Treviso: dall'aperitivo al dolce
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Planen Sie bei einem Streifzug durch die Vergangenheit und Gegenwartder „Stadt des Wassers“ viel Zeit für kulinarische Zwischenstopps ein!
Den Köstlichkeiten Venetiens kann kein Besucher widerstehen.Testo: Mara Zatti
“TREVISO, CITTÀ D’ACQUE”, DI STORIA, MA SOPRATTUTTO DI VINI E GASTRONOMIA.Chiunque si avventuri tra le viuzze del centro di questacittà del Nord-Est, si accorgerà ben presto che sono tuttiaspetti indissolubilmente legati.
Ore 9:30, colazione. Le cose da vedere sono tante, quin-di è consigliabile cominciare con un bel caffè… o meglio an-cora, una colazione con cappuccino e cornetto, in tranquil-lità. Siamo in vacanza, no? Allora eccoci qua, seduti a untavolino del minuscolo caffè Kiribiri, vicino alla Porta SanTomaso, dove tra libri (ce ne sono dappertutto) e chiacchieresi può iniziare la giornata con il caffè più buono della città.
A pochi passi si trova il Museo Civico di Santa Cateri-na (Piazzetta Mario Botter 1), nel luogo in cui sorgeva l’an-tica dimora dei Da Camino, signori di Treviso dal 1283, ilcui capostipite è addirittura citato da Dante nella DivinaCommedia come il “buon Gherardo” (Purgatorio XVI, vv.
chiunque jederavventurarsi sich wagen
la viuzza Sträßchenaccorgersi bemerkenindissolu-bilmente unauflösbar
legato verbundenconsigliabile ratsam
la tranquillità Ruheminuscolo winzig
la chiacchiera Plauschsorgere stehen
la dimora Wohnsitzil capostipite Stammvater
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VE
NE
TO 115-129). Ma la fortuna della fa-
miglia non ebbe lunga durata:già nel 1312 il palazzo fu ab-bandonato in seguito a una ri-
volta popolare. 30 anni dopo,l’ordine conventuale dei servi di Ma-
ria ottenne il permesso di costruiresulle sue rovine un convento in onore di San-
ta Caterina d’Alessandria. Tuttavia, nemmeno la santapoté salvare il convento che, con i restanti edifici, fu uti-lizzato alla fine del Settecento come caserma e magazzi-no militare. Quello che non riuscirono a fare i militari, lofecero i bombardamenti del 1944-1945. Il piano di restau-ro è stato avviato negli anni Settanta. Dal 2006 l’area è adi-bita a museo, con collezioni archeologiche, di arte medie-vale e il ciclo di affreschi della chiesa, che risalgono alQuattrocento.
Ore 11:30, spuntino. Conosco un posticino, nei pa-raggi, dove andare a leggere in santa pace tutti i depliantraccolti e i cataloghi comperati e intanto godersi unospuntino “prepranzo”. Infiliamo Via Santa Caterina e pro-seguiamo fino a raggiungere Piazza San Leonardo. Da quiè un attimo: ecco Piazza Indipendenza e, sulla destra,I Nanetti, un paradiso di salumi, vini e chi più ne ha piùne metta. Forse è il caso di mettere via i cataloghi e fare
spazio al ben di Dio che ci ha portato il cameriere: i pani-ni qui sono al metro, imbottiti di salumi di primissimaqualità. Magari ci sta anche un Prosecco, per bere alla sa-lute di una delle maggiori zone di produzione del famo-so vino. Anche “la Teresona” – come i trevigiani chiama-no scherzosamente la statua qui eretta, dedicata ai martiridella libertà – sembra essersi abituata alle bevute e nonprendersela a male.
