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Allattamento materno una goccia di saggezza una grande opportunita latte materno Biologico D.O.C. Ministero della Salute Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

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AAllllaattttaammeennttoo mmaatteerrnnoouunnaa ggoocccc iiaa dd ii ssaaggggeezzzzaauunnaa ggrraannddee ooppppoorrttuunniittaa‘‘

llaatt ttee mmaatteerrnnoo

BB iioollooggiiccoo DD..OO ..CC..

Ministero della SaluteIstituto Superiore di Sanità

Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

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““AA llllaattttaammeennttoo mmaatteerrnnoo::nnoonn cc’’ee‘‘ nn iieennttee ddii mmeegglliioo

ppeerr ttuutt ttee llee mmaammmmee ee ttuutttt ii ii bbaammbb iinnii..

TTrraatt ttiiaammooccii bbeennee .... ..””

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Care mamme, questo libretto e‘ un contributo perrispondere a quelle che sono le vostre domande piu‘frequenti sull’allattamento al seno, nella convinzioneche l’allattamento al seno sia un investimento insalute, armonia e benessere a disposizione di tutte ledonne. E‘ un aiuto in piu‘, ma avrete anche bisognodi parlarne direttamente con persone in grado diaiutarvi a risolvere eventuali difficolta‘. Anche ilpartner puo‘ essere di grande aiuto.

Non e‘ mai troppo presto per iniziare a pensare acome allatterete il bambino: quando sara‘ nato cisaranno molte cose di cui occuparsi per cui e‘ impor-tante avere gia‘ delle idee e informazioni prima dellanascita.

Per informazioni e supporto potete rivolgervi aglioperatori sanitari (a seconda delle realta‘ locali:punto nascita, consultorio familiare e pediatrico,pediatra di base) e ad altre mamme esperte.

In alcuni centri esiste un numero verde e unambulatorio per l’allattamento al seno.

In alcune citta‘ sono disponibili volontarie dellalega per l’allattamento materno (La Leche League)e altri gruppi organizzati di mamme che supportanol’allattamento al seno.

Potete anche consultare dei siti internet:www.mami.org

www.lalecheleague.orgQuesto libretto è stato realizzato con la collaborazione

del Centro per la Salute del Bambino, ONLUS, di Trieste

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PPeerrcchhee ‘‘ aallllaattttaarree aall sseennoo??IIll ll aatt tt ee mmaa tt eerr nn oo è l’alimento migliore per il cucciolod’uomo: non ci sono dubbi al riguardo. L’allattamentofavorisce una relazione davvero speciale fra mamma ebambino che è insieme nutrizione e cura, trasmissione d’af-fetto, d’amore e di coccole. Il latte materno contiene esatta-mente tutte le sostanze necessarie per la crescita del bam-bino nei primi 6 mesi di vita: durante questo periodo nonserve altro (neanche acqua). Inoltre è davvero pratico: sem-pre pronto e pulito, ben digerito, e oltretutto… non costaniente!Il latte materno è un “liquido vivo” perché si modifica neltempo adattandosi alle caratteristiche del tuo bambino: lasua composizione varia durante la poppata, nel corso dellagiornata e mano a mano che il bambino cresce.E’ un alimento unico che la natura ha ddeeddiiccaattoo aall ttuuoobbaammbbiinnoo. Nessuna imitazione artificiale può eguagliarlo. Protegge il tuo bambino dalle infezioni, soprattutto nelprimo anno di vita. Allattare fa bene anche alla mamma,ad esempio favorisce la contrazione dell’utero, riducendole perdite di sangue dopo il parto. Molti altri vantaggi perla salute della mamma e del bambino, anche a distanza dianni, sono stati evidenziati dalla ricerca scientifica.

TTuuttttee llee mmaammmmee ppoossssoonnoo aallllaattttaarree??Sì, la stragrande maggioranza delle donne è in grado diallattare esclusivamente al seno se lo desidera. Tutte ledonne hanno tutto ciò che è necessario per allattare: leghiandole mammarie che fabbricano il latte e due sostanze,la prolattina e l’ossitocina, che lo fanno produrre e fuori-uscire. La natura pensa a tutto e prepara le mammelle e ilcorpo della mamma fin dalla gravidanza.

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Ci sono seni di diversa forma e dimensione: tutti vannobene. Non occorre “preparare” il seno e il capezzolo all’al-lattamento con alcun trattamento particolare: creme e lo-zioni non servono a prevenire le ragadi.Il meccanismo alla base della produzione del latte è sem-plice: ssee iill bbaammbbiinnoo ssuu cccchh iiaa, il tuo seno produce latte;se il bambino succhia di più, il tuo seno produce più latte(i riflessi che stimolano la produzione e la fuoriuscita dellatte partono dal capezzolo). Il seno dunque non è undeposito di latte: ecco perché anche i seni di piccole dimen-sioni vanno benissimo.

