NOTIZIE SULLA SCULTURA A ROMA · La basilica di S. Michele di Oleggio, Società Storica Novarese,...

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Tradition und Neuerung in der christlichen Kunst des ersten ]ahr- tausends- Studien zur Geschichte des Weltgerichtsbildes, Wien rg66. 6) Monaco, Staatsbibliothek cod. lat. 4452, f. 202 r (cfr. B. BRENK 1 op. cit., fig. 46). 7) Bamberga, Staatsbibliothek, A II 42, f. 53 r (cfr. B. BRENK, op. cit., fig. 45). 8) Per il Giudizio Finale del S. Michele di Oleggio, datato alla fine dell'XI secolo, si veda R. CAPRA, L'arte nel Novarese - La basilica di S. Michele di Oleggio, Società Storica Novarese, rg68, in cui viene riportata tutta la bibliografia precedente. g) D. RIIDIG DE CAMPos, Sopra una tavola sconosciuta del se- colo XI rappresentante il Giudizio Universale, in Rend. Pont. Accad. Rom. Archeol., XI, 1935, pp. 139-156, data la tavola fra il 1040 e il roSo; W. PAESELER, Die romische Weltgerichtstafel im Vatikan, in Rom. ]ahrb. Kunstgesch., II, rg38, pp. 3II-394, e E. B. GARRISON, Studies in the History ot Mediaeval Italian Painting, III, Florence 1957-58, pp. 5-17, la pongono all'inizio del XIII secolo; G. MATTHIAE, Pittura romana del Medioevo, Roma rg66, II, pp. r6r-r62, propone una datazione tra la fine del XII e l'inizio Ciel XIII secolo; V. PERI, La Tavola Vaticana del Giudizio Universale, in Rend. Pont. Accad. Rom. Archeol., XXXIX, rg66-67, pp. r6r-r86, in base a documenti riguardanti il committente, data la tavola tra il ro6r e il 1071. ro) W. PAESELER, Die romische ••• cit., pp. 362-365. rr) P. ToEscA, Miniature romane dei secoli XI e XII- Bibbie miniate, in RIASA, 1929, pp. 6g-96. Le Bibbie romane e umbre sono poi state oggetto di numerosi studi da parte di E. B. GAR - RISON, Studies ..• cit., II, n. r, 1955, pp. 21-44; III, n. r, 1957, pp. 17-23; IV, n. 2, rg6r, pp. II?-I46 e passim. 12) Roma, Biblioteca Vatlcana, Cod. barb. lat. 587, f. I57· 13) Ibid., Cod. vat. lat. 12958, ff. 50 e ro8 v. 14) Ibid., Cod. vat. lat. 10405, ff. 78 e 251. 15) P. ToEScA, Miniature romane ••• cit., l?· 72· r6) La decorazione della chiesa di S. Fehce a Nola ci viene descritta dallo stesso S. Paolino in uno dei suoi carmi (MIGNE, P. L., vol. 6r). Per i cicli romani si veda G. MATTHIAE, op. cit., I, pp. 57-66, con bibliografia relativa. 17) G. MATTHIAE, op. cit., II, pp. 102-rrg. Per l'iconografia delle prime scene della Creazione si veda inoltre E. B. GARRISON, Studies •.• cit., IV, n. 2, rg6r, pp. 20I-2IO. r8) Alcune ridipinture complicano ulteriormente la lettura del- l'affresco, soprattutto nelle zone di passaggio da un registro all'altro. rg) G. MATTmAE, op. cit., II, p. 39, con bibliografia. 20) Per un'analisi dei motivi decorativi romani si veda H. ToUBERT, Renouveau paléochretien à Rome, in Cahiers Archéolo- giques, XX, 1970, pp. 99-154. 21) L'analisi architettonica delle strutture originali (in parti- colare l'abside e la parte alta dei muri della navata centrale) che presentano caratteristiche comuni ad altri edifici sorti al tempo di Pasquale II (rogg-rrr8) e dei suoi immediati successori, conferma senza alcuna difficoltà la datazione proposta. Va no- tato inoltre che il piccolo campanile fu inserito nella navata centrale probabilmente in un secondo tempo, occultando in qualche modo parte della zona affrescata. La sua datazione non sembra potersi spingere oltre la fine del XII secolo. Desidero esprimere la mia riconoscenza anzitutto al prof. Oreste Ferrari che ha dato l'avvio e l'apJ!oggio al presente lavoro; sono grata inoltre, per i preziosi suggenmenti, alla prof. Fernanda de' Maffei, al dott. Carlo Bertelli e a Sergio Benedetti che è anche autore del grafico. NOTIZIE SULLA SCULTURA A ROMA NEL XVIII SECOLO (r719-176o) I L DIARIO ORDINARIO, apparso dapprima col nome di Diario Ordinario d'Hungheria, è un giornale di piccolo formato inizialmente pubblicato dall'editore romano Giovanni Francesco Chracas con lo scopo di riferire sulla guerra combattuta dagli Asburgo d' Au- stria contro i Turchi (1716-1718). Il suo primo numero, datato 5 agosto 1713, apparve contemporaneamente a Vienna e a Roma, e per tutto l'anno il contenuto del Diario riguardò esclusivamente il procedere della guerra. Dal gennaio del 1718, sebbene continuasse a chiamarsi Diario Ordinario d'H ungheria, il giornale co- minciò a portare notizie da Roma e da altre capitali. Nel numero 213 del 15 ottobre 1718, la specificazione " d'Hungheria, cade dal titolo, e da allora notizie da Roma compaiono in ogni fascicolo. Nel 1719 il numero 364 è completamente dedicato a Roma, e suc- cessivamente fascicoli contenenti notizie da diverse capitali europee si alternano con altri che trattano avve- nimenti romani; questi ultimi si succedono ogni tre fascicoli. Questa frequenza è osservata da principio senza molta precisione, ma diventa regolare dalla fine di quell'anno; il Diario ben presto comincia ad essere pubblicato solamente a Roma. I fascicoli di Chracas dedicati interamente a Roma contengono, insieme ad altre locali, notizie sulla dedi- cazione di nuove chiese, o di cappelle rinnovate nella decorazione, sullo scoprimento di monumenti funerari, sulla sistemazione di sculture in contesti architettonici, solitamente riportate con tutti i particolari. I riferimenti e le descrizioni che queste notizie forniscono sono di ovvio valore nell'attribuzione, datazione e interpre- tazione delle opere d'arte di questo periodo, e sono un importante supplemento a tutte le altre possibili fonti documentarie di cui dispone lo studioso del settore, come documenti d'archivio, guide dell'epoca o diari personali. Che queste notizie fossero una notevole fonte documentaria era stato compreso anche prima, ma sep- pellite come erano nel contesto di un giornale che ri- portava informazioni di natura diversa, esse sono ve- nute alla luce molto di rado. La difficoltà di accesso a questo materiale è aggravata dal fatto che, per quanto ne so, una serie completa del periodico è disponibile soltanto nella Biblioteca Apostolica Vaticana. La presente pubblicazione 'l intende rendere acces- sibile agli storici dell'arte e agli altri interessati agli studi sul Settecento, le informazioni artistiche conte- nute nel periodico. Questa è, comunque, soltanto una parziale presentazione del materiale offerto dal Diario. In primo luogo, perché contiene le notizie riguardanti le arti in Roma soltanto dall'inizio della sua pubbli- cazione fino al 1760. Il Diario giunge fino al 1834, ma il materiale qui contenuto rimane nei limiti del tardo barocco romano; dopo il 1760 la maggior parte degli artisti qui menzionati o erano morti o avevano già prodotto la maggior parte del loro lavoro. 2 l In secondo luogo, perché il materiale riportato tratta soltanto di opere di scultura eseguite durante . gli anni suddetti. Le notizie sull'architettura sono più numerose e lunghe e la loro pubblicazione richiederà più spazio di quello disponibile in un fascicolo di rivista. Le notizie qui riportate sono state sistemate in ordine cronologico, con riferimento al numero del fascicolo e alle pagine del Diario in cui appaiono. I brani nei quali le opere di scultura sono direttamente menzionate, sono stati trascritti interamente, omettendo, beninteso, le de- scrizioni di quelle altre opere d'arte (pitture o architet- ture) con le quali sono in relazione. Quando più di notizia tratta la stessa opera, i rimandi agli altri di fascicoli appaiono alla fine di ogni notizia. Sono aggiunti tre indici, con riferimento ai numeri dei faso- coli del Diario: dei nomi degli scultori, dei nomi di altre persone, e dei luoghi. NINA A. MALL011' r) La ricerca per questa pubblicazione è stata sovvenzionata da una borsa di studio della Research FoundatiOil of State University of _New York. . 2) Per dare un esempto, tra le opere conosciute del prol_ifiCOJjll tro Bracci, che mori nel 1773, solo il Monumento al Cardinalal (morto nel 1766), in S. Crisogono, data posteriormente ©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

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Tradition und Neuerung in der christlichen Kunst des ersten ]ahr­tausends- Studien zur Geschichte des Weltgerichtsbildes, Wien rg66.

6) Monaco, Staatsbibliothek cod. lat. 4452, f. 202 r (cfr. B. BRENK1 op. cit., fig. 46).

7) Bamberga, Staatsbibliothek, A II 42, f. 53 r (cfr. B. BRENK, op. cit., fig. 45).

8) Per il Giudizio Finale del S. Michele di Oleggio, datato alla fine dell'XI secolo, si veda R. CAPRA, L'arte nel Novarese -La basilica di S. Michele di Oleggio, Società Storica Novarese, rg68, in cui viene riportata tutta la bibliografia precedente.

g) D . RIIDIG DE CAMPos, Sopra una tavola sconosciuta del se­colo XI rappresentante il Giudizio Universale, in Rend. Pont. Accad. Rom. Archeol., XI, 1935, pp. 139-156, data la tavola fra il 1040 e il roSo; W. PAESELER, Die romische Weltgerichtstafel im Vatikan, in Rom. ]ahrb. Kunstgesch., II, rg38, pp. 3II-394, e E. B. GARRISON, Studies in the History ot Mediaeval Italian Painting, III, Florence 1957-58, pp. 5-17, la pongono all'inizio del XIII secolo; G. MATTHIAE, Pittura romana del Medioevo, Roma rg66, II, pp. r6r-r62, propone una datazione tra la fine del XII e l'inizio Ciel XIII secolo; V. PERI, La Tavola Vaticana del Giudizio Universale, in Rend. Pont. Accad. Rom. Archeol., XXXIX, rg66-67, pp. r6r-r86, in base a documenti riguardanti il committente, data la tavola tra il ro6r e il 1071.

ro) W. PAESELER, Die romische ••• cit., pp. 362-365. rr) P. ToEscA, Miniature romane dei secoli XI e XII- Bibbie

miniate, in RIASA, 1929, pp. 6g-96. Le Bibbie romane e umbre sono poi state oggetto di numerosi studi da parte di E. B. GAR­RISON, Studies ..• cit., II, n. r, 1955, pp. 21-44; III, n. r, 1957, pp. 17-23; IV, n. 2, rg6r, pp. II?-I46 e passim.

12) Roma, Biblioteca Vatlcana, Cod. barb. lat. 587, f. I57· 13) Ibid., Cod. vat. lat. 12958, ff. 50 e ro8 v. 14) Ibid., Cod. vat. lat. 10405, ff. 78 e 251. 15) P. ToEScA, Miniature romane ••• cit., l?· 72· r6) La decorazione della chiesa di S. Fehce a Nola ci viene

descritta dallo stesso S. Paolino in uno dei suoi carmi (MIGNE, P. L., vol. 6r). Per i cicli romani si veda G. MATTHIAE, op. cit., I, pp. 57-66, con bibliografia relativa.

17) G. MATTHIAE, op. cit., II, pp. 102-rrg. Per l'iconografia delle prime scene della Creazione si veda inoltre E. B. GARRISON, Studies •.• cit., IV, n. 2, rg6r, pp. 20I-2IO.

r8) Alcune ridipinture complicano ulteriormente la lettura del­l'affresco, soprattutto nelle zone di passaggio da un registro all'altro.

rg) G. MATTmAE, op. cit., II, p. 39, con bibliografia. 20) Per un'analisi dei motivi decorativi romani si veda H.

ToUBERT, Renouveau paléochretien à Rome, in Cahiers Archéolo­giques, XX, 1970, pp. 99-154.

21) L'analisi architettonica delle strutture originali (in parti­colare l'abside e la parte alta dei muri della navata centrale) che presentano caratteristiche comuni ad altri edifici sorti al tempo di Pasquale II (rogg-rrr8) e dei suoi immediati successori, conferma senza alcuna difficoltà la datazione proposta. Va no­tato inoltre che il piccolo campanile fu inserito nella navata centrale probabilmente in un secondo tempo, occultando in qualche modo parte della zona affrescata. La sua datazione non sembra potersi spingere oltre la fine del XII secolo.

Desidero esprimere la mia riconoscenza anzitutto al prof. Oreste Ferrari che ha dato l'avvio e l'apJ!oggio al presente lavoro; sono grata inoltre, per i preziosi suggenmenti, alla prof. Fernanda de' Maffei, al dott. Carlo Bertelli e a Sergio Benedetti che è anche autore del grafico.

NOTIZIE SULLA SCULTURA A ROMA NEL XVIII SECOLO (r719-176o)

I L DIARIO ORDINARIO, apparso dapprima col nome di Diario Ordinario d'Hungheria, è un giornale di

piccolo formato inizialmente pubblicato dall'editore romano Giovanni Francesco Chracas con lo scopo di riferire sulla guerra combattuta dagli Asburgo d' Au­stria contro i Turchi (1716-1718). Il suo primo numero, datato 5 agosto 1713, apparve contemporaneamente a Vienna e a Roma, e per tutto l'anno il contenuto del Diario riguardò esclusivamente il procedere della guerra. Dal gennaio del 1718, sebbene continuasse a chiamarsi Diario Ordinario d'H ungheria, il giornale co­minciò a portare notizie da Roma e da altre capitali.

