condotti di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria esausta troppo lunghi.

• Dimensionare i condotti dell'aria e il numero di collettori di distribuzione in base al progetto e all'apparecchio per la ventilazione residenziale.

• Collocare i collettori di distribuzione possibilmente in posizione centrale.

• Progettare l'impianto in modo da ottimizzare il più pos-sibile il flusso d'aria e ridurre al minimo le perdite di ca-rico (condotti di raccordo corti).

• Lunghezza minima di 5 m dal collettore di distribuzione fino al diffusore e di 3 m dal punto di aspirazione dell'aria viziata fino al collettore.

• A seconda delle caratteristiche del progetto, utilizzare per i condotti dell'aria i condotti PluggFlex, i condotti PluggFlex R, i condotti flessibili PluggFlex e i tubi prei-solati IsoPlugg o IsoPlugg Compact.

• Rispettare le portate d'aria massime per i condotti, i condotti flessibili e i collettori di distribuzione.

• Non prevedere aperture per la presa dell'aria esterna o griglie di espulsione dell'aria di smaltimento in punti in cui deve esser garantito l'isolamento acustico o in cui c'è presenza di odori (per esempio terrazzi, finestre delle camere da letto, finestre del vicino, pompeiana).

• Installare i condotti di presa dell'aria esterna e di espul-sione dell'aria esausta con una pendenza costante verso la griglia combinata per esterno. Soltanto in questo modo la condensa che si forma può defluire.

• Collocare le griglie di espulsione dell'aria di smalti-mento in modo che l'aria possa uscire liberamente.

• Se è possibile, cercare di non posizionare le griglie di espulsione dell'aria di smaltimento all'interno di bocche di lupo.

• Non installare il collettore di distribuzione, il collettore e i condotti principali in stanze dove si è più sensibili al rumore oppure su pareti sottili che confinano con tali stanze.

• Controllare che i condotti flessibili PluggFlex sia ben stesi e che non si formino curve troppo strette. Nel caso si utilizzino dei condotti PluggFlex, utilizzare eventual-mente dei pezzi sagomati.

• Il collegamento del piano superiore da sotto, attraverso il solaio, fa risparmiare spazio e rende più facile il rive-stimento.

2.2. PROGETTAZIONE PER L'INSTALLAZIONE DELL'APPARECCHIO PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT P

Avent P310

Il posizionamento dell'apparecchio per la ventilazione resi-denziale è da stabilire in modo che

• la distanza fra il collettore e l'apparecchio sia possibil-mente breve;

• il percorso dei condotti di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria esausta verso l'esterno sia il più corto possibile;

• sopra l'apparecchio vi siano almeno 350 mm circa di al-tezza libera per poter montare tutti e quattro i raccordi;

• nel locale dove si trova l'apparecchio la temperatura non scenda al di sotto dei 12 °C. In caso contrario è ne-cessario procedere a un adeguato isolamento. Tutti i condotti che si trovano in stanze con basse tempe-rature devono essere isolati per evitare dispersioni di calore;

• i condotti di mandata e dell'aria viziata estratta che si trovano in stanze nelle quali la temperatura è al di sotto di 20 °C siano adeguatamente isolati;

2. PROGETTAZIONE

N.B.:

in fase di progettazione si prega di considerare i consigli per l'installazione indicati separatamente.

M+P-26A-1196

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l'apparecchio sia accessibile per la sostituzione dei filtri e la manutenzione.Per la sostituzione dei filtri e il montaggio e lo smon-taggio dello scambiatore di calore è necessario che ci sia uno spazio di circa 1 m davanti all'apparecchio;

• non sussista il rischio che lo scarico condensa geli e che esso sia dotato di un sifone conforme alla norma DIN EN 12056;

• i rumori non siano trasmessi alle stanze dove si è più sensibili al rumore.Se l'apparecchio per la ventilazione residenziale viene installato sul pavimento del sottotetto, si consiglia di evitare un punto direttamente sopra le camere da letto. Scegliere possibilmente un punto sopra delle stanze se-condarie come il corridoio oppure il bagno;

• in costruzioni in legno o simili sia previsto un isolamento acustico supplementare con un getto in calcestruzzo isolato sul lato inferiore al fine di evitare rumori dovuti alle oscillazioni;

• per collegare l'apparecchio ai condotti dell'aria si utiliz-zino i condotti flessibili PluggFlex o i tubi preisolati IsoPlugg.In questo modo si garantisce l'isolamento acustico tra l'apparecchio per la ventilazione residenziale e il si-stema di distribuzione.

2.2.1. Esempi di posizionamento dell'apparecchio per la

ventilazione residenziale Avent P

Apparecchio per la ventilazione residenziale in scantinato

L'apparecchio per la ventilazione residenziale di solito si in-stalla nello scantinato quando è previsto uno scambiatore geotermico.

Tale posizionamento offre i seguenti vantaggi:

• facilità nel collegare uno scambiatore geotermico me-diante un condotto di presa dell'aria esterna corto,

• posizionamento agevole per la manutenzione.

Tale posizionamento presenta i seguenti svantaggi:

• presa dell'aria esterna attraverso il terreno più difficol-tosa senza scambiatore geotermico,

• posa dei condotti di espulsione dell'aria esausta più one-rosa in quanto i condotti devono passare per il piano terra oppure si deve installare un kit torrino in acciaio inox (il relativo passante a muro deve essere predi-sposto dal cliente),

• eventuale necessità di una pompa per la condensa.

Apparecchio per la ventilazione residenziale al piano terra

Tale posizionamento offre i seguenti vantaggi:

• luogo di posizionamento più caldo,

• minore necessità di materiale,

• posizionamento agevole per la manutenzione.

Tale posizionamento presenta il seguente svantaggio:

• deve essere disponibile un locale adeguato (lavanderia).

Apparecchio per la ventilazione residenziale nel piano su-periore/nel sottotetto

Tale posizionamento offre il seguente vantaggio:

• posizionamento agevole per la manutenzione.

Tale posizionamento presenta i seguenti svantaggi:

• deve essere disponibile un locale adeguato,

• possibilità che insorgano problemi di tipo acustico.

Apparecchio per la ventilazione residenziale sul pavimento del sottotetto

Tale posizionamento offre il seguente vantaggio:

• soluzione valida per i casi in cui non c'è una parete per l'installazione.

Tale posizionamento presenta i seguenti svantaggi:

• possibilità che insorgano problemi di tipo acustico,

• maggiore necessità di materiale,

• accessibilità più difficoltosa per le operazioni di manu-tenzione poiché il pavimento del sottotetto spesso è rag-giungibile solo attraverso una scala retrattile,

• possibilità che l'apparecchio per la ventilazione residen-ziale si trovi in un ambiente freddo,

• il condotto di scarico condensa deve essere posato in modo tale da evitare che si geli.

2.3. PROGETTAZIONE PER L'INSTALLAZIONE DELL'APPARECCHIO PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT R

Avent R150

Il posizionamento dell'apparecchio per la ventilazione resi-denziale è da stabilire in modo che

• il percorso dei condotti di presa dell'aria esterna e di espulsione dell'aria esausta verso l'esterno sia il più corto possibile;

• per il collegamento esterno vengano posati almeno 0,5 m di tubo preisolato IsoPlugg Compact per l'Avent R100 e di tubo preisolato IsoPlugg per l'Avent R150;

M+P-26A-1197

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per il collegamento con l'anello di distribuzione vengano posati almeno 0,5 m di condotto PluggFlex PK200 per l'Avent R100 e di condotto flessibile PluggFlex SL125 per l'Avent R150;

• l'apparecchio possa essere montato in orizzontale o in verticale;

• nel locale dove si trova l'apparecchio la temperatura non scenda al di sotto dei 12 °C. In caso contrario è ne-cessario procedere a un adeguato isolamento.Tutti i condotti che si trovano in stanze con basse tempe-rature devono essere isolati per evitare dispersioni di calore;

• l'apparecchio sia accessibile per la sostituzione dei filtri e la manutenzione;Per la sostituzione dei filtri e il montaggio e lo smon-taggio dello scambiatore di calore è necessario che ci sia uno spazio di circa 1 m davanti all'apparecchio per la ventilazione residenziale;

• non sussista il rischio che lo scarico condensa geli e che esso sia dotato di un sifone conforme alla norma DIN EN 12056;

• i rumori non siano trasmessi alle stanze dove si è più sensibili al rumore;

• l'apparecchio possa essere insonorizzato. Esso viene poi rivestito di pannelli di cartongesso disponibili in commercio.