QQuuaannddoo ddeevvoo iinn iizz iiaarree aadd aallllaattttaarree??SSuubbii ttoo ddooppoo iill ppaarrttoo!! È importante che il bambinovenga lasciato con te immediatamente dopo il parto, possi-bilmente a contatto pelle a pelle: dandogli tempo, almomento giusto lui si attaccherà. Nei primi due giorni iltuo piccolo potrebbe non richiedere molto, ma è impor-tante tenerlo in braccio e offrirgli più stimoli e occasioniper succhiare. Durante i primi giorni produrrai iill ccoo lloossttrroo , un liquidopreziosissimo in quanto ricco di globuli bianchi, anticorpi,vitamina A e altre sostanze ideali per i primi giorni. Ilcolostro è assolutamente sufficiente per i bisogni caloricidel bambino: aggiunte di acqua e zucchero o di altri lattinon sono necessari se il bambino sta bene.Non sempre puoi influire sulle pratiche adottate nellamaternità dove avviene il parto, tuttavia ee‘‘ ttuuoo ddiirriittttoopotere tenere il tuo bambino sempre vicino a te (così saràanche più difficile che gli vengano date aggiunte di latte odi soluzione con glucosio).

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QQuuaannttoo ddeevvee dduurraarree llaa ppooppppaattaa??Non ci sono regole fisse. La durata della poppata vvaarriiaaddaa bbaammbbiinnoo aa bbaammbbiinnoo, a seconda dell’ora della giorna-ta e a seconda dell’età del bambino. Non preoccuparti se lepoppate durano a lungo; non ci sono rischi di ragadi se ilbambino è attaccato correttamente!

QQuuaannttee vvoollttee ddeevvoo aallllaattttaarree ii ll bbaammbbiinnoo??Ogni coppia mamma-bambino è diversa e non ci sonoregole fisse. È preferibile allattare ogni volta che il bambi-no mostra sseeggnn ii dd ii ffaammee, ad esempio muove la testinada un lato e dall’altro, si succhia il pugno o le mani, apre labocca e sporge la lingua. Il pianto è un segnale tardivo difame. L’istinto e l’esperienzati aiuteranno con il tempo a ricono-scere il suo linguaggio del corpo.Non ti preoccupare del numero dipoppate: è normale che un neonatovoglia succhiare fra le 8 e le 12 voltein 24 ore.Il bambino ha bisogno di nutrirsianche di notte: è normale che sisvegli più volte per poppare. Ilmodo migliore per gestire le pop-pate notturne è tenere accanto ilbambino cercando di evitare troppa luce e rumori affinchéentrambi riprendiate a dormire subito dopo.Non preoccuparti eccessivamente della regolarità dellepoppate: i bambini cambiano i loro bisogni nel tempo. Labuona crescita del bambino ti farà capire che va tutto bene.

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QQuuaann ttii sseennii ddeevvoo ooffffrriirrggll ii??Lascia che il bambino succhi da un seno fino a quando sistacca spontaneamente (a volte fa più pause). Dopo provaa offrirgli l’altro seno: a volte lo vorrà altre volte no.

REGOLE D’ORO PER UN BUON AVVIODELL’ALLATTAMENTO AL SENO

INIZIARE PRESTO AD ALLATTARE:le prime 2 ore dopo il parto sono il momentomigliore affinché il neonato inizi a succhiare cor-rettamente.ALLATTARE FREQUENTEMENTE E A RICHIESTA,giorno e notte seguendo le richieste del bambino. ALLATTARE ESCLUSIVAMENTE:solo latte materno, senza aggiunte di altri lattio liquidi (nemmeno l’acqua).

NON USARE CIUCCIO E BIBERON,soprattutto all’inizio dell’allattamento.ALLATTARE CON UN ATTACCO E POSIZIONEADEGUATI

CCoommee ddeevvoo aattttaaccccaarree ii ll bbaammbbiinnooaall sseennoo?? SSaarraa‘‘ ddiiffffiicciillee??Non esistono regole rigide, tuttavia a volte la conoscenzadi alcune tecniche può davvero semplificarti la vita. Inseguito molte di queste cose ti verranno automatiche e tro-verai senz’altro il modo di allattare che ti è più consono.

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Durante le poppate puoi adottare ppooss iizziioonn ii dd iivveerr ssee : l’im-portante è che tu stia bene e che il bambino sia comodo eben sostenuto. Troverai illustrate qui di seguito le posizionipiù comunemente adottate, ma non sono le uniche! Unavolta che ti sei sistemata puoi posizionare il bambino inmodo che sia pronto per prendere il seno.