Nel numero 213 del 15 ottobre 1718, la specificazione " d'Hungheria, cade dal titolo, e da allora notizie da Roma compaiono in ogni fascicolo. Nel 1719 il numero 364 è completamente dedicato a Roma, e suc­cessivamente fascicoli contenenti notizie da diverse capitali europee si alternano con altri che trattano avve­nimenti romani; questi ultimi si succedono ogni tre fascicoli. Questa frequenza è osservata da principio senza molta precisione, ma diventa regolare dalla fine di quell'anno; il Diario ben presto comincia ad essere pubblicato solamente a Roma.

I fascicoli di Chracas dedicati interamente a Roma contengono, insieme ad altre locali, notizie sulla dedi­cazione di nuove chiese, o di cappelle rinnovate nella decorazione, sullo scoprimento di monumenti funerari, sulla sistemazione di sculture in contesti architettonici, solitamente riportate con tutti i particolari. I riferimenti e le descrizioni che queste notizie forniscono sono di ovvio valore nell'attribuzione, datazione e interpre­tazione delle opere d'arte di questo periodo, e sono un importante supplemento a tutte le altre possibili fonti documentarie di cui dispone lo studioso del settore, come documenti d'archivio, guide dell'epoca o diari personali. Che queste notizie fossero una notevole fonte documentaria era stato compreso anche prima, ma sep­pellite come erano nel contesto di un giornale che ri­portava informazioni di natura diversa, esse sono ve­nute alla luce molto di rado. La difficoltà di accesso a questo materiale è aggravata dal fatto che, per quanto ne so, una serie completa del periodico è disponibile soltanto nella Biblioteca Apostolica Vaticana.

La presente pubblicazione 'l intende rendere acces­sibile agli storici dell'arte e agli altri interessati agli studi sul Settecento, le informazioni artistiche conte­nute nel periodico. Questa è, comunque, soltanto una parziale presentazione del materiale offerto dal Diario. In primo luogo, perché contiene le notizie riguardanti le arti in Roma soltanto dall'inizio della sua pubbli­cazione fino al 1760. Il Diario giunge fino al 1834, ma il materiale qui contenuto rimane nei limiti del tardo barocco romano; dopo il 1760 la maggior parte degli artisti qui menzionati o erano morti o avevano già prodotto la maggior parte del loro lavoro. 2l In secondo luogo, perché il materiale riportato tratta soltanto di opere di scultura eseguite durante . gli anni suddetti. Le notizie sull'architettura sono più numerose e lunghe e la loro pubblicazione richiederà più spazio di quello disponibile in un fascicolo di rivista.

Le notizie qui riportate sono state sistemate in ordine cronologico, con riferimento al numero del fascicolo e alle pagine del Diario in cui appaiono. I brani nei quali le opere di scultura sono direttamente menzionate, sono stati trascritti interamente, omettendo, beninteso, le de­scrizioni di quelle altre opere d'arte (pitture o architet­ture) con le quali sono in relazione. Quando più di u~ notizia tratta la stessa opera, i rimandi agli altri nume~ di fascicoli appaiono alla fine di ogni notizia. Sono sta~ aggiunti tre indici, con riferimento ai numeri dei faso­coli del Diario: dei nomi degli scultori, dei nomi di altre persone, e dei luoghi. NINA A. MALL011'

r) La ricerca per questa pubblicazione è stata parziallll~ sovvenzionata da una borsa di studio della Research FoundatiOil of State University of _New York. . ~

2) Per dare un esempto, tra le opere conosciute del prol_ifiCOJjll tro Bracci, che mori nel 1773, solo il Monumento al Cardinalal ~ (morto nel 1766), in S. Crisogono, data posteriormente 1"~-'

©Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Bollettino d'Arte

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........ DAL DIARIO ORDINARIO D'HUNGHERIA

1719. No. 285. - 6 maggio, p. 24:

"Venerdi mattina in San Luigi della Nazione Franzese fu esposto il Cadavere di Monsù le Gros insigne Scultore, il quale di se stesso hà lasciato la memoria nella Sacrosanta Chiesa Lateranense con due Statue ,.

1720.

No. 441. - II maggio, p. 13-15: " La Santità di Nostro Sign .... volle anche vedere il

modello del Deposito, che stà facendo per generosa com­misione del Sig. Card. Buoncompagni Arcivescovo di Bologna il celebre Scultore Cav. Camillo Rusconi alle gloriose ceneri del Massimo Pontefice Gregorio XIII. 11

" Il Sig. Ab. Orazio Frascatti Bolognese, che per conto del sudetto Emo ha soprintendenza a detto nobillavoro, ... gl' offerse ... una sua erudita Orazione ... in velluto con­tornato d'oro legata., " Nella sudetta Orazione, oltre un elegante, e ben inteso rendimento di grazie a N.S. per quella generosa Beneficenza con cui ha premiato il valore di questo insigne Professore, con avergli la Croce di Ca­valiere di Cristo e due riguardevole pensioni conferite: Si descrivono ancora ornatamente tutte le Opere del ·su­detto Sig. Cav. Rusconi., (Vedere il No. 950).

No. 450. - r e giugno, p. 14-20: "La gran magnificenza di Nostro Sig. Papa CLEMEN­

TE XI. sempre intenta non solamente alla conservazione delle cose più rare, che sono ne' luoghi di questa Inclita Città Capo dell'Universo; ma sempre più pensando al­l'accresctmento di esse, e ad aternare la memoria de' Professori, & abbellire i luoghi più cospicui, come nelli trascorsi Diarj si scrisse, ordinò, che per maggior orna­mento nella gran Basilica Patriarcale Lateranense sua Sposa, da i più Virtuosi Scultori si incidessero in puri Marmi dodeci Colossi, di altezza palmi 21. rappresentanti li Santi Apostoli incliti Campioni di Chiesa Santa; e da differenti Eccellenti Pittori colli loro Pennelli si ritrat­tassero al Vivo li dodici Profeti, che ci hanno col loro spirito Profetico rivelato li Misteri della nostra Santa Fede:

Terminata si bell'apra con universale applauso, e piena sodisfazzione del Nostro Santo Padre, mediante la continuata vigilanza, e delicato gusto dell'Emo Sig. Card. Benedetto Pamfì.lio Primo Diacono del Sagro Collegio, e degnissimo Arciprete della Madre, e Capo di tutte le altre Chiese del Mondo, il medesimo per mcoraggire, ed animare li Virtuosi, che in si bell'opera e col Scalpello, e col Pennello si sono affatigati, ha anco Egli applicata la sua mente, e penna col seguente

SONETTO

Se ne' prischi Teatri, e stragi, e orrore, Dier fasto a ROMA, sol di sangue accesa; Or, la prima del Mondo inclita CHIESA, Teatro è di Pietade, e di Valore.

La GRECIA Opre le diè d'alto stupore, Ma fur rapine; Ora è più degna Impresa, Porre i suoi FIGLI in nobile contesa,

RE far di vasta Idea l'Opra maggiore.

egna talor VIRTÙ: Manca talora C~i renda i Marmi, ed i Colori alteri Dt bella GLORIA onde Virtù s'onora.

Gr'!n sorte è d'un Età, che in SOGLIO imperi Ch~ pensi ad Opre grandi : Ed abbia ancora Cht vaglia ad eseguir gli alti Pensieri.

a Al Gentilissimo, e Valorosissimo Fenicio Larisseo Arcade

ncclamato per il di lui nobilissimo Sonetto per l'Opera termi­ata & c.

SONETTO

Con l'istesse Rime, e Parole, Signor, che, spento già l'antico orrore Con la bell' alma Sol di Zelo accesa Fai la prima del Mondo inclita Chiesa Teatro di Pietade, e di valore.

A Roma, è ver, che sempre alto Stupore Reca il veder, che una si degna impresa Pose i suoi Figli in nobile contesa Per far di vasta Idea l' opra maggiore.

Mà d' un' Età gran forte è pur talora, Oltre ai marmi, e i color di gloria alteri Onde a ragion la dotta man s' onora.

Che un' eccelsa virtù degna d' Imperi Ne scriva i chiari Fasti, e sappia ancora Con la penna eternar gl' altri Pensieri.

In tributo d' umo ossequio Cesennio Issunteo Pastore Arcade.

Nota degli Apostoli, e Profeti esistenti nella Basilica sudetta colli nomi de' Virtuosi Autori : S. Pietro, di Monsiur Monot. S. Paulo, del medesimo. S. Andrea, del Cav. Camillo Rusconi. S. Giacomo Maggiore, del medesimo. S. Giovanni, del medesimo. S. Tomasso, di Monsieur Allegrò. [sic] S. Giacomo Minore, del fu Angelo de Rossi. S. Filippo, di Giuseppe Mazzuoli. S. Bartolomeo, del med. Allegrò. [sic] S. Matteo, del sud. Rusconi. S. Simone, del fu Francesco Moratti. S. Taddeo, di Lorenzo Toni. [sic]

Profeti: Isaja, del Cav. Benedetto Luti. Geremia, di Sebastiano Conca. Baruch, di Francesco Trevisani. Ezechiele, di Gio. Pauolo Melchiorj. Daniele, del Procaccini. Osea, di Gio. Odazi. Ioel, di Luigi Garzi. Amos, del Cav. Nusini. Abdia, di Giuseppe Chiari. Giona, di Marco Bonfiall. Michea, del Cav. Leone Ghezzi. Nahum, di Domenico Muratori.

Il Sig. Carlo Stefano Fontana Architetto, e Be.neficiato di questa Chiesa ha molto contributo con la sua assistenza.,

No. 516. - 2 novembre, p. g-xo: " Passato [Clemente XI] dopo a cosiderare il Voltone

sotto il Campanile ... fu all' improviso ap~rto steccato, che copriva il modello della Statua equestre d1 Carlo Magno, e parve appunto che si alzase la tenda d'un ~ontu?~o Tea­tro., " Si vide adunque sopra basament? d1 squ1~1ta pro­porzione, e simetria un generoso Cavallo m atto d1 pass~g­giare, cosi bene ideato ~all'~cc.ellent~ S~ultore Agostmo Cornacchini e cosi al v1vo 1rmtato m ciascheduna delle sue parti che non li manca altro che il moto. Campeggia questa Statua col?ss':a av~ti in. Arco Trionf~e d'ottima architettura nel d1 cu1 freg1o, o s1a cartellone s1 leggono le seguenti pa~ole, Carolo Magno Sedis Apostolica vindici. ,

1723. No. 950. - 4 settembre, p. xo-17!

"Nella Basilica Vaticana è stato in questi ultimi giorni scoperto, ed esposto alla vista, ed all' ammirazione di tutti

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il sontuoso Deposito, che la gran Pietà, ed animo Eroico dell' Eminentissimo, e Reverendissimo Sig. Cardinale Gia­como Boncompagno Arcivescovo di Bologna, e Principe del Sagro Romano Impero ha fatto erigere con bianchi, e finissimi marmi alla gloriosa memoria di Gregorio XIII suo Gran Prò Zio, giachè l' antico Mausoleo, come fatto di pura materia di calce, e stucco nel Decorso di tanto tempo veniva già ad essere lacera, e cadente in più parti. Il su­detto Deposito dunque è Opera del Sign. Cav. Camillo Rusconi Scultore Milanese, a riserva del Basso rilievo dell'Urna, quale è di mano del Signor Carlo Francesco Melone Scultore parimente Milanese; e per piena intelli­genza della forma, del sentimento di tutta l'istessa Opera si fa la seguente Descrizzione.

Sopra un' ampio Basamento, che sporgendo in fuori nel mezzo con una piacevole Centinatura termina retta­mente da' lati si vede collocata fra li due Pilastri della Nicchia del Monumento l' Urna Sepolcrale, la quale si scopre all' alzarsi di una gran Coltre, che viene sollevata dal braccio destro della Statua della Magnificenza; Virtù propria, e singolare del Pontefice. Questa sedendo nel lato sinistro sopra l' una delle due Cartelle, che ornano la descritta Base con Elmo in Testa, e Corona di lauro, posando con la mano sinistra sopra lo scudo, stà in atto di contemplare il Bassorilievo dell' Urna, ove è istoriata la celebre e memoranda riforma del Calendario, vedendosi di sotto la medesima Urna uscire scherzosamente un Drago, Stemma della Famiglia Ponteficia, che quasi ge­loso Custode delle Ceneri del suo Signore, sembra risen­tirsi a quel movimento. Sopra l' altra Cartella nel destro lato siede la Stat,ua della Religione, del cui propagamento per tutte le Partt del Mondo, fu il Pontefice zelantissimo Promotore, e però viene disposta in atto di alzar gli occhi verso di lui, sostenendo con la destra mano le Tavole della Legge, nelle quali se leggono scolpite, ed impresse in caratteri di Metallo dorati le seguenti parole:

NOVI OPERA EJUS, & FIDEM. APOC. CAP. 2· VERSIC. lg.,

e con la Sinistra il libro degl'Evangelii. Campeggia in mezzo del vano superiore della Nicchia sopra l' Urna descritta la Statua del Pontefice Gregorio XIII, maesto­samente assiso nella Sedia Pontificate in atto di benedire, con cuscino sotto i piedi, servendole di Tapeto la Magni­ficenza. Nella sommità poi del Basamento sotto il men­tovato Drago per la lunghezza di un sito, che serve in vece di cartellone, si legge un' Iscrizione di questo tenore.

GREGORIO XIII. PONT. MAX. JUSTITIAE CUSTODI, PIETATIS CULTORI, RELIGIONIS VINDICI, & PROPAGATORI IN UTROQUE ORBE MUNIFX­CENTISSIMO. JACOBUS TIT. S. MARIAE, IN VIA, PRESBIT. S.R.E. CARD. BONCOMPAGNUS ARCHIEPISCOPUS BONONIE ABNEPOS POSUIT. ANN. SAL, MDCCXXIII.