2.3.1. Esempi di posizionamento dell'apparecchio per la

ventilazione residenziale Avent R

L'apparecchio per la ventilazione residenziale può essere installato nelle seguenti stanze:

• in cucina

• in bagno

• nel WC

• nel ripostiglio.

2.4. CONDOTTO DI SCARICO DELLA CONDENSA

Non deve esserci collegamento diretto con l'aria dell'am-biente o con il canale di scarico attraverso il condotto di sca-rico condensa (13).Tale collegamento si può evitare se all'interno del condotto flessibile c'è dell'acqua oppure se si utilizza un sifone (15) e si inserisce il condotto di scarico condensa nell'acqua pre-sente all'interno del sifone stesso.

Devono essere seguite le istruzioni per l'uso e l'installa-zione dell'apparecchio per la ventilazione residenziale. Vi sono infatti degli apparecchi già dotati di un sifone inte-grato.

La distanza verticale (A) tra l'acqua di tenuta e l'apparec-chio per la ventilazione residenziale (1) deve essere di al-meno 100 mm.

N.B:

Il condotto di scarico della condensa deve essere con-forme alla norma DIN EN 12056.

Se si crea un collegamento diretto con l'ambiente esterno, viene aspirata dell'aria che può ostacolare il deflusso della condensa. Evitare l'utilizzo di un doppio sifone o che il sifone sia posato formando molte curve, in quanto ciò ostacola il defluire della condensa.

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2.5. PROGETTAZIONE PER L'INSTALLAZIONE DEL COLLETTORE DI DISTRIBUZIONE DELL'ARIA DI MANDATA

Di solito è necessario un collettore di distribuzione per ogni piano in cui arriva la ventilazione.Tale unità è sempre formata da un collettore di distribu-zione dell'aria di mandata VT500 e dal numero di distribu-tori VT530 necessari a garantire la portata d'aria richiesta.

Il collettore di distribuzione dovrebbe essere collocato pos-sibilmente in posizione centrale in modo che i singoli diffu-sori si trovino tutti circa alla stessa distanza dal collettore stesso.

Con una portata d'aria a partire da 150 m³/h o con più di cinque distributori il collettore di distribuzione dell'aria di mandata deve essere collocato al centro.Se la portata d'aria supera i 180 m³/h, sono necessari più collettori di distribuzione.Portate totali superiori a 250 m³/h non possono essere fatte passare per il collettore di distribuzione dell'aria di man-data; la portata deve essere prima suddivisa mediante un raccordo a T. In tal caso si utilizza l'apparecchio per la ven-tilazione residenziale Avent P460. L'aria viene distribuita at-traverso un raccordo a T DN180.

La lunghezza minima per ogni collegamento di un diffusore è di 5 m.La perdita di carico massima per questi condotti deve es-sere inferiore a 40 Pa (tanto più basso è tale valore, tanto più silenzioso è l'impianto).

Collocando il collettore di distribuzione in posizione cen-trale, in una casa unifamiliare la portata di aria nuova di tutti i diffusori è di solito di 20-25 m³/h.Tale portata è sufficiente per tutte le stanze tranne che per la camera matrimoniale e il soggiorno.

Viste le sue dimensioni e per ottenere una migliore ventila-zione, per il soggiorno si prevedono di solito due diffusori di mandata.In genere consigliamo di collegare la camera matrimoniale con due condotti di mandata usando il PK150 oppure il PK200.Con un posizionamento adeguato la portata d'aria si distri-buisce in modo corretto senza dover regolare le serrande di regolazione che, in questo caso, sono completamente aperte.Se non è possibile posizionare il collettore di distribuzione in modo ottimale, si può andare ad agire sulle serrande di regolazione.

Con il kit di inversione FI530, a un collettore di distribuzione dell'aria di mandata possono essere collegati dei moduli di distribuzione disponendoli verso l'alto e verso il basso.

1 Massetto

2 Isolamento

3 Solaio

Il collettore di distribuzione può anche essere girato verso l'alto di 180°, in modo che i condotti PluggFlex possano es-sere posati sul solaio strutturale del piano superiore.I distributori VT530 si collegano con i condotti PluggFlex che, mediante l'elemento curvo verso l'alto a 90° BO090-150, vengono deviati sul solaio strutturale. In questo modo è molto più semplice installare il passante a soffitto.

Il collettore di distribuzione dell'aria di mandata è dotato di quattro aperture.Sopra e sotto possono essere collegati il condotto flessibile PluggFlex SL150, la riduzione ER150 oppure il coperchio cieco VT502.Su entrambi gli attacchi laterali possono essere collegati i distributori VT530 e il coperchio cieco VT501.Con portate d'aria inferiori a 150 m³/h è possibile non usare il collettore di distribuzione dell'aria di mandata VT500.

M+P-26A-1274

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In tal caso i distributori VT530 possono essere collegati la-teralmente al condotto flessibile PluggFlex SL125 utiliz-zando il nipplo FI525 o il manicotto FI527.Sui distributori si usa a destra il nipplo FI525 e a sinistra il manicotto FI527.Se il collettore di distribuzione si monta girato di 180°, a si-nistra deve essere usato il nipplo FI525 e a destra il mani-cotto FI527.

Se su un collettore di distribuzione dell'aria di mandata si vogliono collegare dei moduli di distribuzione verso il basso o verso l'alto, si può utilizzare il kit di inversione FI530.

2.5.1. Ingombro del collettore di distribuzione

I singoli piani sono collegati mediante i condotti flessibili PluggFlex SL125, SL150 ed SL180. Se si utilizza il condotto SL180, il collegamento con il condotto SL150 si re-alizza con il raccordo a T TS180.Questi condotti flessibili vengono rivestiti e posati in verti-cale fra i vari piani, in cavedio, nella parete oppure in una cassa insonorizzata.Anche senza l'ausilio di pezzi sagomati, possono comunque essere posati anche in orizzontale, senza alcun problema.Nel calcolo dell'ingombro per il collettore di distribuzione dell'aria di mandata bisogna tener conto anche delle di-mensioni dei condotti flessibili PluggFlex.

Altre dimensioni

Larghezza totale del collettore di distribuzione dell'aria di mandata compresi i distributori *

* possono eventualmente essere aggiunti dei distanziatori (23 mm all'uno)

A Larghezza distanziatore VD523 43 mm

B Larghezza distributore VT530 120 mm

C Larghezza collettore di distribuzione dell'aria di mandata

220 mm

D Larghezza coperchio cieco VT501 23 mm

E Altezza min. per il fissaggio inferiore 220 mm

F Distanza tra i fori di fissaggio supe-riori e inferiori

282 mm

Larghezza collettore di distribuzione dell'aria di mandata compresi 2 coperchi ciechi

266 mm

Altezza libera dal solaio strutturale 465 mm

Altezza compreso collettore dell'im-pianto di riscaldamento

1100 mm circa

Profondità 160 mm

Altezza fori di fissaggio 174 mm

Numero dei distributori Larghezza totale in mm

1 386

2 506

3 626

4 746

5 866

6 986

7 1106

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2.5.2. Progettazione dell'installazione dei diffusori

Esempio di installazione

1 Diffusore PL180W

2 Elemento curvo verso l'alto a 90° BO090-150

3 Pannello isolante

4 Coperchio di protezione

5 Staffe di fissaggio

Di solito i diffusori si montano nelle stanze d'immissione dell'aria di mandata.