Da qui sono due passi per arrivare allo scorcio che
abbandonare aufgeben, verlassen
l’ordine (m.) conventuale Klosterorden
il servo Dienerottenere erhalten
le rovine pl. Ruinensalvare retten
l’edificio Gebäudeil Settecento achtzehntes
Jahrhundertil magazzino Lager
il piano Planavviare beginnenessere hier: genutzt
adibito a werden alsmedievale mittelalterlich
risalire zurückgehenil Quattro- fünfzehntes
cento Jahrhundert
lo spuntino Snackil posticino kleines Lokal
i paraggi pl. Umgebungil depliant Prospekt
raccogliere sammelninfilare hier: einbiegen
proseguire weiterlaufenraggiungere erreichen
l’attimo kurzer Momentchi più ne ha und so weiter più ne metta und so fort
essere il caso angebracht seinimbottito belegt
magari vielleichtla salute Gesundheit
eretto errichtetdedicato gewidmetil martire Märtyrerabituarsi sich gewöhnen
prendersela a male übel nehmen
lo scorcio Blick, Ausblick
3 Hotels in Italien
VENEZIA
Treviso
UN FINE SETTIMANA
SIMBOLO DELLA CITTÀ. Piazza dei Signori è il luogo di incontro preferito dai trevigiani e sede di importanti manifestazioni, tra cui la mostradel radicchio rosso, che si tiene ogni anno a dicembre. Nell’altra pagina: il Palazzo dei Trecento e il suo loggiato.
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ta a far niente! Ci sono ancora tanti posti che ci aspettano! Come avrete notato durante la passeggiata, i trevigia-
ni tengono molto al loro aspetto: e come poteva essere di-versamente? La famiglia Benetton (vedi ADESSO 09/09,pag. 60) qui è di casa e la sua influenza si fa sicuramentesentire. Un giro per negozi, quindi, è immancabile e nonavrete che l’imbarazzo della scelta.
quasi tutti associano a Treviso: Piazza dei Signori. Signo-ri o no, qui sembra che tutti abbiano deciso di passare lamattinata: anziani seduti sulle panchine a leggere il gior-nale, mamme con bambini che si godono una delle – ra-re, purtroppo – zone pedonali della città e ragazzi chechiacchierano e danno un’occhiata a chi c’è in giro. Attra-versa la piazza il Calmaggiore, la via più elegante dellacittà, e la incorniciano due edifici: la Prefettura e il Palaz-zo dei Trecento. La piazza ospita moltissime manifesta-zioni; la più spettacolare e curiosa è senz’altro la mostradedicata al famosissimo radicchio rosso, che si ripete ogniinverno dal 1900. Per ora dicembre e il freddo sono lon-tani e noi possiamo sederci al sole su una panchina – Scu-
si, è libero? – e goderci la vi-sta sul Palazzo dei Trecento.
Ore 13:30, pranzo. Do-po tanta “signorilità”, ilpranzo non può che essereall’altezza delle aspettative.Giusto dietro al Palazzo deiTrecento c’è il ristorante LeBeccherie, uno dei locali sto-rici d’Italia. Con questo cal-do, la cosa migliore è an-darsi a sedere in giardino efarsi consigliare una delletante specialità: la faraonaal forno in salsa pearada(una salsa con fegatini dipollo, soppressa veneta,capperi e olive) o il baccalàcon la polenta. Per il dessertnon ci sono dubbi: il tirami-sù. I proprietari asserisconoche il famosissimo dolce fuinventato proprio in questolocale negli anni Sessanta.Sarà vero? Già dopo il pri-mo cucchiaio ci si dimenti-ca di quello che si volevachiedere… Il caldo, il bic-chiere di vino, la panciapiena… Sveglia! Non vor-rete mica passare la giorna-
gli anziani pl. Seniorenla panchina Bank
godersi genießenla zona Fußgänger-
pedonale zonedare einen Blick