Finalmente sopra l'Arco della Nicchia mirasi affissa al Cornicione del Tempio l'Arma Ponteficia, d'ambi lati della quale allongandosi vanno a cadere à seconda della fascia dell' Arco due Festoni di lauro, restando tutta l' Opera con Piramidal Proporzione., " Clemente XI. sinche visse, ... no si saziò mai di collocare un si degno P.ensiero, e ne volle sotto i suoi Santissimi Occhi più volte tl Disegno, anzi compito che fù dall' istesso Sig. Cavaliere Rusconi tutto il Modello, non isdegnò la Santità Sua d' ornarlo con una Visita particolare, ... fermandosi Sua Beatitudine per non breve spazio di tempo à contemplar­ne, ed applaudirne la sua Nobile, e ben intesa Struttura nello stesso studio, ove fù composta. ,

1726.

No. 1412. - 24 agosto, p. 5-6: " In una Nicchia assai capace, ed ornata di Stucchi

n~lla Gran Loggia interiore del Collegio di Propaganda Ftde, fu Lunedì collocato il semi Busto di marmo, rap-

r66

presentante la chiara memoria del Sig. Cardinal d' Adda, lavorato dal virtuoso Sig. Francesco Moderati Milanese. 11 " In un Cartellone poi, posto al di sotto della sopracen­nata Nicchia, si legge la seguente Iscrizione:

FERDINANDO CARDENALI DE ABDUA CENTUM MILLIBUS AUREORUM RELICTIS SAC. CONGREGATIO DE PROPA GANDA FIDE ANNO SALUTIS MDCCXIX. 11

1727.

No. 1558. - 2 agosto, p. 3-4:

" Terminatasi dall' Eccelente Sig. Carlo Moraldi [sic], la Statua di marmo del Patriarca S. Francesco; e collocata la Vigilia de' SS. Apostoli Pietro e Paolo, nella Basilica Vaticana, nella Nicchia vicina all'Altare della Catedra, dirimpetto a quella del Patriarca S. Domenico; si scoprì ne' g10rni scorsi, alla presenza della Santità di Nostro Signore, ... leggendosi sotto la detta Statua, le seguenti parole:

FUNDATOR SUO ORD. MIN. CREXIT ANN. JUB. MDCCXXV. 11

1729.

No. 1825. - 16 aprile, p. 4: " In questi giorni, nella Chiesa di S. Marcello, st e

scoperto il nuovo bellissimo Deposito, del fel. mem. del Cardinal Paulucci, favorato di ptetre diverse, con vaghis­simo disegno del virtuoso Scultore Sign. Pietro Bracci Romano, allievo del Celebre Sig. Cavaliere Rusconi. ,

No. 1849· - 11 giugno, p. 3-4: " In questi giorni, nella Sagrosanta Basilica Latera­

nense, si è scoperta una nuova statua di metallo, rappre­sentante il busto del Regnante Sommo Pontefice, fatta collocare da quel Reverendissimo Capitolo, nella Sagrestia della stessa Basilica, a perpetua memoria, in contrasegno di gratitudine per i benefici compartitigli, e Privilegi con­cessigli, come si legge nella seguente iscrizzione apposta in lettere d'oro, in una lapide sotto la sopradetta Statua:

BENEDICTO XIII. ORD. PRAEDIC. P.O.M. QUOD BASILICAM HANC AVITAE PIETATIS EXEMPLO CONCILIO HABITO, SACELLIS INSTRU­CTIS, TECTIS INSTAURATIS MILLE AUREIS QUOTANNIS EX HISPA­NICA CRUCIATA RESTITUTIS JOANNE NEPOMUCENO INTER SANCTOS. FIDELE A SIGMARINGA INTER BEA TOS ADSCRIPTIS ALIISQUE INNUMERIS BENEFICIIS AUXERIT, & DITAVERIT AD PRECES ALEXANDRI TANARI VICARII CAPITULUM ROMANUM POSUIT ANNO MDCCXXIX. BENEDICTO CARDINALI PAMPHILIS ARCHIPRAESBYTERO. 11

1736.

No. 2876. - 7 gennaio, p. 7: '.' Dalli RR. PP. della Congregazione dell'Oratorio

Chiesanova, e stata fatta porre in una delle nicchie Sagrosanta Basilica Vaticana, il Modello della scolpirsi del loro Fondatore S. Filippo Neri opera Scultore Sig. Gio: Battista Maini.,

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No. 2969. - II agosto, p. 6-7:

" In occ~sione di so_lennizzarsi Sabato, nella Chiesa di Santa Mana sop~a Mme~va da' RR. PP. Domenicani .. _.la festa del glort?S? Patnar7a S. Domenico, si vide, nel s1to ove deve fars1 t1 Depos1to per la santa memoria di ~af!a Benedetto XIII, in detta Chiesa sepolto, un bel­hsslmo modello, con statue, & altri bene intessi ornamenti della grandezza, e ~orma, con cui dovrà farsi il Deposit~ sudetto." (Vedere tl No. 3124 e il No. 3365). .

No. 2993• - 6 ottobre, p. 2:

. " Sa_bato ~at!ina, passò da questa all' altra vita, in età d1 anm 89, t1 S1gnor Lorenzo Ottone Romano già scul­tore. d~lla Reverenda F~b~ica di San Pietro, e dell' Eccel­lentl~slma C~sa Barbenm_; & essendo stato esposto Do­memca mattina nella Ch1esa Parocchiale di San Nicolò in ,Ar~ione,_le vennero. c:ele~rate l' esequie con l' assistenza de S1gnon Accadennc1 d1 S. Luca, e della Compagnia de' Virtuosi in S. Giuseppe alla Rotonda. "

1737.

No. 3124. - 10 agosto, p. 4-5: " In occasione di solennizzarsi Domenica nella Basilica

di Santa Maria sopra Minerva da quei RR. PP. Domeni­cani, .. .la festa del loro glorioso Fondatore San Domenico, ~entro la Capl?~ll~ ad esso Sa!lto dedicata si vide scoperto d nuovo nob1liss1mo Depos1to della santa memona di Papa Benedetto XIII; cos!rutto con ogni ottimo disegno, e buon gusto, & ornato d1 stucchi, e bronzi dorati e di fini, e preziosi marmi, tra' quali quattro colonne di ~erde a.n~co di gran valore, oltre ~i un bassorilievo, e due bel­lisstme statue rappresentanti l' una l' Uiniltà, e l'altra la Religione, e la statua del defonto Sommo Pontefice lavo­rata e~gr~ggiamente al na~urale; riuscito il medesimo DeJ?OSit? m tutte le sue part1 al sommo bello, e magnifico, e d1 umversale applauso. , (Vedere il No. 2969 e il No 3365). •

1738.

No. 3253· - 7 giugno, p. 5-6: " È stata collocata in questi giorni nella Sagrosanta

Basilica di S. Pietro in Vaticano, in una de quelle nicchie, una nuova bellissima statua di marmo, rappresentante S. Gaetano Tiene Fondatore della Congregazione de' Chie­rici Regolari Teatini, fatta fare della medesima Congre­gazione a tale effeto. 11

No. 3274• - 26 luglio, p. 9-10: "Si ha da Aversa, di essersi terminato in quella Chiesa

Catte_drale il. nobile T!f~olo fatto erigere da Monsign. Martino Inmco Caracctoh alla fel: mem: del Cardinale Ionico. Caraccioli suo Zio, Vescovo di detta Città, consi­stente m una Fama, che sostiene il Ritratto dell' Eminenza Sua lavorato a mosaico, sopra una urna di porfido posata sod_pra un gran piedestallo, accanto alla quale vi è un Leone

l me~allo dorato, allusivo allo stemma dell' Eininenza Sua, d~e ~~ vede. nella sominità del detto Deposito, composto ' Pietre nnste, e metalli, con ben intesa architettura; di­

segno dell' Architetto Sig. Filippo Barigioni Romano, e Scoltura del Signor Pietro Bracci parimente Romano. ,

No. 3322. - 15 novembre, p. 6-8: "I . n_ questi giorni, nella Basilica de' Santi dodici Apo-

~toli, ~~ è scoperto un nuovo nobilissimo Deposito, fatto Fostru1re da quei Religiosi Minori Conventuali di S. /ancesco alla fel: mem: di Maria Clementina Regina b~lfa Gran_ Brittania, consistente in Urna in forma ovata

!S onga ~~ verde antico, posata sopra di una cornice di Kìallo antico, con le fasce della medesima pietra, dalle

quali si circonda una lapide di rosso antico, in cui a ca­ratteri dorati vi è la seguente iscrizzione:

HIC CLEMENTINAE REMANENT PRAECORDIA: NAM COR CAELESTIS FECIT NE SUPERESSET AMOR MARIAE CLEMENTINAE MAGN, BRITANN. & REGINAE FRATES MIN. CONV. VENERABUNDI PP.

Al di sopra dell' iscrizione, cioè attorno alla detta Urna, si vedono scherzare due putti, mostrando l' uno di aver levato il cuore della defonta Maestà Sua dalla medesima Urna, e mostrarlo alla luce, che viene da alcuni raggi su­periori; il che allude all' iscrizzione sopradetta; e l' altro di scuoprire con una mano la detta Urna dal manto Reale, che la circonda, avendo nell' altra la Corona Reale, che posa sopra l' Urna sudetta; il tutto di marmo bianco, lavorato egreggiamente con ogni buon gusto, e perfe­zione.,

1739.

No. 3365. - 28 febbraio, p. 3-4: "Nella Chiesa di S. Maria sopra Minerva de' PP.

Predicatori, fu fatto, ... il nuovo trasporto del Corpo del Sommo Pontefice di glor: mem: Benedetto XIII. Orsino dal Deposito di stucco, in cui si conservava, al sontuoso Deposito di marmo, che vi è stato fabricato nella Cappella di S. Domenico.

Come che fino dall' anno 1733· nello stesso giorno ap­punto delli 22. Febraro, che similmente fu giorno di Do­menica, era stato dalla Basilica Vaticana trasportato con grande pompa, e solennità il Corpo del detto Sommo Pontefice alla sudetta Chiesa di S. Maria sopra Minerva, e riposto in un deposito di stucco dentro la Cappella di S. Maria Maddalena, fino a tanto che si fosse eretto quello di marmo: E ritrovandosi questo già terminato di tutto punto, coll'esservi stato collocato ne' giorni passati il no­bilissimo Bassorilievo di marmo, rappresentante il Con­cilio Romano tenuto dallo stesso Sommo Pontefice; opera del virtuoso Sig. Carlo Marchioni Architetto dell' Emo Sig. Card. Alessandro Albani, il quale come si è fatto conoscere per un eccellente Architetto nell' aver disegnato un cosi nobile Deposito, in sito per altro limitato ed an­gusto: cosi si è accreditato ancora per un eccellente Scul­tore nell' aver lavorato con tanta finezza, e perfezione il detto nobilissimo Bassorilievo, applaudito da tutta Ro­ma., (Vedere il No. 2969 e il No. 3124).

No. 3416. - 27 giugno, p. g-1o:

" In questi giorni è stata collocata in una delle nicchie del supportico della Basilica di ·san Pietro in Vaticano, dalla parte detta di Costantino, una bellisima statua di marmo rappresentante la Virtù della Speranza, scolpita dallo Scultore Sig. Giuseppe Lironi. ,

No. 3471. - 31 ottobre, p. 3-4: " Per render maggiormente abbellito il nuovo nobilis­

simo Palazzo della Consulta, nella piazza di Monte Ca­vallo, vi sonno state poste sopra al portone due bellissime statue di marmo, l' una rappresentante la Giustizia, e l' altra la Religione, opera dello Scultore Signor France­sco Maini Romano, le quali nei giorni scorsi sono state scoperte alla publica vista. ,

1740. No. 3654. - 31 decembre, p. 3-5:

" In questi giorni è stata esposta alla pubblica vista nella Sala di uno de' Palazzi del Campidoglio la gran statua di bronzo rappresentante la figura della san: mem: di Clemente XII, che con Decreto dell' Eccmo Senato

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Romano sotto la cura, e soprintendenza dagl' Illmi Sig. March. Emilio Massimi, e Mare' Antonio Grassi Patrizi Romani, con il disegno della Scultura del Signor Pietro Bracci Romano, è stata fatta, e perfezzionata dal Fondi­tore Sig. Pietro Francesco Giardoni, & eretta nel suo piedestallo in detta Sala ... leggendosi in detto piedestallo nel rame inciso dal Sig. Rocco Pozzi Romano la seguente iscrizzione:

CLEMENTE XII. PON. MAX. OB SENATUS PRIVILEGIA AMPLIFICATA EXORNATAM AEDIFICIIS URBEM LAXATOS ARCAS DIRECTAS PROLATAS STRATASQUE. VIAS VETERA SIGNA MULTO AERE COMPARATA IN CAPITOLIUM INVECT A MAGNIFICEQUE DISPOSITA S.P.Q.R. OPTIMO, & MUNIFICENTISSIMO STATUAM DECREVIT A.S, MDCCXXXIIII. 11

1742.