Nei diffusori la velocità dell'aria di mandata diminuisce prima dell'uscita.È necessario ridurre la velocità per avere una ventilazione diffusiva senza rumori fastidiosi né correnti d'aria.

I diffusori per il montaggio a pavimento si collocano ad al-meno 20-30 mm di distanza dalla parete finita davanti a una finestra oppure sotto o dietro un radiatore.In questo modo è possibile attenuare un'eventuale entrata di aria fredda dalla finestra oppure sfruttare anche la con-vezione del radiatore.

I diffusori possono essere installati sia a pavimento sia in-cassati a parete con un elemento curvo verso l'alto a 90° per ogni condotto di mandata e il kit di montaggio a parete WS160.I diffusori si fissano con al massimo quattro supporti a filo con la parete non intonacata.Tale possibilità non sussiste in caso di costruzioni con ma-teriali leggeri.

In caso di montaggio nella parete esterna, posizionare sul lato posteriore del diffusore il pannello isolante contenuto nella confezione al fine di non ridurre il valore U della pa-rete.

Si verifichi che dal punto di uscita dell'aria alle valvole per l'estrazione dell'aria viziata si crei un flusso d'aria trasver-sale che arrivi in tutti i punti della stanza da ventilare.

I diffusori sono dotati di un attacco per i condotti PluggFlex. In caso di lunghi percorsi e/o nelle stanze che necessitano di una quantità superiore di aria di mandata (per es. la ca-mera matrimoniale) il diffusore può essere collegato a due condotti di mandata mediante una deviazione a Y.Di solito si prevede un diffusore nella camera da letto, nella camera dei bambini, nello studio e nella camera degli ospiti, due invece nel soggiorno e nella sala da pranzo.

In caso di installazione sopra a stanze non riscaldate o esi-genze particolari di insonorizzazione, sul lato inferiore del diffusore deve essere previsto un isolamento (min. 20 mm con λ = 0,04 W/(m K)).

Con i diffusori l'aria nuova si fa passare attraverso le griglie di copertura e si immette nelle stanze quasi senza rumore né corrente.In questo modo è possibile una ventilazione 2Q che garan-tisce la massima efficacia e il massimo comfort.Le griglie di copertura sono disponibili in diversi design, materiali e colori.

2.6. PROGETTAZIONE DELL'INSTALLAZIONE DELL'ANELLO PER L'ARIA DI MANDATA E DELL'ANELLO PER L'ARIA VIZIATA ESTRATTA

• Se le caratteristiche costruttive dell'abitazione lo con-sentono, prevedere un condotto lungo almeno 2 m dall'apparecchio per la ventilazione residenziale fino al primo diffusore.

• Evitare il più possibile i condotti secondari (rami).

• Rispettare le distanze fra gli elementi di fissaggio singoli o doppi:

• 200 mm di distanza dall'angolo di una parete• 500 mm di distanza tra gli elementi di fissaggio

singoli o doppi.

• Con l'apparecchio Avent R100 la resistenza massima del sistema di distribuzione non può superare 100 Pa di per-dita di carico con una portata di 90 m³/h.

• Con l'apparecchio Avent R150 la resistenza massima del sistema di distribuzione non può superare 100 Pa di per-dita di carico con una portata di 125 m³/h.

Stanze d'immissione dell'aria di mandata

Numero di diffusori

Soggiorno min. 2

Sala da pranzo 1

Camera da letto (2 persone) 1-2

Camera dei bambini (1 persona) 1

Studio 1

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2.6.1. Esempi di posa

Ci sono numerose possibilità per posare l'anello di distribu-zione:

• sistema di distribuzione ad anello senza sporgenza del muro (tipo di posa consigliato);

• sistema di distribuzione ad anello con condotto dell'aria viziata estratta e condotto dell'aria di mandata;

• sistema di distribuzione ad anello con estrazione dell'aria viziata da stanze adiacenti;

• sistema di distribuzione ad anello con condotto secon-dario (ramo) per l'aria di mandata o l'aria viziata estratta.

Sistema di distribuzione ad anello senza sporgenza del muro

1 Deviazione a Y YS200-150-150

2 Condotto PluggFlex PK150

3 Elemento curvo laterale BS090-150

Sistema di distribuzione ad anello con condotto dell'aria vi-ziata estratta e condotto dell'aria di mandata

2

2

3

1

M+P-26A-0456

M+P-26A-0300

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Sistema di distribuzione ad anello con estrazione dell'aria viziata da stanze adiacenti

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R100

2 Silenziatore SD125PK

3 Condotto PluggFlex PK200

4 Elemento curvo BS090-200

5 Raccordo a T TSS150-200-150

6 Condotto PluggFlex PK150

7 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150

8 Modulo di distribuzione RVT150

9 Cappuccio terminale UEK150

Sistema di distribuzione ad anello con condotto secondario (ramo) per l'aria di mandata o l'aria viziata estratta

1

25

3

43

6

8

7

7

9

M+P-26A-0461 M+P-26A-0301

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2.6.2. Progettazione dell'installazione del diffusore

iQoanda RKO150

Di solito i diffusori iQoanda si montano nelle stanze d'im-missione dell'aria di mandata, quali il soggiorno, la camera da letto e la camera dei bambini.

Attraverso degli scorrevoli si possono adeguare le diverse direzioni del flusso dell'aria di mandata ai locali in cui si im-mette l'aria stessa.

La portata d'aria massima non può superare i 40 m³/h per ogni diffusore.

La parete nella quale si monta il kit per l'estrazione dell'aria viziata deve avere uno spessore di almeno 100 mm.

2.6.3. Progettazione dell'installazione del kit per

l'estrazione dell'aria viziata REV150

L'aria viziata deve essere estratta da tutte le stanze nelle quali si accumulano umidità, odori o calore (per es. il bagno, il WC, la cucina, la lavanderia).

In cucina il kit per l'estrazione dell'aria viziata deve essere collocato ad almeno 2 m dal fornello per evitare che i grassi finiscano direttamente nel sistema.

Le dispense, di solito, non si includono nel sistema di venti-lazione per evitare che si riscaldino inutilmente.

La portata d'aria massima non può superare i 40 m³/h per ogni kit.

La parete nella quale si monta il kit per l'estrazione dell'aria viziata deve avere uno spessore di almeno 100 mm.

2.7. PROGETTAZIONE DELL'INSTALLAZIONE DEL SISTEMA PER L'ESTRAZIONE DELL'ARIA VIZIATA

L'aria viziata deve essere estratta da tutte le stanze nelle quali si possono accumulare umidità, odori o calore (per es. il bagno, il WC, la cucina, la lavanderia, il corridoio, la doppia altezza).L'estrazione dell'aria viziata può essere eseguita a soffitto o a parete.

Montare il manicotto a gomito del kit di installazione 200 mm circa sotto il soffitto e possibilmente vicino alle fonti di aria umida o viziata.In cucina il manicotto a gomito del kit per l'estrazione dell'aria viziata deve essere collocato ad almeno 2 m dal fornello per evitare che i grassi finiscano direttamente nel sistema.

Il collettore per l'aria viziata EVAD1 è concepito per una por-tata massima di 45 m³/h che è sufficiente per l'aria viziata estratta dalla cucina o dal bagno. Ad ogni collettore può essere collegato soltanto un tratto del condotto di estrazione dell'aria viziata. Se la portata d'aria è superiore a 45 m³/h, è necessario installare un se-condo collettore per l'aria viziata EVAD1 (ad es. per una sauna).Al massimo si possono installare, uno dopo l'altro, sette collettori per l'aria viziata e non si può superare una portata massima dell'aria viziata estratta di 200 m³/h circa. Se l'im-pianto è più grande, è necessario installare un secondo tratto del condotto di estrazione dell'aria viziata con i rela-tivi collettori e un raccordo a T.

Le dispense, di solito, non si includono nel sistema di venti-lazione per evitare che si riscaldino inutilmente.

Nelle stanze alte e nei corridoi si deve inoltre prevedere un kit di installazione. A livello di soffitto si può eventualmente creare un'apertura di compensazione tra le stanze alte e il corridoio.