un’occhiata werfenattraversare überquerenincorniciare einrahmen
la prefettura: örtliche Vertretung desitalienischen Innenministeriums
la manife-stazione Veranstaltung
la mostra Ausstellungfamoso berühmtla vista Blick
all’altezza auf der Höhel’aspettativa Erwartung
giusto gleichla faraona Perlhuhn
al forno gebratenil fegatino Geflügelleber
la soppressa Presssackil baccalà Stockfisch
asserire versicherninventare erfinden
notare bemerkenla passeggiata Spaziergang
l’aspetto Aussehenimmancabile unerlässlich,
hier: ein Mussl’imbarazzo della scelta Qual der Wahl
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Ingredienti per 4/6 persone:500 g di sfoglia per le lasagne600 g di radicchio di Treviso40 g di parmigiano grattugiato1 cipolla20 ml di olio di oliva500 ml di besciamella200 g di scamorzasale e pepe
Preparazione:Il ripieno: Lavate il radicchio e tagliatelo a listarelle sottili.Fate rosolare in una pentola il porro con l’olio e tre cucchiaid’acqua calda per 5 minuti, mescolando spesso. Aggiungeteil radicchio, coprite con un coperchio e fate cuocere per10 minuti. Aggiungete sale epepe, mescolate e spegnete ilfornello.Le lasagne: Tagliate la sca-morza a fette e scottate le lasagne per un minuto in ac-qua bollente. In una pirofilaimburrata, dopo uno strato dilasagne, stendete con il dorsodel cucchiaio uno strato di be-sciamella. Aggiungete metà ri-pieno, coprite con uno stratodi parmigiano e spolverizzatecon il pepe. Ripetete l’opera-zione e decorate con la besciamella rimasta e le fettedi scamorza.Cuocete le lasagne nel fornopreriscaldato a 180 gradi per30 minuti.
Lasagne al radicchio rosso
la sfoglia Lasagneteiggrattugiato gerieben
la cipolla Zwiebella scamorza: Kuhmilchkäseaus Süditalien
il ripieno Füllungla listarella Streifchen
sottile dünnrosolare anbraten
mescolare umrührenil coperchio Deckel
il fornello Herdla fetta Scheibe
scottare: nicht ganz durchkochen
la pirofila feuerfeste Form
imburrato eingefettetlo strato Schichtstendere verteilen
il dorso Rückenspolve-rizzare bestreuen
preriscaldato vorgeheizt
Jetzt bei 2 Übernachtungen bis zu 10% sparen
ADESSOplusNella rubrica Grammatica
trovi un esercizio sui pronomi relativi e la città di Treviso.
Sembra di essere in una piccola Venezia:botteghe, ponticelli, palazzi, il tutto circondato da piccoli corsi d’acqua.
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ADESSO MAGGIO 2011Mailand, Galzignano, Rom
IL CENTRO STORICO DI TREVISO. Da sopra, in senso orario: il loggiato in Piazza dei Signori; il radicchio rosso di Treviso; una veduta esternadelle mura cittadine; particolare della facciata di un palazzo nel quartiere dei Buranelli; il quartiere vecchio della città, lungo il Canale dei Buranelli.
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Carichi di borse e sacchetti, ci siamo meritati una so-sta nell’angolo più suggestivo di Treviso: la Pescheria.Qui la mattina del martedì e del sabato potete trovare– come dice il nome – il mercato del pesce e anche tan-te bancarelle di frutta e verdura, banchi del formaggio,specialità, tutto quello che a livello culinario si può de-
siderare. La Pescheria sitrova su un’isoletta, pro-prio nel punto in cui unodei tre rami del Sile, il Ca-gnan Grande, si divide indue bracci. Anche Dante,che aveva trascorso partedel suo esilio a Treviso, citaqueste acque nella DivinaCommedia : “e dove Sile e Ca-gnan s’accompagna” (Paradi-so, canto IX, v. 49).