No. 3870. - 19 maggio, p. 7-8: " In questi giorni si è veduto scoperto il Deposito,

che fa costruire a proprie spese la Santità di N. Stg. alla eh. mem. del Cardinal Davia Bolognese, in una delle Cap­pelle della Chiesa di S. Lorenzo in Lucina, già Titolare di esso Porporato, con un Busto di marmo bianco rap­presentante l'effigie di detto Effio, ed il rimanente di stucco da ridursi poi di fini marmi sull' istesso modello; leggendosi la seguente iscrizzione espressiva della bene­volenza della S.S. verso il defonto Cardinale:

D.O.M. JOHANNI ANTONIO DE VIA BONONIENSI S.R.E. PRESBYTERO CARDINALI VIRO RELIGIONE, ANIMI CANDORE, & MULTIPLICI DOCTRINA CLARISSIMO IN ECCLESIASTICIS AEQUE AC POLITICIS NEGOTIIS INTEGERRIMO BENEDICTUS XIV. PONT! MAX! CIVI OPTIMO, & AMANTISSIMO PERPETUUM HOC AMORIS SUI MONUMENTUM POS. PONTIFICATUS ANNO II. OBIIT III. ID. JAN. MDCCXL. AET. ANN. LXXIX. M. II. D. XIX. 11

No. 3882. - 16 giugno, p. 8:

" Si vede poi quasi terminata la magnifica fabrica della fontana di Trevi, mentre in questi giorni vi è stato collo­cato il giro marmoreo, che forma la gran Vasca di essa Fontana; ed in oggi sì vanno facendo alcuni piccioli fondamenti da eriggervi una scala a cordonata, per la quale potrassi commodamente calare il sudetto Vascone.,

No. 3936. - 20 ottobre, p. 3: " La passata settimana segui •• .l' erezzione della Statua

di marmo rappresentante la B. Vergine, collocata nel mezzo della sommità della nuova facciata della Basilica Liberiana; dopo essere state antecedentemente anche erette altre quattro Statue per ornamento della stessa facciata, che si vede ormai vagamente quasi compita. 11

No. 3960. - 15 decembre, p. 6-8: " Parimente nella scorsa nella Basilica di S. Pietro in

Vaticano si vidde terminato, e scoperto alla pubblica vista

r68

il nuovo nobilissimo Deposito eretto alla Defonta Regina della Gran Brittania, Consorte della Maestà del Rè Gia­como III., il qual Deposito è situato sopra la Porta per cui si và alla Cuppola della stessa Basilica, & è costrutto di fini marmi, consistente tra gl'altri ornati, in una Urna di Porfido con una Cornice di metallo dorato, nel di cui corpo leggesi la seguente Iscrizzione:

MARIA CLEMENTINA MAGNA BRITANNIAE1 FRANCIAE, & IBERNIAE REGINA.

Sopra alla detta Urna vi è una Statua di marmo bianco rappresentante l' Amor Divino, che sostiene con la sinistra una fiamma, e con la destra, unitamente ad un'altro Putto di marmo bianco, sostiene il Ritratto della sud. Regina, effigiato di mosaico con Cornice di metallo dorato; & al di sotto della detta Urna vi sono altri due Puttini pari­mente di marmo bianco, l' uno de quali tiene in mano lo Scettro, e l' altro la Corona Reale. Evvi ancora una Piramide sepolcrale di Porfido situata in mezzo ad un riquadro rappresentante un aria aperta di mosaico, color celeste, ed un bene inteso panneggiamento di marmo mischio fran~iato di metallo dorato, che rende con i suoi scherzi vaghtssimo ornamento al medesimo Deposito, il di cui disegno è dell' Architetto Sig. Filippo Barigioni; le Statue sono state lavorate dallo Scultore Sig. Pietro Bracci; li Mosaici dal Sig. Cav. Pietro Paolo Cristofori, e li Metalli dal Fonditore Sig. Francesco Giardoni, il tutto con ogni perfezzione, e buon gusto. ,

No. 3963. - 22 decembre, p. 2: " Nella Basilica Vaticana fu scoperta la settimana scorsa

una Statua di marmo rappresentante S. Pietro Nolasco, Fondatore del Reale, e Militare Ordine della Madonna SSffia della Mercede per la Redenzione de Schiavi fattavi fare dalla stessa sua Religione, e collocata nella sua desti­nata Nicchia; e la medesima Statua è Opera dello Scultore Sig. Paolo Campi. ,

1743. No. 3978. - 26 gennaio, p. 6-7:

"Avendo l' Emo Sig. Cardinale Spinelli Arcivescovo di Napoli fatta lavorare da questo virtuoso Scultore Sign. Pietro Bracci una Statua di fino marmo, di circa 20. palmi d'altezza, rappresentante la SSma Vergine Assunta, affine di farla trasportare a quella Metropoli, e collocarla nella Tribuna fatta dall' Eminenza Sua nuovamente co­struire in quella sua Chiesa Metropolitana, vi si portano giornalmente a vederla, essendo già terminata, diversi Biffi Porporati, Prelati e Nobilità, oltre li Professori, e Dilet• tanti delle belle arti. ,

No. 4068. - 24 agosto, p. 13-15: [Nella Fontata di Trevi] ••• "vi è nel mezzo la Statua

rappresentante l' Oceano, con scettro in mano; e abbasso due Tritoni, che reggono il freno di due marini; vi sono ancora molti abbellimenti di erbe, cochilie, serpi, & altri varj ben intesi ornati; il tutto essere scolpito in marmo, benchè alcune dette cose, che non sono terminate di marmo siano ora di stucco. ,

No. 4080. - 21 settembre, p. 5-6:

'' N elli scorsi giorni la maestà del Rè della tania, con i Principi Reali ••• si portarono allo celebre P. Antonio Coradini, che veste l' abito Scultore attuale della Regina d' Ungheria, e di ad osservare •.• la famosa Statua rappresentante la Vestale Tucia scolpita da esso lui al naturale, rabile artificio in marmo bianco, sotto di un stesso marmo, dal quale in parte chiaramente ed in parte decentemente nascondesi la medesima. ,

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1744.

No. 4167. - II aprile, p. 8-13:

" Il sudetto Sabbato Santo nella Chiesa Parocchiale di S. Salvatore delle Coppelle fu scoperto il terminato no­bilissimo Deposito eretto alla eh. mem. dell' Effio Giorgio Spinola; .•• quale è invenzione, &: Opera del Sig. Bernar­dino Ludovisi Romano, Scultore nell' Eccffia Casa Co­lonna. Il medesimo Deposito consiste in un gran Pie­destallo di Bardiglio tutto risaltato, con la Iscrizzione nel mezzo a Caratteri d' oro, (che più appresso si dirà,) e sopra di esso posa una Urna con fondo di rosso antico, con altra Iscrizzione parimente d' oro, e suo fregio d' alabastro orientale, ornato di metalli dorati in gran copia. Sopra detta Urna siede una Fama di marmo fino, che colla destra sostiene un gran Medaglione in cui è il Ritratto del defonto Porporato di marmo bianco, sopra campo di Lapislazzulo, con vaga cornice di metallo intagliato, e dorato, e colla sinistra regge una Tromba di simile materia siccome anco è il Pastorale, e la Mitra, che posano sopra la stessa Urna, oltre un Libro di fino marmo, appresso del quale vi è un vago Puttino, che con una mano ajuta a reggere il sudetto Ritratto, e con 1' altra lo accenna alli riguardanti, parimente di fino marmo. S' inalza poi dietro all' Urna una bellissima Guglia di verde antico, con ornati di metallo dorato, e la stessa appoggia in un campo di giallo di Siena, contornato da due Pilastri di Bardiglio, che girano ancora nel sesto con due giri d' oro, e ivi sopra pende 1' Arma di sua Effiza sostenuta da due Puttini, 1' una, e gl'altri di marmo fino; facendo compimento a tuttociò una ben disposta Cuppolina messa a stucchi dorati. , " Affine poi, che reste custodita un' Opera, la di cui spesa sormonta li tre mila scudi, e vi si portano gior­nalmente Professori, e altre Persone di distinzione ad osservarla, il prenominato Sig. March. [Gio: Battista Piccaluga] l' ha fatta racchiudere da un Cancelletto di ferro, lavorato a rabeschi, con sue legature dorate, il che aggiunta molta vaghezza al detto Deposito, situato in una nicchia alla mano sinistra nell' entrare in Chiesa; e l' Iscriz­zione sopraccennata è la Seguente:

GIORGIO CHRISTOPHORI FIL. S.R.E. CARD. SPINULA PONT. PRAENESTN. CLEMENTIS XI. PONT. MAX. FERRARIAE PROLEGATIONE PATRIMONII, ET UMBRIAE PRAETURA, PONTIFIC. MELI T CENSURA i LEGATIONE DIFFICILLIMIS TEMPORIBUS OBITA; BARCINONEM, TUM VINDOBONAM AD CAROLUM CAESAREM AUGUST. HISP. REGEM EGREGII FUNCTO. IN S.R.E. PRESBYTEROS CARDINALES TIT. S AGNETIS RELATO. INNOCENTII XIII. PONT. MAX. PRIMO RERUM GERENDARUM ADMINISTRO. BENEDICTO XIII. PONT. MAX. BONONIAM CUM PROCOS. POTESTAT LEGATO. REI AGRAR. &: SACROR. LIBERT. TUEN. PRAEFECTO. REBUS UNDIQUE OPTIMI GESTIS GENUAE III. NON. JUN. PATRITIO MAJORUM GENTIUM BONO REIP. NATO ANNO MDCLXVII OBIIT URBE XVI. KAL. FEBR. ANNO MDCCXXXIX

VIXIT ANNOS LXXI. MENS. VII. DIES XII.

FELIX FRA TER IN ASSE HAERES P.

Iscrizzione nel corpo dell' Urna:

D.O.M. GEORGIUS S.R.E. CARD. SPINULA EPISCOPUS PRAENESTINUS. 11

No. 4206. - II luglio, p. 7-8:

... " la San t. Sua ... nel partire dal Quirinale volle fare la strada di Fontana di Trevi, che essendo stata smantel­lata dal gran steccato di Tavole, che la circondava, ed arricchita di tutta la sua preziosa, e copiosissima Acqua, vi si fermò Sua Santità, e smontato di Carozza osservò con piacere quella magnifica Fabrica del tutto terminata, alla riserva delle Statue, che situate nelle proprie nicchie, ed altri luoghi fatte per ora di stucco, e di semplice pit­tura a chiar' oscuro sul legno, e conforme lo sono ancora alcuni ornati di basso rilievo, doveranno poi col tempo esservi apposte di marmo; e vi si trovò a ricevere, ed inchinare Sua Bffe Monsignore Caracciolo di Santobono uno de Chierici di Camera, e Presidente delle Acque, con il Sign. Niccola Salvi Architetto, a quali il S. Padre dimostrò di tutto 1' operato molto gradimento. 11

No. 425I· - 24 ottobre, p. 2: "E stata similmente discoperta nella Basilica Vaticana

la nuova Statua di marmo di ottima scultura di Monsieur Sloss Francese, rappresentante S. Brunone Fondatore della Religione Certosina, da cui è stata fatta scolpire a proprie spese, e collocare nella sua destinata nicchia, che è quella nella crociata dalla parte della Cappella del SSmo Sagramento vicino all' altra di S. Veronica, e dirimpetto a quella, che anni sono vi fu collocata di S. Gaetano. ,

P• II: " L' Effio Tommaso Rufo ha fatto costruire a proprie

spese per maggiore abbellimento del nobile Palazzo della Cancelleria Apostolica, ••• una vaghisima Fontana appog­giata al muro de Giardino di esso Palazzo, di rimpetto, alla Porta per cui vi si entra. ,

1745.

No. 4329. - 24 aprile, p. 2-5: "Si è avuta notizia da Palliano Terra nella Provincia

di Campagna, uno de più cospicui Feudi, che abbia l' Eccma Casa Colonna in questo Stato Ecclesiastico, di essere già del tutto terminata 1' erezzione del sontuoso Deposito fatto lavorare quì in Roma dall' Eccmo Sig. Contestabile D. Fabrizio Colonna per la Ch. Mem. del fu Eccffio D. Filippo Colonna, parimente Gran Conte­stabile del Regno di Napoli, suo degnissimo Padre, nella Insigne Chiesa Collegiata di S. Andrea di detta Terra, ove sono sepolti tutti gl'Antenati della stessa Eccm.a Casa. Consiste questo in un gran Zoccolo di Breccia Corallina antica su di cui posa una nobile Urna d' Alabastro, con fondo azzurro, e quivi à Caratteri d'or.o vi è sc~lpita . l~ seguente Iscrizzione fatta dal Padre Gmseppe B1anchm1 della Congregazione di S. Filippo Neri in Chiesa Nuova:

MEMORIAE. PERPETUAE PHILIPPI. COLUMNAE LAURENTII. MARSORUM. DUCIS FILI I PRINCIPIS. PALIANI QUI. CUNCTIS. CIVIUM. QUIRITUM. ORDINIBUS. CARUS DIEM. SUUM. OBIIT VIII. IDUS. NOVEMBRIS ANNO. SALUTIS. MDCCXIIII VIXIT. ANNOS. L. MENSES VI DIES XXIX EUM. OL YMPIADE. VERO PAMPHILIA CONJUGE. PIISSIMA. SUAVISSIMAQUE ANNOS. XVII

r6g

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SINE. ULLA. QUERELA & CONTROVERSIA DE. EO. ROMA. NIHIL. VIUD. DOLUIT NISI. MORTEM FABRICIUS. COLUMNA FILIUS. MAESTISSIMUS PATRI. OPTIMO &. DE, SE. BENEMERENTI AD SUI &. MATRIS. VIDUAE. SUPERSTITIS SOLATIUM CONTRA. VOTUM MONUMENTUM. POSUIT, EX. ANIMO

Resta la medesima tutta ornata de metalli dorati, come è anche il Coperchio della sopradetta Urna, ove sono posate due bene intagliate Cartelle di giallo, che reggono un grande Ovato di pavonazzo antico similmente ornato di metalli dorati, e sotto di esso, sostenuto da una mensola di giallo di finissimo intaglio, si vede in marmo il Ritratto del difonto Principe in un Busto all' eroica vestito. Vi sono a i lati due Putti al naturale scolpiti in marmo l' uno de quali tiene una face rivolta sopra l' Urna, in atto di additare a riguardanti il sudetto Ritratto, e l' altro in vago atteggiamento figura smorsare altra face, denotando con ci_ò il fine de~l' umana vita. Vi è inoltt:e una gran Piramide dt Verde antico, che fà fondo a tutto 11 menzionato lavoro, posando sopra l' antedetto Zoccolo con ornamenti va­ghissimi di metallo dorato, e sopra essa Piramide è collo­cata l' Arma intagliata in marmo dell' Eccma Casa sudetta con attorno quantità di Trofei bellici, quali rammemo­rano ~· Illustri Guerrie~i di tal ~abilissima Prosapia; il tutto mventato, e scolptto dal Stg. Bernardino Ludovisi Scultore, e Familiare della detta Eccma Casa Colonna. 11

No. 4374· - 7 agosto, p. 2: " In questi giorni passati si è veduta collocata in una

delle Nicc.hie della Basilica .Vaticana, e propriamente nella gran croctata della Chiesa a mano manca, dirimpetto a quella di Santa Giuliana Falconieri una nobile Statua di marmo rappresentante S. Giovanni di Dio Fondatore della Religione de PP. Fate ben Fratelli, fatta ultimamente scolpire dalla stessa Religione dallo Scultore Sig. Filippo Valle di Studio vicino alla Chiesa di S. Nicola da Tolen­tino a Capo le Case. ,

No. 4380. - 21 agosto, p. 7-8:

" Segui ... nella Chiesa di S. Agostino ... il trasporto del Corpo della eh. mem. del fu Cardinale Giuseppe Renato Imperiali, dalla Cappella di S. Monaca ... all' altra Cap­pella di S. Agostino, dove fu collocato in terra a piedi del nobile Deposito eretto alla di lui memoria, ma non peranche del tutto terminato, e scoperto. , (Vedere il No. 4383).