I kit di installazione si possono utilizzare sia per l'installa-zione a soffitto sia per l'installazione a parete.

I kit di installazione EV100 ed EV500 coprono tutti i possibili impieghi.

M+P-26A-1198

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2.7.1. Tipi di posa

L'aria viziata viene estratta attraverso un manicotto a go-mito EVWS1 o EVWS4 oppure un raccordo dritto EVWS3.Il manicotto si avvita direttamente sul lato posteriore attra-verso quattro occhielli oppure direttamente sul fondo del diffusore.Il bordo anteriore del manicotto deve essere a filo con il lato anteriore del pannello in gesso o dell'intonaco finito.

I condotti flessibili per l'estrazione dell'aria viziata PluggFlex SL080 vengono sempre portati singolarmente dal manicotto a gomito al collettore per l'aria viziata.Il collettore per l'aria viziata è costituito dal kit di montaggio EV150 (2) e da una serie di serrande di regolazione EVAD1 (1) che servono a modulare la portata dell'aria vi-ziata estratta.

Per evitare la trasmissione di rumore e per passare fra i piani con condotti di sezioni ridotte, il collettore di solito si colloca nel sottotetto oppure in scantinato.

La lunghezza dei singoli condotti di raccordo deve essere di almeno 3 m. L'aria viziata può essere raccolta anche con un'installazione ad albero.

In ogni caso è necessario garantire l'accessibilità alle ser-rande di regolazione EVAD1.

2.7.2. Kit di installazione EV100

Il kit di installazione EV100 è adatto a portate d'aria fino a 50 m³/h circa.

1 Condotto flessibile PluggFlex SL080

2 Manicotto a gomito EVWS1

3 Elemento di protezione per lavori di intonacatura EVWS1

4 Raccordo porta filtro EVFA1

5 Filtro di estrazione Bulpren EVFGB

6 Diaframma filtro di estrazione standard EVDB1

Il manicotto a gomito EVWS1 (2) contenuto nel kit di instal-lazione è dotato lateralmente di un raccordo ovale adatto al condotto flessibile PluggFlex SL080 (1).Il kit si installa incassato a parete.

Utilizzando i relativi raccordi è possibile passare alle sezioni dei condotti PluggFlex PK150 e PK200.

N.B.:

Al fine di ridurre le perdite di carico, al momento dell'in-stallazione i condotti flessibili PluggFlex SL080 devono essere ben stesi.Sarebbero da evitare inutili lunghi percorsi dei condotti.Se ci sono dei condotti flessibili PluggFlex posati gli uni a fianco agli altri, essi devono essere isolati per evitare la trasmissione di rumori.

2

1

M+P-26A-1267

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2.7.3. Kit di installazione EV500

Il kit di installazione EV500 è adatto a portate d'aria fino a 40 m³/h circa.

1 Manicotto a gomito EVWS4 con raccordo per PK150

2 Raccordo EA150

3 Elemento di protezione per lavori di intonacatura EVWS4

4 Raccordo porta filtro EVFA1

5 Filtro di estrazione Bulpren EVFGB

6 Diaframma filtro di estrazione standard EVDB1

Il manicotto a gomito EVWS4 (1) è dotato di un raccordo per il condotto PluggFlex PK150.

Il kit può essere installato a soffitto o incassato a parete.Il kit di installazione EV500 è adatto a stanze dalle quali è necessario estrarre quantità ridotte di aria viziata, ad es. il WC, il guardaroba o il corridoio.

Per adeguarsi allo spessore del solaio, il manicotto a gomito EVWS4 (1) può essere prolungato a piacere con un raccordo di estrazione EA150 (2) o EA150K accorciando il raccordo in corrispondenza della lunghezza finale deside-rata.

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2.8. APERTURE DI COMPENSAZIONE

Per garantire il ricambio d'aria fra le stanze d'immissione dell'aria di mandata e le stanze dalle quali si estrae l'aria vi-ziata, l'aria deve passare per il corridoio e l'ingresso.

Per consentire il passaggio dell'aria dalle prime stanze alle seconde, è necessario prevedere delle aperture di compen-sazione. Tali aperture possono essere per esempio le fes-sure sotto le porte, i punti di compensazione nelle pareti o le griglie di compensazione nelle porte.

Porta senza guarnizioni con fessura nella parte inferiore

[mm] Fessura sotto la porta

[m³/h] Portata d'aria

A Larghezza della porta 600 mm

B Larghezza della porta 700 mm

C Larghezza della porta 800 mm

D Larghezza della porta 900 mm

E Larghezza della porta 100 mm

F Larghezza della porta 1200 mm

G Larghezza della porta 1400 mm

H Larghezza della porta 1600 mm

N.B.:

Con rivestimenti del pavimento con superfici lisce, come per esempio parquet o piastrelle, la fessura sotto la porta deve essere di 6 mm circa (con 20 m³/h e una porta larga 900 mm).Con rivestimenti del pavimento con superfici ruvide, come per esempio la moquette, la fessura deve essere calcolata sulla base della norma DIN 1946, parte 6, 8.2.3.

015 20 25 30 35 40 45

[m3/h]

50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100

5

10

15

20AA B C D E F

G

H

[mm]

M+P-26A-0407

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Porta con guarnizioni (lateralmente e sopra) con fessura nella parte inferiore

[mm] Fessura della porta

[m³/h] Portata d'aria

A Larghezza della porta 600 mm

B Larghezza della porta 700 mm

C Larghezza della porta 800 mm

D Larghezza della porta 900 mm

E Larghezza della porta 100 mm

F Larghezza della porta 1200 mm

G Larghezza della porta 1400 mm

H Larghezza della porta 1600 mm

015 20 25 30 35 40 45

[m3/h]

50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100

5

10

15

20AA B C D E F

G

H

[mm]

M+P-26A-0408

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2.9. PROGETTAZIONE DELL'INSTALLAZIONE DEL

Le tubazioni del riscaldamento devono essere posate all'in-terno del condotto PluggFlex PK200 per evitare una ridu-zione della potenza.

Il calore viene prodotto con un sistema di riscaldamento tradizionale ad acqua calda con il generatore di calore che si desidera.L'acqua di riscaldamento viene trasportata al PluggMar, all'interno del condotto dell'aria di mandata, con condotti PEX che hanno un diametro esterno al massimo di 14 mm (senza isolamento).Il collegamento con il PluggMar si esegue con un eu-rokonus 3/4".

Assicurarsi che nel condotto PluggFlex non vengano posati dei condotti che possono rilasciare delle sostanze nocive.

La potenza riscaldante si regola, come nei sistemi di riscal-damento a pavimento, mediante termostati ambiente ed elettrovalvole nel collettore di distribuzione del circuito di riscaldamento.

Il PluggMar PM900W e i PluggMar PM820WE, PM830WE, PM840WE si montano in orizzontale sotto la finestra, incas-sati nella parete esterna oppure installati alla parete esterna usando il kit per il montaggio sopra intonaco AM900.Il condotto PluggFlex PK200 viene portato dal pavimento alla parete con un elemento curvo verso l'alto a 90° BO090-200.Se la statica dell'edificio lo richiede, il PluggMar può essere montato anche in un doppio muro (650 mm).L'altezza di montaggio minima è di 650 mm (dal pavimento grezzo al bordo superiore).Si prega di considerare le dimensioni indicate nella presen-tazione del prodotto e che la potenza dipende dalla portata d'aria e dalla temperatura del termovettore.

Il PluggMar PM1100BVR si monta nel pavimento vicino a una parete esterna, a una finestra o a una parete interna.L'aria parte dall'apparecchio per la ventilazione residen-ziale e arriva al PluggMar passando attraverso un condotto PluggFlex PK200. L'allacciamento all'acqua calda deve essere predisposto dal cliente.