Ore 18:00, aperitivo.Ora la confusione del mer-cato non c’è più e voi pote-te rilassarvi e andare a farvi un panino con la mor-tadella al Prosecco (natu-ralmente…) da Muscoli’s, ilpiù tipico dei baretti diquesta zona, e bervi unbello spritz all’Aperol, il ti-pico aperitivo veneto. Qui
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MANGIARE
CAFFE’ KIRIBIRI
Piazza Santa Mariadei Battoti 11+39 331 6129636.
OSTERIA AI NANETTIVicolo Broli 2 (vicino a Piazza Indipendenza).Il posto giusto per gustare [kosten ] eccezionali salumi locali in un ambientetradizionale.
RISTORANTE LEBECCHERIE
Piazza Ancillotto 11+39 0422 540871.www.anticoristoran-tebeccherie.itUn ristorante per ipalati [Gaumen ] piùesigenti [anspruchs-voll ]. Specialità trevigiane.
RISTORANTE VAPENSIEROVia Pescheria 41+39 0422 582719.www.ristoranteva-pensiero.comPesce freschissimo,ricette venete come ilbaccalà mantecato[Stockfisch zu Cremeverrührt ]. Ricca scel-ta di vini.
DORMIRE
B&B DOLCEVITA
Via Parenzo, 14+39 348 5111161www.dolcevitatrevi-so.comPer chiunque vogliaun ambiente familiaree accogliente, a duepassi dal centro.
B&B DESIGNBorgo Cavour 19+39 0422 419145www.19borgocavour-treviso.itL’alternativa di designper un soggiorno inpieno centro.
TREVISOcarico beladenmeritarsi sich verdient
habenla sosta Rast
suggestivo faszinierendla bancarella Stand
il livello hier: Hinsichtdesiderare wünschen
il ramo Zweigil verso Vers
trascorrere verbringenl’esilio Exil
rilassarsi sich entspannenil signorotto Gutsbesitzer
il vicolo Gasseil quartiere Stadtviertella bottega Laden
il corso d’acqua Wasserlaufprevalente-
mente hauptsächlichle mura
cittadine pl. Stadtmauerfatto eigens dafür
apposta gemachtl’ippocastano Rosskastanie
stupirsi sich wundernla gioventù Jugend
cadere fallenil caffè corretto: Espresso mit Schuss
ci viene tutta la città, dalle mamme con le borse dellaspesa ai signorotti anziani, ai ragazzi. Si gioca a carte, sibeve un’ombra (il trevigiano per “bicchiere di vino”) e cisi racconta le ultime novità. Si fanno due chiacchiere –do ciàcere – insomma. Se vi resta ancora un po’ di ener-gia, fatevi un giretto tra i vicoli di questo quartiere. Sem-bra di essere in una piccola Venezia: botteghe, ponti-celli, palazzi, il tutto circondato da piccoli corsi d’acqua.
Ore 20:30, cena. È già ora di cena? Non ci sono dub-bi: è il Va Pensiero il ristorante giusto, proprio davanti al-la Pescheria. Qui si possono gustare prevalentementepiatti a base di pesce e, vista la posizione, la freschezzaè garantita.
Ore 22:30, dopocena. Una bella passeggiata è pro-prio quello che ci vuole e le mura cittadine sembranofatte apposta: dalla Pescheria a Piazzale Burchiellati èun attimo. Da qui potete salire sulle mura e godervi l’at-mosfera estiva sotto gli ippocastani, per poi arrivare aPorta San Tomaso. Non stupitevi: non è una manifesta-zione, quella massa di gente che vedete. Sono solo duebaretti, lo storico Al Bottegon (Piazzale Burchiellati) e ilpiù recente Mamamia (Porta San Tomaso) che riunisco-no, sembra, tutta la gioventù trevigiana per un aperiti-vo (in Italia, si sa, si cena tardi) o per il dopocena.Dopo questa giornata la vostra scelta cadrà probabil-mente su un digestivo. Un caffè corretto? Arriva subito!Con grappa o sambuca?
Dipingi la città di Blu
La Pescheria, il famosomercato del pesce.
© H
uber
/Sim
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