No. 4383. - 28 agosto, p. 22: " Poscia [Benedetto XIV] osservò il Deposito, accenato

nella scorsa, eretto alla eh. mem. del Cardinale Giuseppe Renato Imperiali, propriamente nella Cappella di S. Ago­stino vicino alla Particella della Sagrestia, con averne molto commendato sl la magnificenza, che la struttura; essendone stato l'Architetto il Sig. Paolo Posi Senese, che si trovò ivi presente, ed ebbe l' onore di darne qualche piccolo ragguaglio a Sua Santità; e lo scultore è stato il Sign. Pietro Bracci Romano. 11

No. 4407. - 23-ottobre, p. 5-8:

" La nuova Cappella di S. Teresa, che si accenò nella scorsa [No. 4404, r6 ottobre, p. 6-7] essere stata eretta nella Chiesa di S. Maria della Scala de PP. Carmelitani Scalzi, è situata nel Cappellone a Cornu Epistolae del­l' Altar maggiore., " Nelli due Pilastri architravati, che danno ~o!llpimento a tutto il già descritto, vi sono due Cherubmt di marmo del Sig. Filippo Valle. Sopra alli

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due Frontespizi del medesimo Altare vi sono due Angioli, opera del Sig. Maini, uno de quali tiene in mano un Libro colle \'arale aut pati, aut mori, e l' altro tiene una Disciplina, stmbolo della Penitenza. In mezzo poi alli due Pilastri di essa Cappella, che sono parimente di giallo antico, e propriamente sopra alle due Porte laterali, costrutte anch' esse di fini marmi, si vedono due bassi rilievi l' uno di Monsieur Sloss rappresentante la Santa trafitta dall' Angelo col dardo, e l' altro del Sig. Filippo Valle rappresentante la Santa in estasi; a i lati della Pene­stra sopra il Cornicione della Cappella, vi si veggono altri due bassi rilievi, opera del Sig. Lironi, in uno de quali si rappresenta la SSma Vergine in atto di assegnare alla Santa per suo Protettore S. Giuseppe, e nell' altro il nostro Sign. Giesu Cristo, che l' istruiva nella recita di alcune Orazioni. ,

1746. No. 4545· - ro settembre, p. 2-3:

" Questo Monsig. D. Mare' Antonio Colonna ... ha fatto scolpire dal virtuoso Sig. Bernardino Ludovisi, Scultore dell' Eccma Casa Sudeta, un Busto rappresen­tante Sua Bile in marmo fino di Carrara, con sua base dello stesso marmo, interziato tutto di pietra bianca, e nera, e cornici di metalli dorati; essendo retto da quattro zampe parimente di metallo dorato, che posano sopra di uno Scabellone alto palmi cinque, centinato, e risaltato di pietre mischie finisstme, oltre de metalli dorati de quali è anche tutta la Stola del Pontefice lavorata ad uso di ricamo; ed è stato collocato in una stanza nobile dell' ap­partamento di esso Sign. Card. Pro-Maggiorduomo nel Palazzo Apostolico di Monte Cavallo. 11 (Vedere il No. 4605).

No. 4554· - re ottobre, p. 3-5: "Il Corpo [del Marchese Capponi] poi fu umato nella

sua Sepoltura in contro al Depostto, che Egli stesso si era fatto erigere poco tempo fa, e che in oggi si vede appog­giato al pilastro a mano sinistra entrando nella navata la­terale dal suo Cappellone, ove è l' Altare dedicato a S. Maria Maddalena [in S. Giovanni dei Fiorentini]. Il medesimo Deposito, che è Opera dello Scultore Sign. Miche!' Angelo Slodtz Francese, è costruito con ogni buon gusto, e disegno, di fine pietre; e tra gl'altri ben' intesi ornati ha nel fondo una Piramide di marmo oscuro, avanti della quale è una Urna di verde antico su di cui vien sostenuto da due putti in medaglione ovato il Ri­tratto al naturale del defonto Marchese a basso rilievo di marmo bianco; Evvi ancora una Statua grande di Donna di marmo fino bianco, che coi suoi simboli rap­presenta la meditazione della morte; e nella luce del pte• destallo ove posa detta Statua vi si legge la seguente Iscrizzione:

ALEXANDER GREGORIUS MARCHIO CAPPONIUS ORIGINE FLORENTINUS NATU ROMANUS SACRI PALATII APOSTOLICI CLEMENTE XII. & BENEDICTO XIV. PP. MM. FORERIUS MAJOR CAPPONIAE STIRPIS ROMAE ANTE AL TERUM AB HINC SAECULUM COMMORANTIS POSTREMUS QUI AVITA QUOD LICUIT SECT A TUS EXEMPLA SEMIPARALISY PRIDEM CORREPTUS AB EA SOSPES1 MORTIS TAMEN MEMOR UT PIE DEUM PRO EO OMNES DEPRECATUR VIVENS1 & COELEBS SIBI FECIT ANNO DOMINI MDCCXLVI. AETATIS SUAE ANNORUM LXIII. 11

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No. 4560. - I 5 ottobre, p. IO-I I:

" Si va proseguendo la già cominciata erezzione, oramai quasi terminata, del nobile Deposito della san. mem. di Papa. InE_ocen.zo XII. Pignatelli, composto di fine pietre, che l E~~ Sig. çard. Petra fa costruire a proprie spese nella Basihca Vatlcana, dallo Scultore Sig. Filippo Valle nel sito propriamente dove fu collocata l' Urna Sepolcral~ fin dal~a morte di esso Pontefi~e, che è dirimpetto all' altro Deposito della Contessa Matllde., (Vedere il No. 4599).

1747.

No. 4599· - I4 gennaio, p. 5-8:

" L' Emo Sig. Cardinal Petra affine di dare un publico attestato della sua somma divozione verso la san. mem. di Papa Innocenzo XII. Pignatelli, .. .le ha fatto eriggere a proprie spese di circa I2. mila scudi, ... un sontuoso Deposito nella Sagrosanta Basilica di S. Pietro in Vati­cano, ove riposa il suo Corpo. ,

... " ed è collocato fra due gran Colonne di pietra cotto­nella, e al di sopra vi si ammira lo stemma Ponteficio colle Pile di metallo dorato sostenute da due Putti di finissimo marmo, e più abbasso in una nicchia di giallo antico con vari intramezzi di alabastro fiorito, e pietre di mischio antico si scorge a sedere la Statua egreggiamente scolpita rappresentante al naturale il defonto Sommo Pontefice con Triregno in Capo, ed in atto di benedire; e sotto ad essa vi è una nobile Urna di verde antico, ornata di me­talli dorati, nel corpo della quale sono incise le seguenti parole: INNOCENTIUS XII, PIGNATELLI, ed è posta in mezzo a due vaghissime Statue di fino marmo bianco, rappresen­tanti l' una la Carità, e l' altra la Giustizia, significanti le due Virtù più singolarmente esercitate dal medesimo Santo Pontefice, leggendose incisa sotto la detta Urna a caratteri di metallo dorato la seguente Iscrizzione:

D.O.M. INNOCENTII XII, PONT. MAX. INORNATUM MONUMENTUM IN HANC ELEGANTEM FORMAM REDIGI CURAVIT ADPROBANTE BENEDICTO XIV. P.M. VICENTIUS S.R.E. CARD. PETRA EPISCOPUS PRAENESTINUS1

& MAJOR PAENITENTIARIUS ANNO SALUTIS MDCCXLVI. 11

(Vedere il No. 4560).

No. 4605. - 28 gennaio, p. 4:

" In questi giorni passati sono stati inviati a Bologna per ordine di Sua Santità, a quela Chiesa Metropolitana, alcuni Quadri di celebri Pittori, insieme col Busto di ~armo rappresentante la Santità Sua, che già scolpl il Sign. Bernardino Ludovisi Scultore dell' Eccma Casa Colonna., (Vedere il No. 4545).

No. 4644. - 29 aprile, p. 6-I2!

[Cappella fatta fare da Joao V, rè di Portogallo, per essere inviata alla chiesa di S. Roque in Lisbona].

p. u: "Li Professori poi, che vi hanno operato sono: ... Per

~Scultura li Signori Bernardino Ludovisi, Carlo Mel­C o~re1 Antonio Corradini, Pietro Verciaf [sic], Agostino

orsim, Monsù Pietro Lestagh, e Alessandro Giusti. ,

No. 4653. - 20 maggio, p. I8:

" Sua Santità ... nel ritorno al Quirinale portossi ad OSservare un divoto Crocefisso di finissimo marmo, eccel­~end~er;nente scolpito nello Studio del Signor Antonio .c~r­a Ini nel vicolo per cui si entra nel palazzo Barbermi. ,

No. 4659. - 3 giugno, p. 2:

[Benedetto XIV] " Dipoi si trasferl allo Studio dello Scultore Maini nella strada della Purificazione a Capo le Case ad osservarvi una Statua in piedi, che presentemente vi si lavora rappresentante l' Effigie Pontificia della stessa Santità Sua., (Vedere il No. 4662).

No. 4662. - IO giugno, p. 9:

" La Statua, che si scrisse, rappresentante l' Effigie della Santità di N. Sign., fatta scolpire nello Studio del Sig. Maini, da RR. Monaci Benedettini della Congreg. Cassinense, è stata di già imbarcata per esser trasportata per acqua a Monte Casino, ove li medesimi Padri la fa­ranno collocare., (Vedere il No. 4659).

No. 4689. - I2 agosto, p. 8-9:

"Nella Facciata, che si vede già compita, della nuova Chiesa de PP. Trinitarj del Riscatto Spagnuoli, in strada Condotti, che sarà dedicata alla SSma Trinità, oltre di alcune Statue rappresentanti varie Virtù, che sono per ora di stucco, insieme con un gran basso rilievo nel mezzo dove si vede espresso il miracolo per cui fu fondata tal Religione, e l' Arma Reale di Spagna sopra a quella della Religione medesima, sono state collocate ultimamente nelle due Nicchie, che erano vuote le Statue di travertino de loro Santi Fondatori Gio: de Matha, e Felice de Valois, le quali sono opera dello Scultore Sig. Pascasio Latour Fiammingo, della Provincia di Liegi. ,

No. 4734· - 25 novembre, p. 2I:

" Per maggiore abbellimento della Facciata esteriore della Chiesa de S. Luigi de Francesi, vi sono state collo­cate in questi giorni nelle due nicchie inferiori, che già vi erano vuote, due Statue di bellissimo travertino, l' una rappresentante S. Luigi IX. Rè di Francia, e l' altra Carlo Magno; amendue scolpite da Monsieur Lestasge, Scul­tore, e attuale Deputato di essa Chiesa. ,

1748.

No. 4785. - 23 marzo, p. Io-II:

" Correndo quel giorna la festa del glorioso Patriarca S. Giuseppe, ... nella Chiesa di S. Maria ad Martyres, detta la Rotonda, dalla Compagnia de Vertuosi vi si am­mirano quattro Quadri di basso rilievo di finissimo mar­mo, scolpiti per essere trasmessi in una Chiesa [il Duomo] di Siena, e propriamente in una nuova Cappella spettante all' Eccma Casa Chigi, rappresentanti la Nascita della B. Vergine, la Presentazione al Tempio, la Visitazione di S. Elisabetta, ed il Transito della stessa B. Vergine; e gli Autori sono: del primo il Sign. Carlo Marchionni Roma­no; del secondo il Sign. Pietro Bracci Romano; del terzo il Sig. Filippo Valle Fiorentino; e del quarto il Sig. Gio: Battista Maini Milanese. ,

No. 4806. - II maggio, p. I4-24:

Descrizione del rinovamento di S. Apollinare.