Nel caso di costruzione a secco è necessario assicurarsi che sia mantenuta una barriera di diffusione al vapore po-steriormente.È necessario prevedere una protezione dal gelo montando una batteria elettrica di preriscaldamento, uno scambiatore geotermico GTC oppure uno scambiatore geotermico ad acqua glicolata SWT180.

2.9.1. Dimensionamento

Il sistema viene dimensionato tenendo conto di due ele-menti: da un lato del ricambio d'aria necessario dal punto di vista igienico e delle conseguenti portate d'aria, dall'altro del carico termico delle stanze calcolato sulla base della norma DIN EN 12831.

Gli elementi aria/calore PluggMar si utilizzano per il riscal-damento solamente nelle stanze d'immissione dell'aria di mandata.

Nelle stanze dove ci sono molta umidità e odori, nelle stanze dalle quali si estrae l'aria viziata quali la cucina e il bagno, si installano per esempio dei radiatori scaldasal-viette oppure dei sistemi di riscaldamento a pannelli ra-dianti.

Nelle zone di transizione, quali il corridoio e l'ingresso, nella maggior parte dei casi si può rinunciare a un riscalda-mento attivo, in quanto la ventilazione trasversale dalle stanze d'immissione dell'aria di mandata alle stanze dalle quali si estrae l'aria viziata è di solito sufficiente per miti-gare la temperatura.

Il PluggMar viene dimensionato per una temperatura di mandata massima di 60 °C per coprire il fabbisogno di ca-lore per il riscaldamento di una stanza.

Durante inverni miti dovrebbe però bastare una tempera-tura di mandata di 35-40 °C per mantenere un certo comfort termico.

Per regolare la temperatura ambiente possono essere uti-lizzati normali termostati con servovalvole motorizzate.

2.9.2. Isolamento esterno

La parte posteriore del PluggMar non è isolata termica-mente. Per mantenere l'isolamento termico della parete esterna e ridurre le dispersioni di calore, è necessario pre-vedere un isolamento supplementare dietro il PluggMar.

Lo spessore minimo per mantenere il valore U (precedente valore k) della parete esterna dipende dalla conducibilità termica della parete di montaggio.

Con una profondità di installazione di 65 mm si hanno i se-guenti valori:

Conducibilità termica W/(m K)

Isolamento in mm con λ= 0,04 W/(m K)

Calcestruzzo poroso

0,26 10

Arenaria calcarea

0,79 3

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2.9.3. Struttura della parete con calcestruzzo poroso

1 Calcestruzzo poroso

2 PluggMar

3 Intonaco

4 Pavimento

Gli spessori minimi delle pareti devono essere controllati da un ingegnere civile che ne deve verificare la stabilità e l'isolamento termico.

2.9.4. Struttura della parete con arenaria calcarea

1 Arenaria calcarea

2 PluggMar

3 Intonaco

4 Pavimento

5 Isolamento esterno

Gli spessori minimi delle pareti devono essere controllati da un ingegnere civile che ne deve verificare la stabilità e l'isolamento termico.

A Altezza minima di installazione dal pavimento finito

300 mm

2

1

3

4

A

M+P-26A-1268

2

5

1

3

4M+P-26A-1269

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I condotti PluggFlex si posano sul solaio strutturale nel massetto di compensazione della struttura del pavimento. Nel caso la platea di fondazione non sia isolata, i condotti PluggFlex si posano sullo strato isolante del solaio struttu-rale all'interno dell'isolamento.

Il condotto deve essere posato parallelo alla parete, il più diritto possibile.Se l'altezza del pavimento non è sufficiente per la posa di uno strato continuo di isolamento anticalpestio, la struttura del pavimento deve essere concordata con chi realizza il massetto.

Lo spazio fra l'isolamento e i condotti PluggFlex può essere colmato con materiale di riempimento non sfuso.

Le tracce per i condotti non devono essere più larghe di 300 mm e le superfici di appoggio (distanza fra le tracce op-pure dalla parete) non più strette di 200 mm.Prima di tre collettori di distribuzione installati uno dopo l'altro tali misure dovrebbero possibilmente essere rispet-tate.

In caso di posa dei condotti PluggFlex sotto un sistema di ri-scaldamento a pavimento, il pavimento riscaldato cede ca-lore all'aria contenuta nei condotti PluggFlex in modo che essa esca preriscaldata.

3.1. CONDOTTO PLUGGFLEX PK150

Il condotto PluggFlex PK150 oltre a collegare il distributore VT530 ai diffusori PL180D, PL180B e PL180W, si utilizza anche con il kit di installazione EV500.

Si usa inoltre per l'aria di mandata e l'aria viziata estratta nel sistema di distribuzione ad anello.

Per il collegamento dei condotti PluggFlex si ricorre all'adattatore universale UA150.

In caso di curvature laterali con un raggio di curvatura infe-riore a 75 cm, è necessario utilizzare un pezzo sagomato, l'elemento curvo laterale a 90° BS090-150.In caso di curvature verso l'alto o il basso bisogna invece usare l'elemento curvo verso l'alto a 90° BO090-150.

3.2. CONDOTTO PLUGGFLEX PK200

Il condotto PluggFlex PK200 può essere collegato al distri-butore e poi ai diffusori PL230D, PL230B e PL230W.

Si usa inoltre per l'aria di mandata e l'aria viziata estratta nel tratto che va dall'apparecchio per la ventilazione resi-denziale Avent R100 al sistema di distribuzione ad anello.

Per il collegamento di questi condotti PluggFlex si ricorre all'adattatore universale UA200.

In caso di curvature laterali con un raggio di curvatura infe-riore a 100 cm, è necessario utilizzare un pezzo sagomato, l'elemento curvo laterale a 90° BS090-200.In caso di curvature verso l'alto o il basso bisogna invece usare l'elemento curvo verso l'alto a 90° BO090-200.

3. COME UTILIZZARE IL CONDOTTO PLUGGFLEX

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4.1. SOLAI SOTTO STANZE RISCALDATE

1 Massetto ZE 2045 mm

2 Isolamento anticalpestio 20 mm

3 Isolamento

4 Pavimento grezzo

4.2. SOLAI DI SCANTINATI E SOLAI SOTTO STANZE NON RISCALDATE, SOLAI A CONTATTO CON TERRA E ARIA ESTERNA

1 Massetto

2 Isolamento

3 Isolamento conforme al Regolamento tedesco sul ri-sparmio energetico

4 Isolamento sotto il sistema di distribuzione al di fuori dell'isolamento termico almeno 20 mm, v. norma DIN 1946, parte 6, 9.2.7.4

5 Pavimento grezzo

4.3. SOLAI CON ISOLAMENTO ANTICALPESTIO

1 Massetto

2 Isolamento anticalpestio 20 mm

3 Isolamento

4 Pavimento grezzo

4.4. SOLAI CON RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

1 Massetto

2 Riscaldamento a pavimento

3 Isolamento

4 Pavimento grezzo

4. STRUTTURA DEL PAVIMENTO

N.B.:

La struttura del pavimento deve essere concordata con chi realizza il massetto; in particolare bisogna valutare se è necessario uno strato di compensazione oppure un isolamento anticalpestio.

La posa all'interno del solaio strutturale deve essere concordata con l'ingegnere civile strutturista (respon-sabile del calcolo delle strutture).

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4.5. SOLAI CON CONDOTTO PLUGGFLEX "R"

1 Massetto

2 Isolamento

3 Getto in calcestruzzo con condotto PluggFlex "R" PKR75

4 Solaio prefabbricato in cemento armato

La soluzione più semplice e più pulita per l'isolamento dei condotti dell'aria è l'utilizzo dei tubi preisolati IsoPlugg e IsoPlugg Compact.

L'alternativa è isolare i condotti utilizzando un materiale isolante a tenuta di vapore, altrimenti l'aria dell'ambiente, calda e umida, a contatto con i tubi freddi e l'isolamento, provoca umidità e muffa.Come materiale isolante è adatto un materiale espanso a pori chiusi, come i prodotti della ditta Armaflex o prodotti si-mili che sono disponibili anche sotto forma di semigusci, materiale tubolare o materiale in feltro.