Se sei sseedduuttaa dovresti sostenere il bam-bino per le spalle tenendolo fra le brac-cia: in questo modo il bambino è como-do e può estendere lievemente il collo.Puoi sorreggere la testina di fronte alseno posando le dita della mano dietroal collo o con l’avambraccio. Il corpo delbambino deve essere dritto e giratoverso il tuo corpo (pancia contro pancia).

Anche se sei ssddrraa iiaattaa sulfianco il bambino deveessere dritto davanti a te edevi sostenergli le spalle.Sdraiarsi sul fianco puòessere utile in ospedale

dopo un taglio cesareo o se ti fa male stare seduta come puòaccadere nei primi giorni dopo il parto. Ad ogni modo è unaposizione riposante e comoda durante la notte.

Quando avvicini il bambino al seno è importante che il suonasino sia di fronte ed all’altezza del capezzolo. Il suo corpodeve essere il più vicino possibile al tuo. La bocca del bambinodeve essere diretta verso il capezzolo. Aspetta finché il bambi-no spalanchi bene la bocca (come se sbadigliasse) e sporga lalingua. A questo punto porgigli il seno e lui si attaccherà.

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Può essere utile sostenere il senocon la mano a C (pollice sopral’areola e le altre dita sotto e moltodietro) e stimolare l’apertura dellabocca sfiorandola con il capezzolo.Non bisogna forzare il bambino,piegargli la testa verso il seno,aprirgli la bocca a forza con un ditoo cose del genere.

CCoommee ffaacccciioo aa ccaappiirree cchhee ii ll bbaammbbiinnooee‘‘ aattttaaccccaattoo bbeennee??

SE IL BAMBINO È BEN ATTACCATO AL SENO:

llaa bbooccccaa del bambino è ben aperta e gran partedell’areola del seno è in bocca (non solo il capezzolo!) ii ll mmeennttoo è attaccato al senoii ll llaabbbbrroo iinnff eerr iioorree è rovesciato in fuori (questosegno non sempre è visibile)

Noterai anche che ci sarà più areola libera sopra la boccadel bambino che sotto. Se l’attacco è corretto noterai che iltuo bambino inizialmente succhia velocemente, poi siferma, succhia di nuovo, le sue guance sono piene e lesuzioni diventano lente e profonde.

attacco corretto attacco sbagliato

posizione a C

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AAllllaattttaarree ee‘‘ ddoolloorroossoo?? No, dovrebbe essere piacevole e gratificante. Tuttavia iprimi giorni dopo il parto alcune mamme hanno dolore alcapezzolo all’inizio della poppata. Se senti male è possibile che il bambino non sia attaccatobene al seno: in questo caso è meglio staccare il bambino eprovare di nuovo. Quando l’attacco non è corretto il bambino non apreabbastanza la bocca e prende solo il capezzolo: questo fa sìche esca poco latte. Inoltre la lingua, invece di appoggiarsial seno, si appoggia al capezzolo, lo friziona e questoprovoca dolore e a volte ferite (le ragadi).

Per questo motivo in caso di ragadi è assolutamente neces-sario prestare molta attenzione alla posizione e all’attacco cor-retto del bambino; può essere utile applicare sul capezzoloqualche goccia di latte spremuto dopo la poppata e lasciareasciugare all’aria, mentre creme o disinfettanti non servonoper prevenire le ragadi.

POSIZIONE E ATTACCO

Posizione della mamma comoda e rilassataBambino ben sostenutoCorpo del bambino girato verso il corpo della mamma(pancia contro pancia) e naso di fronte al capezzoloBambino portato al seno e non il seno verso ilbambinoBocca del bambino ben aperta e lingua sporgenteMento attaccato al seno Areola parzialmente visibile sopra il capezzolo

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AAvvrroo‘‘ aabbbbaass ttaannzzaa llaattttee??La quantità di latte dipende da quanto e da come suc-

chia il bambino. In ogni caso se il bambino cresce bene si-gnifica che assume abbastanza latte. Dopo la nascita il bambino perde un po’ di peso, poi lorecupera (a volte ci mette qualche giorno a volte anche 2settimane). La crescita normale va dai 125 ai 200 grammiper settimana con ampie variazioni individuali.

Si può vedere se il bambino assume abbastanza latte anchecontando il numero di pannolini bagnati di pipì che nor-malmente dovrebbero essere da 5 a 7 nelle 24 ore.Se c’è necessità di aumentare la quantità di latte bisognaincoraggiare il bambino a succhiare più a lungo e più spes-so da entrambe le mammelle. Anche un’atmosfera tran-quilla e una posizione comoda aiutano la fuoriuscita dellatte.