P• 19-22: " Il Quadro di esso [altare maggiore]. rappr~s~nta

S. Pietro quando ordina Vescovo S. Appolhnare, dipmto con molta inteligenza dal Sign. Ercole Graziani Bolognese, e li due grandi Angeli situati sopra il Frontespizio del sudetto Altar maggiore, ed il gruppo addietro di nuvole arricchito di Cherubini, e Angioli, che sostengono la Croce, è opera del Sig. Bernardino Ludovisi Scultore Romano.,

" Finalmente il pavimento di detto Coro, e Tribuna, è parimente tutto composto di marmi antichi, e moderni vagamente scompartito, e tutto rimane recluso da una balaustra di marmi la quale s' inalza sopra cinque scalini, e sull' arcone, che forma ingresso a detto Coro, e Tribuna si vede collocata l' Arma di Sua Santità sostenuta da due

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Fame di stucco fatte dal sopra mentovato Scultore Mon­sieur Pietro Verschaffelt. Le due Cappelle laterali, che rimangono prossime al Coro descritto, sono ancor queste riccamente incrostate di marmi mischi antichi, ed alaba­stri orientali in tutto, e per tutto uniformi fra di loro, con Volte bene ornate di stucchi messi a oro, ed in vece di Quadri vi sono collocate due nicchie guarnite con me­talli dorati, ed in quella a cornu Evangeli vi è la Statua di marmo di S. Ignazio fatta di nuovo dal Sign. Carlo Mar­chionne Scultore Romano, ed in quella a cornu Epistolae vi è la Statua parimente di marmo di S. Francesco Sa­verio scolpita tempo fa da Monsieur Legrò Scultore Francese già defonto. 11

No. 4848. - 17 agosto, p. 7: "Avendo rinuovato li RR. PP. Trinitarj scalzi di S.

Carlo alle 4 Fontane la Mensa dell' Altare Maggiore della loro Chiesa, tutta di fini marmi, con due teste di Cherubini simili, & altri proprj corrispondenti ornati, fù ultima­mente consagrata da Monsign. Vescovo Cremona Val­dina."

No. 4851. - 24 agosto, p. 17: " Nella nobile facciata esteriore della Chiesa di S. Luigi

della Nazione Francese, e propriamente nelle due Nicchie superiore, che fin ora sono state vuote, vi si vedono col­locate di nuovo due Statue di bellissimo travertino, uni­formi alle altre, che già vi sono; rappresentanti l'una S. Clotilde, e l' altra la B. Giovanna, amendue Regine di Francia; e sono Opera dello Scultore Monsieur de Le­stasge, uno de i Deputati di essa Regia Chiesa. 11

1749.

No. 4914. - 18 gennaio, p. 3-4: " Parimente nella scorsa il Sig. Giuseppe Gagliardi

nella sua Fonderìa al Vicolo della Campanella in Banchi fece il gettito della famosa Statua d' argento per la Maestà del Rè di Portogallo, rappresentante la Santissima Con­cezzione di Maria Vergine, di altezza palmi nove, e mezzo, di peso libre 1500. in circa di puro argento, col modello del celebre Sig. Maini; qual gettito riuscì di tutta per­fezzione, e con molto applauso, per essere detta Statua gettata tutta di un pezzo, a riserva della testa, e mani, e per esser cosa rara di farsi simil gettito di argento di tanta grandezza, e peso ... dopoi, che sarà terminata si deve dorare, & indi sarà inviata in Portogallo, unitamente con due bellissimi Torceri d' argento, pure dorato, fatti dal summentovato Sign. Giuseppe Gagliardi., (Vedere il No. 5025).

No. 4947· - 5 aprile, p. 7-8: " Parimente nella passata, nella Chiesa di S. Andrea

delle Fratte de PP. Minimi, ove fu sepolto il Corpo della eh. mem. del fu Cardinal Calcagnini, si vidde terminato, e scoperto il di lui nobile Deposito ultimamente costruito; quale è ideato con Figura di fino marmo rappresentante la Storia, posata sopra di un basamento di Bardiglia; e questa dopo aver già notata nei Volumi la Genealogia dell' Illffia Casa Calcagnini, si finge in atto di scrivere il Nome del sudetto defonto Porporato sopra un tumulo di cipollino antico, in mezzo del quale scorgesi situato il Ritratto del medesimo. Viene sostenuto il detto tumulo da due Leoni, ed un Cigno, che fra rami di lauro orna la Cornice del Ritratto, e questi insiememente costituiscono lo stemma Gentilizio del Cardinale defonto; il tutto eccel­lentemente eseguito, si d' invenzione, che di scultura dal celebre Signor Pietro Bracci Romano. 11

No. 4986. - 5 luglio, p. 15-16: " Un nobile Deposito è stato terminato, e discoperto

in questi giorni nella Chiesa di S. Andrea delle Fratte de' PP. Minimi, eretto alla eh. mem. della defonta Duchessa di Tursi, ivi sepolta, & è propriamente situato alla mano

172

destra entrando in detta Chiesa; consistente in un ripiano di marmo bianco, su di cui è posata un Urna di marmo colorito; alla man destra vi è una Statua rappresentante la Religione, ed alla sinistra un Putto in atto di spegnere una face. Nella maggiore sommità dell'Urna vedesi in un Medaglione il Ritratto della Duchessa defonta in basso rilievo, sostenuto da un Putto. A piedi dell'Urna vi sono due Aquile, allusive allo Stemma Gentilizio dell' Eccffia Casa Doria; ed oltre altri varj ben' intesi ornati, nel Corpo della detta Urna si legge la seguente Iscrizzione:

LIVIAE GRILLO JO! ANDREAE AB AURIA CARETTO THURSIAE DUCIS CONJUGI PIISSIMAE THERESIA AVELLANORUM PRINCEPS FILI A MAERENS MA TRI BENEMERENTI PARENTAVIT ANNO M. DCC. XLIX.

Il tutto inventato, e scolpito dal Sig. Cav. Francesco Queirolo Genovese. ,

No. 5025. - 4 ottobre, p. 14-18: [Lavori fatti fare da Joao V, rè di Portogallo, per essere

inviati in Portogallo]. " Consistono Queste in una Statua di gettito rappre­

sentante la Santissima Concezzione di Maria Vergine di puro argento dorato, di altezza palmi g., e di peso libre 1000. in circa, con suo Diadema di Stelle, Serpente sotto i piedi, e mezza Luna; facendole ornato un gruppo di Cherubini, & un putto disteso di grandezza palmi 4· il tutto posato sopra un Zoccolo di metallo dorato. Due nobilissimi Torcieri di argento dorato di altezza palmi 12. in circa, non compresovi il Zoccolo come l' antecedente, e di peso d' argento libre 16oo. in circa, lavorati con grand' artificio, e di finissimo gusto. Ogn' uno di essi sostenuto nel suo piede da sei Figure di rilievo, & è ornato da varj Angeli, palme, e fiori, oltre delle sue cornici, le quali nella parte inferiore lasciano l' intervallo a tre Statue de' Dottori di S. Chiesa nelle sue nicchie. Tutte dette eccellenti opere lavorate con disegno del celebre Sig. Gio: Battista Maini Scultore, furono principiate dal fù Giu­seppe Gagliardi Argentiere, e terminate dal Sig. Leandro suo Figliolo con tutta perfezzione, tal che ne ha riportato molto applauso. 11 (Vedere il No. 4914).

No. 5055. - 13 decembre, p. 12-15: " In questi giorni si è veduto terminato nella Basilica

de' SS. dodici Apostoli, de' PP. Minori Conventuali, e propriamente nella Cappella di S. Francesco, di Jus Patronato dell' Eccffia Casa Colonna, un nobile Deposito situato in mezzo ai due Pilastri della medesima, fatto erig­gere dal tenerissimo filiale amore dell' Eccffia Sign. Con­testabilessa alla defonta Principessa Rospigliosi Duchessa Vedova Salviati sua Madre. Consiste questo in una nobile Piramide all' uso Egizzio di verde antico, appoggiata ad un panneggio di marmo statuario di Carrara, con una fama alata del medesimo marmo, che con il destro braccio a cui è avvolta una serpe figura aprire il coperchio di un Urna, e colla mano smistra regge una face di bronzo dorato pendente sopra detta Urna, la quale è interziata di varie pietre mischie, cioè il di dentro tutta di alabastrOdi a occhi, e il di fuori scorniciata, e fasciata di giallo . Siena, li sfondi di rosso antico, in uno de quali a Caratteri messi ad oro si legge la seguente Iscrizzione:

D.O.M. MARIA LUCRETIA ROSPIGLIOSIA ANTONIO MARIAE DUCIS SALVIATI UXOR SUA HIC OSSA DEPONI VOLUIT CATERINA SALVIATA MAGNA CONTESTABILIS COLlfMNA PARENTI OPTIMAE M.P. AN= MDCCXLIX.

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La suedetta Urna vien sostenuta da due basetti, con contrabase carosa, che li fa sfondo di Diaspro di Sicilia, e le medesime fanno posamento sopra un gran specchio pure di Diaspro fasciato, e scorniciato di giaHo di Siena, con una Croce radiata di alabastro orientale neHa som­mità. Vien sostenuto il mentovato specchio da un zoccolo di bianco, e nero posato sopra paJJe, o siano barchie di giaHo antico, quali appoggiano piramidalmente sù di una gran base de bardiglio di Carrara, sù cui vi posa aHa destra anche la sopradetta fama. Alla sinistra vi giace un putto alato deHo stesso marmo, in atto di scrivere l' Iscrizzione sopra aH' Urna, & a suoi piedi si vede rovesciato un Oro­logio con l' ale, simbolo del tempo deHa defonta già scorso, con altri ornati ottimamente disposti, che lo ren­dono assai magnifico, e vago, il tutto inventato, e scolpito dal Sign. Bernardino Ludovisi Scultore deH' Eccffia Casa Colonna, defonto dopo detta opera. ,

1750. No. 5088. - 28 febbraio, p. I2-I3:

" Osservò il Santo Padre con molta sua sodisfazione .. .la nuova nobilissima CappeHa deHa SSffia Annunziata in S. Ignazio, stata discoperta per tale effetto, e ridotta oramai a buon termine, commendanto molto, tra le altre cose, il basso rilievo, che forma il Quadro deH' Altare, opera dello Scultore Sig. Filippo Valle., (Vedere il No. 5199).

No. 5u8. - 9 maggio, p. I4: " NeHa Chiesa de SS. Ambrogio, e Carlo deHa Nazione

Milanese si è scoperta la rinovata gran Cappella dedicata alla gloriosa Vergine Maria, ed a i quattro Santi Dottori della Chiesa, ... con disegno dell' Architetto Sig. Paolo Posi Romano ... avendo fatta la scultura in tale opera il Sig. Gio: Battista Maini Milanese.,

No. 5I8I. - 3 ottobre, p. 8-I5:

[Consagrazione della Chiesa della SS. Trinità degli Spagnuoli].

p. II:

" NeH' altra [facciata] esteriore poi, oltre l' ornato di colonne, e pilastri, vi sono in cima sopra il frontespizio alcune Statue di stucco, e travertino lavorate dal Sig. Pietro Pacilli. Vi si vedono ancora le Statue de i due Santi Fondatori d eH' Ordine scolpite dal Sig. Pascasio la Tour; e propriamente sopra la porta vi è la Statua di un' Angelo con due Schiavi, scoltura del detto Sig. Pacilli. ,

No. 5I96. - 7 novembre, p. I5-I6:

" Si vede già terminato il lavoro della Tribuna deHa Chiesa di S. Maria dell' Anima ... essendo stato l' Archi­tetto il Signor Paolo Posi Romano., " Le sculture tanto dell' Altare, che del restante deHa Tribuna sono state diligentemente eseguite dal Sign. Pascasio Latour. ,

No. 5I99· - 14 novembre, p. 4: " Per dar compimento aHa magnificenza deHa nuova

CappeJJa della SSffia Annunziata, fatta cosi nobilmente costruire poco tempo fa da PP. della Compagnia di Gesù nella Chiesa di S. Ignazio, vi sono stati coHocati ultima­~ente sopra aHa balaustra di fino marmo due Angeli St;mili di grandezza naturale, posati sopra i loro piedestalli di(V:verde antico, scolpiti dal celebre Sig. Pietro Bracci. ,

edere il No. 5088).

1751.

No. 528o. · 8 - 22 magg10, p. -g: " Nella facciata esteriore della Chiesa di S. Giovanni

~eU1 a Nazione Fiorentina, e propriamente ai lati dell' Arma e la San: mem: di Papa Clemente XII., sono state col-

locate ultimament~ ?ue ~tatue di fino marmo, 1' una rap­presentante la Cartta, e l altra la Fortezza. Le medessime, che sono opera del virtuoso Scultore Sig. Filippo Valle, sono state fatte a spese dell' Emo Sig. Cardinale Corsini per render maggiormente ornata la sudetta nobilissima faccia t a. ,

No. 5283. - 29 maggio, p. 2-23:

[Aparato funebre per Joao V, rè di Portogallo, m S. Antonio dei Portoghesi].

p. I5-I6: " Il compimento deHa grandiosa comparsa funebre era

il Tumulo Reggio, ... e fra gl' ornati poi, che mirabilmente l' abbellivano da per tutto erano 25· Statue di stucco la­vorate con ogni perfezione ad uso di marmo dal celebre Scultore Sig. Pietro Bracci. ,

No. 53I6. - I4 agosto, p. 10:

" NeHa Basilica di S. Pietro in Vaticano, e propriamente nell' entrarvi a mano sinistra, neHa prima nicchia si stà lavorando presentemente il modello grande di stucco della Statua di S. Pietro d' Alcantara; nell' altra accanto a questa si lavora parimente il modello di S. Camillo de Lellis; nelle altre due nicchie poi, che sono incontro alle sudette, nella prima vi si porrà la Statua di S. Teresa, e nella seconda quella di S. Vincenzo de Paulis., (Vedere i numeri 5331, 5337, 5607, 5658, e 5790).