5.1. CONDOTTI DI MANDATA E DELL'ARIA VIZIATA ESTRATTA

Se i condotti di mandata e dell'aria viziata estratta passano per stanze non riscaldate, è necessario provvedere a un iso-lamento con uno spessore sufficiente di materiale isolante in modo da evitare la formazione di condensa.

5.2. CONDOTTI DI PRESA DELL'ARIA ESTERNA E DI ESPULSIONE DELL'ARIA ESAUSTA

Per evitare danni provocati dall'acqua che si forma con la condensa, i condotti di presa dell'aria esterna e di espul-sione dell'aria esausta devono essere in generale realizzati con tubi preisolati IsoPlugg o IsoPlugg Compact oppure de-vono essere isolati con materiale a tenuta di vapore.

Nel caso i condotti passino attraverso la parete esterna, de-vono essere isolati per tutto lo spessore della parete.

Si dovrebbe evitare di posarli esternamente all'isolamento dell'edificio, per esempio nel sottotetto.

Per ulteriori informazioni v. norma DIN 1946, parte 6, 9.2.7.4.

1

2

3

4

M+P-26A-1084

5. ISOLAMENTO TERMICO E PROTEZIONE DALLA CONDENSA

Spessore dell'isolamento λ 0,04 W/(m K)

Aria esterna min. ≥ 60 mm

Aria di mandata ≤ 20 °C

min. ≥ 10 mmAl di fuori dell'isolamento termico (scantinato 18 °C) non è necessario alcun isolamento in stanze riscal-date.

Aria viziata estratta min. ≥ 30 mm Al di fuori dell'isolamento termico non è necessario alcun isolamento in stanze riscaldate.

Aria di smaltimento min. ≥ 30 mm

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Viste le proprietà insonorizzanti dei condotti PluggFlex e la bassa velocità di uscita dell'aria in corrispondenza dei diffu-sori, non sussiste alcun problema di tipo acustico, se si ri-spettano le direttive sull'installazione degli impianti.

L'apparecchio per la ventilazione residenziale deve essere collocato secondo quanto indicato dal produttore, in modo che non si trasmetta alcun suono intrinseco.

Per contrastare la trasmissione dei rumori dei ventilatori, sull'apparecchio per la ventilazione residenziale si instal-lano dei silenziatori verso l'interno dell'abitazione, sui con-dotti di mandata e su quelli dell'aria viziata estratta.Al fine di evitare la trasmissione del suono intrinseco, i si-lenziatori devono essere collegati all'apparecchio per la ventilazione residenziale con un pezzo di tubo flessibile op-pure con un tubo preisolato IsoPlugg.Grazie a questi silenziatori si evita che ci sia una trasmis-sione dei rumori dall'apparecchio per la ventilazione resi-denziale verso l'abitazione attraverso i condotti flessibili e i condotti PluggFlex.

È necessario progettare e installare il sistema in modo da prevedere perdite di carico minime.

È necessario controllare regolarmente la griglia di aspira-zione e i filtri.

In prossimità dell'apparecchio per la ventilazione residen-ziale, il più delle volte si supera il livello acustico di 30 dB(A) consentito per gli spazi abitativi.Gli apparecchi per la ventilazione residenziale della serie Avent P devono quindi essere collocati in una stanza isolata dal punto di vista acustico.Gli apparecchi per la ventilazione residenziale della serie Avent R devono essere rivestiti con materiale insonoriz-zante.

6.1. PROTEZIONE ANTICALPESTIO

Per le case unifamiliari non è previsto alcun valore minimo per la protezione anticalpestio. Di solito anche per queste case si utilizzano massetti galleggianti e si suppone che così sia garantita una certa protezione anticalpestio.

Per le case plurifamiliari invece la norma DIN 4109 prevede un valore minimo.

1 Intonaco

2 Parete

3 Striscia isolante per bordi

4 Diffusore di mandata con griglia di copertura

5 Striscia isolante per bordi

6 Riscaldamento a pavimento

7 Condotto PluggFlex PK

8 Isolamento anticalpestio

9 Rivestimento del pavimento

10 Massetto

11 Pellicola

12 Strato di compensazione/pannelli isolantiPK150 = 50 mm di altezzaPK200 = 57 mm di altezza

13 Solaio

6. INSONORIZZAZIONE 1

2

3 4 5 6 7 89

1011

12 13

M+P-26A-1281

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La presa dell'aria esterna deve avvenire in un punto con il minor riscaldamento possibile e poche impurità, come per esempio polvere, odori, gas di scarico delle automobili o aria di smaltimento.Particolarmente adatti sono i punti esposti a nord per l'aria più fresca in estate.Sarebbe meglio evitare il lato esposto a sud, poiché in estate su questo lato le temperature sono molto elevate.

Il punto di presa dell'aria esterna deve essere collocato a un'altezza tale dal terreno di modo che sia protetto dalla polvere e dalla neve.È necessario accertarsi che non ci sia del fogliame che ostacola l'entrata dell'aria.

Possibilmente l'aria di smaltimento non dovrebbe essere espulsa sul lato ovest, né nei pressi di terrazzi e balconi, per evitare sporco e formazione di ghiaccio sulla parete.

Le aperture nelle pareti e il torrino devono essere sufficien-temente grandi per evitare perdite di carico.

Se si colloca l'apparecchio per la ventilazione residenziale in un sottotetto isolato e non esposto a gelo, l'aria esterna di solito si aspira attraverso una griglia a parete e l'aria di smaltimento si espelle mediante un torrino.Nelle case unifamiliari la griglia e il torrino solitamente hanno una dimensione di DN150.

Se si utilizzano due torrini, la distanza fra l'uno e l'altro non deve essere inferiore a 2,5 m. La soluzione migliore sa-rebbe quella di collocare il secondo torrino sull'altro lato del tetto.Si prendano in considerazione anche la direzione del vento, le distanze indicate nelle Regole tecniche per l'installazione degli impianti a gas e le disposizioni vigenti in materia di im-pianti di combustione.

Se l'apparecchio per la ventilazione residenziale è posizio-nato al piano terra, l'aria esterna e l'aria di smaltimento vengono rispettivamente aspirata ed espulsa attraverso delle griglie per esterno.La distanza fra le griglie deve essere di almeno 2 m. Se ciò non è possibile, si può collocare una griglia su una facciata adiacente.

7.1. PROTEZIONE ANTIGELO

Nello scambiatore di calore dell'apparecchio per la ventila-zione residenziale l'aria viziata estratta è utilizzata per ri-scaldare l'aria di mandata. La condensa che si forma deve essere condotta al relativo sistema di scarico. Se l'aria esterna entra nell'apparecchio con temperature al di sotto del punto di congelamento, la condensa che si è formata può gelare.Per questo motivo l'apparecchio per la ventilazione resi-denziale è dotato della funzione antigelo che impedisce che la condensa geli.

Con temperature esterne molto basse il ventilatore dell'aria di mandata viene rallentato o spento per breve tempo; anche l'entrata del freddo viene quindi limita o bloc-cata.Quando l'aria di mandata è spenta, non si garantisce più il ricambio d'aria previsto. All'interno dell'abitazione si forma una maggiore depressione e i focolari a combustibile solido alimentati dall'aria dell'ambiente, per esempio, non pos-sono più funzionare.

Con l'elemento aria/calore PluggMar, se l'aria di mandata non viene più immessa, il riscaldamento si spegne, il che deve quindi essere in ogni caso evitato.

Per evitare che scatti la funzione antigelo, si consiglia di aspirare l'aria esterna attraverso lo scambiatore geoter-mico GTC oppure lo scambiatore geotermico ad acqua gli-colata SWT180 al fine di garantire una continua immissione dell'aria di mandata durante il periodo freddo dell'anno.Un'altra possibilità è quella di utilizzare una batteria elet-trica di preriscaldamento APHR.