Vi sono dei periodi (intorno ai 10 giorni e ai 2 mesi di vita)nei quali avvengono degli ““ssccaattttii ddii ccrreessccii ttaa”” e il bam-bino potrebbe avere maggiori richieste: a volte passaqualche giorno affinché si ristabilisca l’equilibrio fra larichiesta del bambino e la tua produzione di latte. Se inquesti periodi ti sembra che il latte diminuisca cerca diattaccare più spesso il bambino al seno.

Le aggiunte di altri latti o altri liquidi non nutritivi (com-presa l’acqua), l’uso del biberon e del ciuccio possonointerferire con l’allattamento al seno perché riducono iltempo in cui il bambino succhia al seno e di conseguenzala tua produzione di latte.

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CCoossaa ppoossssoo mmaanngg iiaarree dduurraanntteell’’aallllaattttaammeennttoo??Non esiste una dieta particolare per le mamme che allat-tano. Mangia quello che hai sempre mangiato, cercando diseguire abitudini alimentari equilibrate. Limita invece icaffè e gli alcolici. Cerca di non fumare. Se non riesci asmettere non rinunciare comunque ad allattare! Cerca solodi non fumare vicino al bambino e proteggilo dal fumoaltrui.

EE ssee ddeevvoo ttoorrnnaarree aa llaavvoorraarree??Se devi tornare a lavorare, come in alcune altre situazioni,ti puoi trovare nella impossibilità di allattare direttamenteil tuo bambino.In tutti questi casi è molto utile imparare a spremerti illatte manualmente o con il tiralatte (manuale o elettrico,che potrai eventualmente noleggiare in farmacia). Ogni donna dovrebbe apprendere la tteeccnn iiccaa ddeellllaasspprreemm iittuurraa mmaannuuaallee già nei primi giorni di vita del bam-bino, così da poterla utilizzare autonomamente in caso dinecessità.

SSpprreemm iittuurraa mmaannuuaallee ddeell llaatttteeChiedi agli operatori o ad altre mamme di mostrarti questamanovra. All’inizio il latte potrebbe non fuoriuscire, mapoi inizierà a sgocciolare. Per questo, stimola il seno peralmeno 3-5 minuti. È importante spremere il seno varievolte al giorno, per 10 minuti per parte. Trova una posizio-ne comoda e prenditi il tempo necessario (ci voglionocirca 20-30 minuti in totale).

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Il latte materno ppuuoo‘‘ eesssseerree ccoonnsseerr vvaattoo a temperaturaambiente (circa 25 °C) per 6-8 ore, in frigorifero per 72 oree in congelatore per 3 mesi. Il latte va scongelato a temper-atura ambiente, in caso di necessità a bagnomaria. Il bam-bino è in grado di bere il latte con un cucchiaino o con unbicchierino che va messo all’interno del labbro inferiore einclinato lentamente. Il biberon è inutile e controproducente.

SPREMITURA MANUALE DEL LATTE

Prima di iniziare, toccare lievemente i capezzoliper 2-3 minuti per “avviare” l’ossitocina, che è lasostanza che fa fuoriuscire il latte. Mettere il pollice sopra capezzolo e areola el’indice sotto capezzolo e areola di fronte al pollicee sostenere la mammella con le altre dita (a).Premere il pollice e l’indice leggermente verso iltorace.Comprimere la mammella dietro il capezzolo el’areola fra pollice e indice (b).Comprimere e rilasciare, comprimere e rilasciarein continuazione. Spostare poi le dita e spremere illatte anche dagli altri segmenti della mammella (c).

a b c

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Ricordati che la gravidanza e il puerperio sono tute-lati: se sei una mmaammmmaa llaavvoorraattrriiccee informati sui tuoidiritti. Per quanto concerne l’allattamento, durante ilprimo anno di vita la lavoratrice ha diritto a due periodidi riposo di un’ora ciascuno cumulabili durante la giorna-ta. Il riposo è solo uno se l’orario giornaliero è inferiore a6 ore. In caso di parto plurimo i riposi sono raddoppiati.

PPeerr qquuaannttoo tteemmppoo ppoossssoo ccoonnttiinnuuaarreeaadd aallllaattttaarree aall sseennoo??Anche fino a 2 anni e oltre, come suggerisce l’Organizza-zione Mondiale della Sanità, se questo è il tuo desiderio equello del tuo bambino. Dopo i primi 6 mesi è importanteintrodurre altri alimenti e l’allattamento al seno forniscecirca un terzo delle calorie necessarie nel 1° anno di vita.Le difficoltà ad allattare possono essere superate con ilsostegno di operatori esperti che vanno cercati con deter-minazione, perchè allattare è un diritto tuo e del tuo bam-bino.

NNoonn cc’’ee‘‘ nnuu llllaa ddii mmeegglliioo ddee ll llaattttee mmaatteerrnnooppeerr ooggnnii mmaammmmaa eedd oogg nnii bbaammbbiinnoo..

TTrraatttt iiaammoocc ii bbeennee.. ....

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