No. 533I. - I8 settembre, p. 6-7: " Nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, e propria­

mente nella nicchia seconda a mano destra quando si entra dalla porta maggiore è stato collocato, e scoperto il modello di stucco della Statua di S. Camillo de Lellis, da farse a suo tempo di marmo, opera dello Scultore Sig. Pietro Pacilli Romano dello Studio del Sig. Maini; e nel piedestallo sopra cui è posata vi è scolpita l' Iscrizzione seguente:

S. CAMILLUS CLER. REG, MINISTR. INFIRM. FUNDATOR

Nell'altra nicchia poi nella navata della Cappella de SS. Processo, e Martiniana, accanto all' Altare di S. Erasmo è stato posto il Piedestallo per la Statua da farvisi del B. Giuseppe Calasanzio, con le seguenti parole:

B. JOSEPHO CALASANCTIO INSTITUTORI SUO ORDO SCHOLARUM PIARUM ANNO MDCCLI. 11

(Vedere i numeri 5316 e 5658).

No. 5337· - 2 ottobre, p. 6-7: " Nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, e propria­

mente nella prima nicchia a mano sinistra, nell' entrare in Chiesa, sopra il Pileo dell' acqua benedetta, è stato collocato in questi giorni il modello di stucco della Statua da farsi di marmo a suo tempo di S. Pietro d' Alcantara, opera dello Scultore Sign. F~ancesco Bergara. Spagnuolo~ Pensionario di S. M. Cattohca; e nel suo piedestallo VI sono incise le seguenti parole:

SANCTUS PETRUS DE ALCANTARA APOSTOLICAB SUI PATRIS S. FRANCISCI VITAB RENOVATOR. 11

(Vedere i numeri 5316 e 5607).

No. 5370. - I8 decembre, p. II-I5: " In congiontura della festa della Venuta della S. Casa

di Loreto, nella Chiesa di S. Salvatore in Lauro della Nazione Picena, furono scoperti due nuovi Depositi uni-

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formi, uno della Chiara me. del Card. Marefoschi, e l' altro della eh. me. del Cardinale Simonetti, fatti erigere amendue da respettivi eredi de medesimi Monsign. Mario Marefoschi, e Conte Federico. Simonetti, co!l' idea,. e direzzione del Sig. Marchese Gtrolamo Teodoli, eseguita mirabilmente dallo Scultore Sig. Carlo Monaldi Romano, e messi questi in prospetto dell' Altar maggiore gli fanno bellissimo ornato. ,

1752. No. 5376. - I gennaio, p. 8-g:

" In questa congiontura si è veduta per la prima volta dopo la magnifica riattazione della Basilica [di s. Maria Maggiore] tutta apparata la medesima ... rendendo tutto detto nobilissimo ornato un' assai decorosa comparsa, particolarmente l' Altare Papale in cui dalla Santità di N. Sig. sono stati fatti aggiungere a proprie spese sopra alli pilastri della balustra, e propriamente dirimpetto all' Altare due Angeli di metallo dorato, di grandezza na­turale, ciascheduno de quali sostiene un cornucopie a quattro lumi. ,

No. 5424· - 22 aprile, p. 6-7: " Dilatandosi sempre più la venerazione de Fedeli

verso la Sagra Immagine di Maria Vergine, ~ituata sot~o un archetto del Palazzo dell' Illma Casa Muti, confinarlo a quello di S. M. il Rè della Gran Brittania, è stato ulti­mamente abbellito di nuovi ornati il sito, ove vedesi col­locata la sagra Immagine sudetta, con avere alcuni s~oi divoti fatta dipingere tutta la volta dell' arco, e scolptre due bassi rilievi nelle mura laterali, ... nei bassi rilievi, che sono opera dello Scultore Sig. Gio: Battista Grossi Ro­mano, in uno si rappresenta la SSma Natività, e nell'altro l' Annunciazione della Madonna. ,

No. 5436. - 20 maggio, p. 3-4: "In quel medesimo Monsign. Caracciolo di Santobono

Chierico di la Rev. Cam. Apost., e Sopraintendente della Fortezza di Castel S. Angelo portossi alla Fonderla della stessa R. Camera, ad osservare la Statua colossea, di me­tallo rappresentante S. Michele Arcangelo, destinata di collocarsi sul maschio della detta Fortezza, stata gettata, e lavorata eggreggiamente da quel celebre Fonditore Sig. Francesco Giardone Argentiere, Scultore, e Fondito~e della sudetta Camera Apostolica, sotto l' indefessa vigt­lanza del Prelato che ... mostrosi molto sodisfatto dell'Ope­ra già terminata. ,

No. 5463. - 22 luglio, p. 2: "Essendo stata scoperta Venerdì della passata una

divota Immagine di stucco della SSma Vergine del çar­mine posta nella nicchia sulla porta maggiore della Chiesa di S. Maria Traspontina de PP. Carmelitani, fu benedetta colle solite ceremonie il Sabato seguente. , " La dett~ Immagine è Opera del Sig. Filippo Tenti professore dt Scultura, che l' ha eggreggiamente lavorata. ,

No. 5499· - I4 ottobre, p. Io: "Vedesi ormai quasi compita la rinuovata bellissima

gran Cappella, con l' Altar maggiore nella Chiesa d_i S. Luigi della Nazione Francese, assai bene ornata di p1etr~ fine mischie, e stucchi messi ad oro; ed in particolare v~ si osservano nei 4· angoli della Cuppola i 4· Dottori d1 Santa Chiesa, eggreggiamente lavorati di stucco dal fu Sig. Maini celebre Scultore, e dagl' altri virtuosi simil­mente in Scultura Sig. Valle, Monsù Sciai, e Monsù Gilè. Dentro il Cuppolino vi è rappresentato lo Spirito Santo, con una Gloria di Cherubini fra nuvole lavorato assai bene dal virtuoso Scultore Monsù Lastage. Nel frontespizio di detto Altar maggiore vi si osserva la SSiiia Trinità con gruppi di Angeli, e teste di Cherubini, pure

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benissimo scolpita dal virtuoso Monsù Chafier. Nelli due laterali poi della medesima Cappella vi si devono collocare due grandi bassi rilievi di marmo ne quali sono espressi molti trofei ecclesiastici, sostenuti da varj puttini, con altri ornati proprj, e questi sono stati lavorati dal prenominato Monsù Lestage, talche quando sarà del tutto terminata riuscirà una Cappella assai nobile, e di ottimo gusto.,

1753.

No. 5580. - 2I aprile, p. 23-24:

" In tale congiontura, si è osservato nel Refettorio chiamato delli Apostoli, e propriamente nell' entrare a mano manca, una nobile Memoria di fini marmi, fatta erigere dalla Arch. della SSma Trinità dei Pellegrini alla Santità di Nostro Signore Papa BENEDETTO XIV. felicemente regnante, come loro insigne Benefattore, con­sistendo questa nella figura di Sua Santità a sedere, in atto di dare la benedizione, fatta dallo Scultore Sig. Pie­tro Bracci, ed un scherzevole panneggio avanti, con lo Stemma Ponteficio in mezzo al frontespizio della Nicchia, ornata di vaghi festoni; leggendovisi a piedi la seguente Iscrizzione:

BENEDICTO XIV. PONT. OPT, MAX.

QUOD ANNO JUBILAEI MDCCL.

MAXIMA POPULORUM FREQUENTIO CELEBRATO

PEREGRINORUM HOSPITIUM PRAESENTIA SUA DECORAVIT PECUNIA ADIUVERIT

PRINCIPI MUNIFICENTISSIMO SODALES M. PP. 11

No. 5607· - 27 giugno, p. IO:

" In occasione di tale solennità si vidde nella detta Basilica di S. Pietro scoperta la bellissima Statua di Mar­mo, già terminata, di S. Pietro d' Alcantara, posta nella sua nicchia, che è quella situata sopra il pileo dell' acqua benedetta a mano sinistra nell' entrare dalla porta mag­giore. Il virtuoso, che l' ha eccellentemente lavorata è stato il Sig. D. Francesco Bergara Spagnuolo Scultore di S. M. Cattolica, e sotto ad essa Statua vi sono anche scolpite le seguenti parole:

SANCTUS PETRUS DE ALCANTARA APOSTOLICAE SUI PATR. S. FRANCISCI VITAE RENOVATOR. 11

(Vedere i numeri 5316 e 5337).

No. 5637. - I settembre, p. 9-Io:

" In questi giorni in una delle nicchie della Basilica Vaticana, e propriamente nella gran crociata de SS. Pro­cesso, e Martiniana, è stato scoperto il modello di stucco della statua del B. Giuseppe Calasanzio, da farsi poi a suo tempo di marmo; quale opera per essere la pri~ esposta al pubblico dello Scultore Sign. Innocenza Sp1• nazzi Romano, della Scuola del Sig. Maini, ne ha ri~ tata tutta la lode dalli Professori, e da dilettanti, ~g~lC)~ mente per aver dato così buon saggio della sua v1rtU Jll un età ancor giovanile., (Vedere il No. 5964).

No. 5658. - 20 ottobre, p. 8-g:

"E similmente nella Basilica di S. Pietro in VaticanO. n~lla seconda nicchia nella navata maggiore a mano Il" mstra nell' entrare in quel sagro TempiQ, è stata scoperCII in questi giorni la Statua di marmo, che vi è stata mente collocata di S. Camillo de Lelli, quale è

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dello Scultore Sig. Pietro Pacilli Romano, lavorata a tutta perfezione; e nel suo piedestallo vi si leggono le seguenti parole:

S. CAMILLUS CLER. REG. MINISTR. INFIRM. FUNDATOR.,

(Vedere i numeri 5316 e 5331).

1754. No. 5730. - 6 aprile, p. n-13:

"Nella Basilica de SS. dodici Apostoli de PP. Min. Conventuali, e propriamente nella Cappella di S. France­sco dell' Eccffia Casa Colonna, si è veduto terminato un nuovo nobile deposito di fini marmi eretto alla eh. mem. del Card. Carlo Colonna, incontro all'altro, che già vi è della fu Duchessa Salviati Madre dell' Eccma Signora Contestabilessa Colonna.

Consiste questo in una base di bardiglio, sopra di cui evvi un zoccolo di bianco, e nero di Francia, con suo pieduccio di giallo di Siena, e specchio di diaspro di Si­cilia; posando su detto pieduccio un Urna di rosso antico, sostenuta da zampe di Leone dorate, e nel corpo di essa Urna a lettere dorate vi si legge l' iscri:tzione seguente:

D.O.M. CAROLI DE COLUMNA S.R.E. CARDINALIS AMPLISSIMI PRAECORDIA, HAC IN URNA CONDUTUR. CORPUS IN LA TERANENSUIM CANONICORUM CHORO: SPIRlTUS AD DEUM AETERNUM ANHELANS EVOLAVIT OB LENITATEM, EGREGIASQ. ANIMI DOTES HOMINUM DELICIAE HABITUS EST VIVENS MORIENS LUCTUS, PAUPERUMQUE LACRYMAE. OBIIT EXACTIS SINE AMBITA ANNIS LXXIV. FABRITIUS EX FRATRE NEPOS M. R. NEAP. COMES STABILIS AD PEREN. PATRUI INCOMPARABILIS MEMORIAM, ILLACRYMANS HOC MONUMENTUM DOMINICAE SALUTIS AN. MDCCLIII PONI JUSSIT.

Sopra la prima base posa una fama di marmo, con la statuaria tromba, in atto di scoprire l' Urna da una coltre di giallo antico brecciato, ornato di frangie dorate, ve­dendosi su detta coltre l' arma dell' Eccma Casa Colonna messa ad oro. Vi è in oltre una piramide di verde antico con listello di giallo antico, e sulla prima base vi è un puttino di marmo statuario, in atto di sedere, tenendo nelle mani una face; il tutto eggreggiamente lavorato dallo Scultore Sig. Gio: Grossi Romano.,

No. 5751. - 25 maggio, p. 5-6: . " Fra le altre cose tutte nobili, e signorili, che adornano il sudetto nuovo apartamento [nel Pala:t:to Orsini a Monte S~velli], in un gabinetto fatto con ogni buon gusto a guisa d1 Tempio, ha egli [Card. Orsini] fatto collocare la famosa statua di Diana, opera del fu Cav. Cametti, avendogli ~tto. fare un piedestallo, o sia zoccolo di marmo, tutto lStonato, dal virtuoso Scultore Sig. Pascasio Latour, quale è riuscito di molta sodisfazione del Porporato. ,

No. 5790. - 24 agosto, p. 18-19: ed•: Due bellissime statue di marmo sono state collocat.e, V ';ll questi giorni scoperte nella Basilica di S. Pietro m Viaticano, corrispondenti all'altre, che già da molto tempo delsono nelle nicchie tanto della navata maggiore, che

la gran crociata. , " L' una di queste due statevi poste

ultimamente, e che è stata scoperta alcuni giorni prima resta situata nella nicchia sopra il pilo dell' acqua bene­detta a mano destra quando si entra in Chiesa, e rappre­senta S. Teresa, con la sua iscrizzione nel piedestallo, che è la seguente:

S. TERESIA SPIRIT. MATER &: FUNDA TRIX NOVAE RIFORM. ORDINIS DISCALC. B.M. DE MONTE CARMELO.

L' altra, che rappresenta S. Vincen:to de Pauli è situata nella seconda nicchia della sudetta mano destra quando si entra, e nel piedestallo vi si legge.

S. VINCENTIUS À PAULO CONGREGATIONIS MISSIONIS FUNDATOR.

La prima delle descritte statue è opera del Sig. Filippo Valle Fiorentino, e la seconda del S1g. Pietro Bracci Ro­mano, ambi virtuosi eccellenti in tale professione, di modo che dette loro opere sono state generalmente ap­plaudite., (Vedere il No. 5316).

p. 2Q-22: " Fra le statue poi di travertino, che posano sul magni­

fico semi-circolo del colonnato, che circonda la gran piaua Vaticana, mancandovi nel principio di esso dalla parte destra, quando vi si entra, quella di S. Orsola, per esser stata diroccata da un fulmine cagionato da un temporale insorto già qualche anno fa, vi si è stata ora rimessa nel medesimo s1to, ed è opera del virtuoso Scultore Sig. Agostino Cornacchini da Pescia in Toscana.,

1755.