7. GRIGLIA DI PRESA DELL'ARIA ESTERNA E DI ESPULSIONE DELL'ARIA DI SMALTI-MENTO

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8.1. RICAMBIO D'ARIA

Il ricambio d'aria è il valore che indica con che frequenza l'aria di una stanza viene rinnovata.

La norma UNI EN 15251:2008 (DIN 4108) stabilisce che debba essere garantito un ricambio d'aria minimo di 0,5 h-1 in base all'edificio.

Anche in presenza di impianti di ventilazione controllata si calcola che ci sia un ricambio d'aria non controllabile do-vuto alla non perfetta tenuta all'aria dell'involucro.

La norma UNI EN ISO 13789: 2008, allegato C (DIN 4701, parte 10), prevede quindi come standard un ricambio com-plessivo d'aria (sommatoria di: infiltrazioni, apertura delle finestre, ventilazione meccanica) minimo pari a 0,3 h-1.

Nelle abitazioni di grandi dimensioni (sopra i 210 m²) tale ri-cambio d'aria può essere adattato al numero effettivo di utenti.

8.1.1. Consigli per la progettazione

In Germania, la norma DIN 1946, parte 6, stabilisce che debba essere predisposto un progetto per la ventilazione.Sul sito Internet di Pluggit GmbH, www.pluggit.com, o del Bundesverband für Wohnraumlüftung e.V. (Associazione tedesca per la ventilazione residenziale) www.wohnungslueftung-ev.de, è disponibile un pro-gramma gratuito per la realizzazione di progetti per la ven-tilazione.Per il ricambio d'aria si considerano le portate d'aria mas-sime calcolate.Si devono rispettare le disposizioni contenute nelle versioni più recenti della norma DIN 1946, parte 6.

9.1. INSTALLAZIONE COMPLETA CON APPARECCHI PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT P

Piano terra

1 Collettore di distribuzione dell'aria di mandata a filo pavimento

2 Condotto di mandata

3 Manicotto a gomito del kit di installazione EV500

4 Aria di smaltimento espulsa attraverso la griglia per esterno

5 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P190, P310, P460

6 Presa dell'aria esterna attraverso griglia per esterno (optional: scambiatore geotermico ad acqua glicolata SWT180 o batteria elettrica di preriscaldamento)

7 Manicotto a gomito del kit di installazione EV100

8 Sistema di distribuzione PK150

8. DIMENSIONAMENTO

N.B.:

la maggiore ventilazione della cucina (cappe aspiranti) deve essere garantita da un impianto separato, in quanto l'aria viziata estratta, che contiene del grasso, sporcherebbe molto velocemente i condotti e lo scam-biatore di calore.

9. ESEMPI DI INSTALLAZIONE

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Piano superiore

1 Collettore di distribuzione dell'aria di mandata instal-lato a soffitto al piano terra

7 Manicotto a gomito del kit di installazione EV100

8 Sistema di distribuzione PK150

9.2. INSTALLAZIONE DELL'APPARECCHIO PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT P CON CONDOTTO PLUGGFLEX PK

9.2.1. Collegamento dell'Avent P190

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P190

2 Condotti flessibili PluggFlex SL125

3 Tubi preisolati IsoPlugg IPP125

4 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

5 Distributore VT530

6 Silenziatori SD125-P

7 Griglie per esterno AGIPP125

N.B.:

le seguenti figure rappresentano soltanto degli esempi di installazione. Non viene data alcuna garanzia sulla loro completezza.

È necessario rispettare le norme antincendio locali.

7

3

2

7

4

6

6

2

5

1

2

M+P-26A-1275

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9.2.2. Collegamento dell'Avent P310

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P310

2 Condotti flessibili PluggFlex SL150

3 Condotti flessibili PluggFlex SL080

4 Tubi preisolati IsoPlugg IPP150

5 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

6 Condotto PluggFlex PK150

7 Silenziatori SD150-P

8 Distributori VT530

9 Griglie per esterno AGIPP150

9.2.3. Collegamento dell'Avent P460

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P460

2 Condotti flessibili PluggFlex SL150

3 Condotto flessibile PluggFlex SL180

4 Condotti flessibili PluggFlex SL080

5 Tubi preisolati IsoPlugg IPP180

6 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

7 Silenziatori SD180-P

8 Distributori VT530

9 Bocchette a parete da esterno WH180

3

6

5

3

9

7

2

1

4

9

8

82

M+P-26A-1276

8

8

1

3

6

4

4

99

5

2

7

6

2

M+P-26A-1277

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9.3. INSTALLAZIONE DELL'APPARECCHIO PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT P CON CONDOTTO PLUGGFLEX "R" PKR75

9.3.1. Collegamento dell'Avent P190

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P190

2 Condotti flessibili PluggFlex SL125

3 Condotti PluggFlex "R" PKR75-25

4 Tubi preisolati IsoPlugg IPP125

5 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

6 Silenziatori SD125-P

7 Griglie per esterno AGIPP125

9.3.2. Collegamento dell'Avent P310

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P310

2 Condotti flessibili PluggFlex SL150

3 Condotti PluggFlex "R" PKR75-50

4 Tubi preisolati IsoPlugg IPP150

5 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

6 Silenziatori SD150-P

7 Griglie per esterno AGIPP150

N.B.:

le seguenti figure rappresentano soltanto degli esempi di installazione. Non viene data alcuna garanzia sulla loro completezza.

È necessario rispettare le norme antincendio locali.

7

7

2

1

5

5

43

2

6

M+P-26A-1278

2

13

5

7

2

6

47

3

M+P-26A-1279

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9.3.3. Collegamento dell'Avent P460

1 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P460

2 Condotti flessibili PluggFlex SL180

3 Condotti flessibili PluggFlex SL150

4 Condotti PluggFlex "R" PKR75-50

5 Tubi preisolati IsoPlugg IPP180

6 Kit di montaggio EV150 con serrande di regolazione del kit di installazione EV100 o EV500

7 Silenziatori SD180-P

8 Bocchette a parete da esterno WH180

1

4

4

32

6 4

4

2

8

8

7

5

M+P-26A-1280

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9.4. INSTALLAZIONE DEGLI APPARECCHI PER LA VENTILAZIONE RESIDENZIALE AVENT R

9.4.1. Collegamento dell'Avent R100

1 Griglia combinata per esterno IPCWH

2 Passante a muro IPCWD

3 Tubo preisolato IsoPlugg Compact IPC200

4 Raccordo IPCAS per tubo preisolato IsoPlugg Compact

5 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R100

6 Condotti PluggFlex PK200

7 Deviazione a Y YS200-150-150

8 Condotto PluggFlex PK150 (aria di mandata)

9 Condotto PluggFlex PK150 (aria viziata estratta)

10 Elementi curvi laterali BS090-150

11 Moduli di distribuzione RVT150

12 Diffusore iQoanda RKO150 (aria di mandata)

13 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150 (aria viziata estratta)

14 Elementi di fissaggio singoli o doppi RHPK150, RHDK150

15 Profili di copertura singoli o doppi PPE, PPD

16 Elementi di copertura angolari interni o esterni EAI1, EAI2, EAA1, EAA2

N.B.:

le seguenti figure rappresentano soltanto degli esempi di installazione. Non viene data alcuna garanzia sulla loro completezza.

È necessario rispettare le norme antincendio locali.

9

14

8

6

5

7

13

43

21

10

12

11

15 16

M+P-26A-1200

N.B.:

la distanza tra l'apparecchio per la ventilazione residen-ziale (5) e la parete esterna deve essere di 0,5 m circa.

9.4.2. Collegamento dell'Avent R150

1 Griglia combinata di protezione contro agenti atmosferici WSG125D

2 Tubi preisolati IsoPlugg IPP125 con elementi curvi IsoPlugg IPPBO125-45

3 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent R150

4 Condotti flessibili PluggFlex SL125

5 Raccordi condotti KA125-200

6 Deviazioni a Y YS200-150-150

7 Condotto PluggFlex PK150 (aria di mandata)

8 Condotto PluggFlex PK150 (aria viziata estratta)

9 Elemento curvo laterale BS090-150

10 Moduli di distribuzione RVT150

11 Diffusore iQoanda RKO150 (aria di mandata)

12 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150 (aria viziata estratta)

13 Elementi di fissaggio singoli o doppi RHPK150, RHDK150

14 Profili di copertura singoli o doppi PPE, PPD

15 Elementi di copertura angolari interni o esterni EAI1, EAI2, EAA1, EAA2

8

13

79

31211

10

14 15

4

1

2

65

M+P-26A-1282

N.B.:

la distanza tra l'apparecchio per la ventilazione residen-ziale (3) e la parete esterna deve essere di 0,5 m circa.

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9.4.3. Installazione su due piani

2

1

14

12

5

4

13

12

3

1

67

14

12

13

12

11

10

9

16 1715

10

9

8

8

11

11

11

M+P-26A-1202

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Installazione su due piani

1 Griglie per esterno AGIPP125, AGIPP150, WSG125, WSG150, WSG125D, WSG150D

2 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125, IPP150, n. 2 IPPBO125-45, n. 2 IPPBO150-45 (aria esterna)

3 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125, IPP150, n. 2 IPPBO125-45, n. 2 IPPBO150-45 (aria di smaltimento)

4 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P190, P310, P460

5 Silenziatori SD125-P, SD150-P, SD018

6 Condotti flessibili PluggFlex SL125, SL150 (aria viziata estratta)

7 Condotti flessibili PluggFlex SL125, SL150 (aria di mandata)

8 Deviazioni a Y YS200-150-150

9 Condotti PluggFlex PK150 (aria di mandata)

10 Condotti PluggFlex PK150 (aria viziata estratta)

11 Elementi curvi laterali BS090-150

12 Moduli di distribuzione RVT150

13 Diffusori iQoanda RKO150 (aria di mandata)

14 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150 (aria viziata estratta)

15 Elementi di fissaggio singoli o doppi RHPK150, RHDK150

16 Profili di copertura singoli o doppi PPE, PPD

17 Elementi di copertura angolari interni o esterni EAI1, EAI2, EAA1, EAA2

N.B.:

per i condotti dell'aria di mandata e i condotti per l'estrazione dell'aria viziata (9) e (10) del sistema di di-stribuzione ad anello è necessario prevedere delle ser-rande di regolazione per la modulazione della portata.

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9.4.4. Installazione su tre piani

2

1

5

1

3

4

7

10

9

10

9

8

11

10

9

11

11

11

16 17

6

7

6

7

6

14

12

13

12

14

12

13

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M+P-26A-1203

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

© Pluggit International 2000-2014 | L'azienda si riserva di apportare modifiche e correzioni.

Installazione su tre piani

1 Griglie per esterno AGIPP125, AGIPP150, WSG125, WSG150, WSG125D, WSG150D

2 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125, IPP150, n. 2 IPPBO125-45, n. 2 IPPBO150-45 (aria esterna)

3 Tubo preisolato IsoPlugg IPP125, IPP150, n. 2 IPPBO125-45, n. 2 IPPBO150-45 (aria di smaltimento)

4 Apparecchio per la ventilazione residenziale Avent P190, P310, P460

5 Silenziatori SD125-P, SD150-P

6 Condotti flessibili PluggFlex SL125, SL150 (aria viziata estratta)

7 Condotti flessibili PluggFlex SL125, SL150 (aria di mandata)

8 Deviazioni a Y YS200-150-150

9 Condotti PluggFlex PK150 (aria di mandata)

10 Condotti PluggFlex PK150 (aria viziata estratta)

11 Elementi curvi laterali BS090-150

12 Moduli di distribuzione RVT150

13 Diffusori iQoanda RKO150 (aria di mandata)

14 Kit per l'estrazione dell'aria viziata REV150 (aria viziata estratta)

15 Elementi di fissaggio singoli o doppi RHPK150, RHDK150

16 Profili di copertura singoli o doppi PPE, PPD

17 Elementi di copertura angolari interni o esterni EAI1, EAI2, EAA1, EAA2

N.B.:

per i condotti dell'aria di mandata e i condotti per l'estrazione dell'aria viziata (9) e (10) del sistema di di-stribuzione ad anello è necessario prevedere delle ser-rande di regolazione per la modulazione della portata.

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10. MODULO DI RICHIESTA DIMENSIONAMENTO

RICHIEDENTE: ..................................................................................................................................................................................................................

rif. progetto: ......................................................................................... luogo: .....................................................................................................

Si richiede di compilare tutti i campi e di allegare la planimetria e le sezioni dell'edificio. Grazie per la collaborazione.

Tipo di distribuzione tipo di condotto: tondo piatto

befresh distribuzione a collettori a pavimento/in calcestruzzo* refresh distribuzione ad anello in controsoffitto**

misto distribuzione a collettori in controsoffitto** iconVent sistema decentralizzato per singolo ambiente

* nuove costruzioni o interventi di ristrutturazione profonda** nuove abitazioni, riqualificazioni energetiche, ristrutturazioni, interventi antimuffa

Caratteristiche edificio

S [m²]: .......................................................... H [m]: .......................................................... n.residenti: ........................................................

piani da trattare: ...............................................................................................................................................................................................................

Posizioni impianto

Apparecchio (locale con T>12°C): ............................................................................................................................................

Presa Aria Esterna [De195, De220, De250]: ............................................................................................................................................

Espulsione Aria Esausta [De195, De220, De250]: ............................................................................................................................................

Collettori mandata [max 200m³/h a collettore]: ............................................................................................................................................

Collettori estrazione [max 200m³/h a collettore]: ............................................................................................................................................

Bocchette di mandata: a pavimento a parete ........................................

Accessori apparecchi AP e AD

Radiocomando Bypass ServoFlow (no AD) Sensore VOC

Batteria elettrica di preriscaldamento Sensore umidità

PluggMar (necessario sempre il preriscaldamento dell'aria)*

a parete [PM900W] a pavimento [PM1100BVR]

elettrico (a parete) [PM830WE]

* necessario che l'edificio abbia garantita un'ottima tenuta all'aria (n50 < 1 h-1) ed un basso fabbisogno energetico

Articoli Opzionali

Scambiatore geotermico ad acqua glicolata [SWT180]

Collettore geotermico [GTC] Umidificatore [AeroFresh]

Filtro elettrostatico [AF400] Dispositivo Trattamento Aria [PluggVoxx]

Note:

Si prega di inviare via email, insieme alla planimetria, il presente modulo compilato in tutte le sue parti.

Firma: ............................................................................................................................................... Data: .......................................................

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1. Certificazione riciclaggio

2. Certificazione risparmio CO2

3. Certificazione pulizia

4. Certificazione CleanSafe

5. Certificazione Passivhaus

6. Concessione DIBt (Istituto tedesco per l'edilizia)

7. Prova conforme alla norma EN 13141-7

INDICE

CAPITOLO 7

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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1. CERTIFICAZIONE RICICLAGGIO

M+P-26A-0448

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2. CERTIFICAZIONE RISPARMIO CO2

M+P-26A-0441

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3. CERTIFICAZIONE PULIZIA

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4. CERTIFICAZIONE CLEANSAFE

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Pluggit Avent P190

5. CERTIFICAZIONE PASSIVHAUS

M+P-26A-1214

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Pluggit Avent P310

M+P-26A-1215

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent P460

M+P-26A-1216

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent R150

M+P-26A-1217

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent P190

6. CONCESSIONE DIBT (ISTITUTO TEDESCO PER L'EDILIZIA)

M+P-26A-1218

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Pluggit Avent P310

M+P-26A-1219

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Pluggit Avent P460

M+P-26A-1220

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent R100

M+P-26A-0684

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent R150

M+P-26A-1221

Manuale tecnico 2014 / V01 11.2014

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Pluggit Avent P190

7. PROVA CONFORME ALLA NORMA EN 13141-7

M+P-26A-1222

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Pluggit Avent P310

M+P-26A-1223

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Pluggit Avent P460

M+P-26A-1224