No. 5874. - 8 marzo, p. 7-8: " Essendo già più volte parlato della nobile riattazione,

o per meglio dire quasi rinuovazione della antica Chiesa di S. Alessio al Monte Aventino, de Monaci Girolamini, che per verità vedesi in oggi ridotta in una comparsa assai magnifica, e vaga, per essere stati anche terminati i lavori di abbellimento secondo l' uso moderno a tutta perfe:t:tione, e l' Altare del Santo, ove si custodisce la scala sotto la quale segui la sua gloriosa morte, ed in oltre stata fatta una statua rappresentante il medesimo Santo, ornata da una gloria d'Angeli, custodito il tutto da una ben lavorata vetrina; La sudetta statua, e gloria d' Angeli sono opera molto lodata dello Scultore Sig. Andrea Ber­gondi Romano. ,

No. 5964. - 4 ottobre, p. 7-8: " N ella sopradetta Domenica fu scoperta nella Basilica

di S. Pietro in Vaticano, e propriamente nella nicchia della crociata a mano destra nell' entrare, la statua di marmo del B. Giuseppe Calasanzio Fondatore de PP. delle Scuole Pie, sopra piedestallo parimente di marmo con l' iscri:t­:tione

B. JOSEPHO CALASANCTIO FUNDATORI SUO CLER. REG. SCHOLARUM PIARUM ANN. MDCCLIJI. .

L' autore è il virtuoso Sig. Innocenza Spinaz:ti Romano della scuola del fu celebre Gio: Battista Maini. Egli ne a riscosso tutto l' applauso anche da più bravi Professori, e persone intendeu, tanto per la bellezu del disegno, e la felicità di chi l' a eseguito, quanto ancora per la finez:ta del marmo; onde non manca di essere un' opera degna della grandiosità di quella Basilica., (Vedere il No. 5637).

1756. No. 6144. - 27 novembre, p. 2-3:

" Professando quest' alma Città di Roma S{)ecial divo­zione verso la SSffia Vergine Maria, le di cu1 sagre Im­magini vengono tutto giorno venerate da Fedeli ••• ed aumentandonsi sempre più questa si prosicua divo:~;ione, in congiontura di essere stata ultimamente posta una di

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esse sagre Immagini nella cantonata della strada v1cmo alla piazza dell' orologio della Chiesa nuova, Sabato sera, che fu scoperta per la prima volta •.. vi si cantarono le Littanie, con ... gran concorso di popolo. La stessa divo­tissima Immagine, è stata dipinta dal rinomato Sig. An­tonio Bicchierari, e tra li lavori di stucco, che gli fanno bellissimo ornato, li due grandi Angeli sono opera del virtuoso Scultore Sig. Tommaso Righi Romano.,

No. 6153. - 18 decembre, p. 5-8: " In congiontura di essersi solennizzata nella Regia

Chiesa di S. Antonio della Nazione Portoghese, ••• Mer­cordì della passata la festa dell' Immacolata Concezzione della Bffia Vergine, si vidde scoperta la terminata nuova nobile Cappella dedicata alla medesima SSma Concez­ldone, ordmata già nel testamento dal fu Commendatore Sampajo. , " A mano destra poi, in altezza proporzionata, vi si vede il Deposito di esso Commendatore rappresen­tato nel di lui busto a basso rilievo, posto in un gran me­daglione sostenuto da una Virtù, e da alcuni putti sedenti sopra la di lui Urna sepolcrale di marmo nero, e bianco minuto; ed a mano sinistra della medesima Cappella per accompagnare il roverscio di detto medaglione si vede l' impresa di un Caduceo abbraciato da due mani col motto Fide, & Consilio, addattato al soggetto; il tutto opera e scultura dell'insigne Sig. Filippo Valle; oltre le porte laterali adornate con belli metalli dorati; e nel pavi­mento parimente di pietre mischie, osservasi un bel scherzo indicante una carta svolazzante con torcia spenta; & in essa carta vi è scolpita la seguente iscrizzione se­polcrale:

D.O.M. EMMANUEL PEREIRA DE SAMPAJO EX ALGARBIS JOANNIS V. LUSITANIAE REGIS FIDELISSIMI ADMINISTER APUD SANCTAM SEDEM PLENIPOTENTIARIUS CAPPELLAM HANC, UBI JACET, AERE SUO AC HAEREDEM EX ASSE COMPARAVIT, QUO CAPPELLANIAE FUNDARENTUR, INSTITUIT. OBIIT DIE XIII. FEBRUARI M.D.CCL. ANNUM AGENS LVIII. 11

1757. No. 6216. - 14 maggio, p. 14:

"La settimana passata si osservò nella Basilica Vati­cana terminata, e scoperta alla publica vista la nuova Sta-

tua di marmo fino rappresentante il B. Girolamo Emiliani, opera molto lodata del celebre Scultore Sig. Pietro Bracci Romano. La stessa è collocata nella sua nicchia situata nella navata ove è l' Altare de SS. Processo, e Martiniana; e nel suo piedestallo vi è scolpita la seguente iscrizzione.

B. HIERONYMUS AEMILIANI ORPHANORUM PATER CONGREGATIONIS SOMASCHA:E FUNDATOR. 11

No. 6240. - 9 luglio, p. 10-11:

"Nella Chiesa di S. Maria Maddalena de PP. Ministri degl' Infermi si principiò martedì la divozione di nove giorni preparatoria alla festa del loro glorioso Fondatore S. Camillo de Lelli., " In tale congiontura si sono veduti terminati, e scoperti alla publica vista li due nuovi bassi rilievi di fino marmo, situati nelle due parti laterali del­l' Altar mal_l'giore, rappresentante quello a cornu Evangeli le tre M~1e, eh~ si portano alla visita del Sepolcro di Nostro ~1g. Gesu Cnsto, e l' altro a cornu Epistolae lo Stesso S1g. Nostro quando apparve a S. Maria Maddalena in sembianza di Ortolano; ambedue opera molto applau­dita del yirtuoso Scultore Sig. Francesco Giesuelli Ro­mano, alhevo della Scuola del celebre Sig. Pietro Bracci. ,

1759.

No. 6537. - 2 giugno, p. 20:

" Per ordine della Santità di N. Sign., sono già molti giorni, che si è dato principio al lavoro delle statue, e bassi rilievi, che dalla magnanimità della Sant. Sua vo­gliono farsi collocare nei siti già opportunamente disposti fin da quando si fece la fabrica della nobilissima, e vera­mente magnifica Fontana di Trevi, per maggiore orna­mento della medesima; e li virtuosi Scultori di tali opere sono li Signori Pietro Bracci, Filippo Valle, Giovanni Grossi, ed Andrea Bergondi. ,

P• 22-23: "L' Emo Portocarrero prima Creatura della San:

mem: di Pap~ B~nedetto XIV .•.•. per una maggior prova della sua gratltudme, e generosità, ad effetto di contribuire ad una memoria più eterna di un tanto Principe, si è ancora espresso essere intenzionato di contribuire una somma con~iderabile di d~naro da erogarsi in una sepol­cral memona al detto glonoso Pontefice; il che inteso da altri Po~porati Concreature presenti, si sono espressi anch' ess1 voler concorrere; ed il Sig. Cardinale Giro­lamo Colonna, Camerlengo di S. C., informato dal sudetto Emo Portocarrero di tal sua lodevole intenzione, ... poco dopo si portò alla Basilica Vaticana, ad effetto di rinvenire il luogo più a proposito per l' effetto sudetto. ,

INDICE DEGLI SCULTORI I numeri si riferiscono a quelli dei fascicoli del Diario Ordinario

Bergara, Francisco, 5337, 5007. Bergondi, Andrea, 5874, 6537. Bracci, Pietro, 1825, 3274, 3654, 3900,

3978, 4383, 4785, 4947, 5199t 5283, 5580, 5790, 6216, 6240, 6537·

Cametti, Bernardino, 5751. Campi, Pietro Paolo, 3963. Chafier [Caffieri, Jean-Jacques], 5499· Cornacchini, Agostino, 516, 5790. Corr~d.ini, P. ~tonio, 408o, 4644, 4653. Cors1n1, Agostmo, 4644. De Rossi, Angelo, 450. Gagliardi, Giuseppe, 4914, 5025. Giardoni, Pietro Francesco, 3654, 3900. Giesuelli, Francesco, 6240. Gilè [Gillet, François], 5499· Giusti, Alessandro, 4644.

Grossi, Giovanni Battista, 5424, 5730, 6537·

Latour, Pascasio, 4689, 5181, 5196, 5751. Legros, Pierre, 285, 450, 4806. Lestache, Pierre, 4644, 4734, 4851, 5499· Lironi, Giuseppe, 3416, 4407. Ludovisi, Bernardino, 4167, 4329, 4545,

4605, 4644, 4806, 5055· Maini, Francesco, 3471. Maini, Giovanni Battista, 2876, 4407,

4659, 4662, 4785, 4914, 5025, 5118, 5331, 5637t 5499t 5964.

Marchionni, Carlo, 3365, 4785, 4806. Mazzuoli, Giuseppe, 450. Melchiorre, Carlo, 4644. Melone (Melloni], Carlo Francesco, 950. Moderati, Francesco, 1412.

Monaldi, Carlo, 1558, 5370. Monnot, Pierre, 450. Moratti, Francesco, 450. Ottone, Lorenzo, 450, 2993· Pacilli, Pietro, 5181, 5331, 5658. Queirolo, Francescp, 4986. Righi, Tommaso, 6144. Rusconi, Camillo, 441, 450, 950, rlbS• Sciai [?], 5499· Slodtz, Michelange, 4251, 4407, 4554-Spinazzi, Innocenzo, 5637, 5964. Tenti, Filippo, 5463. Valle, Filippo, 4374, 4407, 456o, 4,S,.

5088, 5280, 54991 5790, 6153, 65~ Verciaf [Verschaffelt, Pietro Ant~

4644, 4806.

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INDICE DEGLI ALTRI NOMI DI PERSONE

Benedetto XIII, 1849, ~969, 31~4, 3365. Benedetto XIV, 3870, 4545, 4005, 4659,

466~, 5376, 558o, 6537· Boncompagni, Card. Giacomo, 441, 950. Calcagnini, Card. Carlo Leopoldo, 4947· Capponi, Marchese Alessandro, 4554· Caraccioli, Card. Innico, 3~74, 5436. Clemente XII, 3654. Colonna, Card. Carlo, 5730.

Colonna, Filippo, 4329. D'Adda, Card. Ferdinando, 1412. Davia, Giovanni Antonio, 3870. Gregorio XIII, 441, 950. Grillo, Livia del, 4986. Imperiali, Card. Giuseppe Renato, 4380,

4383. Innocente XII, 4500, 4599· Joao V di Portogallo, 4914, 5283.

Marefoschi, Card., 5~70· Paolucci, Card. Fao11%io, 18a5. Petra, Card. Vincenzo, 4500, 4599· Rufo, Card. Tommaso, 4251. Salviati, Maria Lucr~ Rospigliosi,

5055· 5730· Sampajo, Emmanuel Pereira de, 6153. Simonetti, Card. Federico, 5370• Sobieski, Maria Clementina, 33aa, 3g6o. Spinola, Card. Giorgio, 4167.

INDICE DEI LUOGHI

Aversa, Cattedrale, 3~74· Bologna, Metropolitana, 4005. Montecassino, 4~· Napoli, Cattedrale, 3978. Paliano (Campagna), Collegiata di S.

Andrea, 43~9· Roma, Castel Sant'Angelo, 5436. Roma, Collegio di ProJl.aganda Fide, 1412. Roma, Fontana di Trevi, 3882, 4o68,

42o6, 65n· ss T · ·tà d · P ll · · Roma, Ospwo . nru e1 e egnru, 558o·

Roma, Palauo della Cancelleria, 4251. Roma, Palauo Nuovo [?], Campidoglio,

3654· Roma, Palauo della Consulta, 3471. Roma, Palauo Muti, 5424· Roma, Palauo Orsini, 57:;1. Roma, Piazza dell'Orolog1o, 6144.

Roma, S. Agostino, 438o, 4383. Roma, SS. Ambrogio e Cado al Corso,

5118. Roma, S. Andrea delle Fratte, 4947, 4986. Roma, S. Antonio dei Portoghesi, 6153. Roma, SS. Apostoli, 3322, 5055, 5730. Roma, S. Apollinare, 48o6. Roma, SS. Bonifazio e Alessio, 5874. Roma, S. Carlo alle Quattro Fontane,

4848. Roma, S. Giovanni dei Fiorentini, 4554,

528o. Roma, S. Giovanni in Laterano, 285, 450,

1849· Roma, S. Ignazio, 5o88, 5199. Roma, S. Lorenzo in Lucina, 3870. Roma, S. Luigi dei Francesi, 4734, 4851,

5499·

Roma, S. Marcello al Corso, 18a5. Roma, S. Maria dell'Anima, 5196. Roma, S. Maria Maddalena, 6240. Roma, S. Maria Maggiore, 3936, 5376· Roma, S. Maria sopra Minerva, ~969,

3124, 3365. Roma, S. Maria della Scala, 4407· Roma, S. Maria in Traspontina, 5463. Roma, S. Maria in Vallicella, ~876. Roma, S. Pietro in Vaticano, 516, 950,

1558, 3253· 3416, 3900, 3963, 4251, 4374> 4500, 4599· 5316, 5331, 5607. 5637, 5658, 5790, 5964, 6216, 6537·

Roma, S. Salvatore alle Coppelle, 4167. Roma, S. Salvatore in Lauro, 5370. Roma, SS. Trinità degli Spagnuoli, 4689,

5881. Siena, Duomo, 4785.

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