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Stahlbau Pichler

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Quotidiano

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OCTOBER 201244

PROTECTIVE COATINGS ANALYSIS

COR-TEN© – ONE MATERIAL FOR MANY APPLICATIONS, FROM ARCHITECTURE TO FURNITURECOR-TEN©, un materiale per tante soluzioni, dall’architettura agli elementi d’arredo

Opening photo: The elegance of COR-TEN© steel characterises the Casalgrande Hotel’s façade in Salvaterra (RE), Italy.

Foto d’apertura: il COR-TEN© connota elegantemente la facciata dell’hotel Casalgrande a Salvaterra (RE).

L’acciaio basso legato altoresistenziale e autopassivante, defi ni-to “patinabile” (weathering steel) è stato brevettato nel 1933

dall’americana United States Steel Corporation. Con la sua forte ma-tericità, il suo caratteristico cromatismo e le sue elevate prestazioni l’acciaio patinabile è oggi uno dei materiali più usati dagli architetti contemporanei. Il suo successo lo si deve proprio alle due princi-pali caratteristiche che lo contraddistinguono: l’elevata resistenza, sia meccanica che alla corrosione e le peculiari qualità estetiche da-te dall’ossidazione controllata. Il nome COR-TEN© nasce dall’inglese CORrosion resistance + TENsile strength.

H igh strength and self-passivating low-alloy steel, called “weathering steel”, was patented in 1933 by the United

States Steel Corporation. Highly tactile, high performance and with a characteristic colouring, weathering steel is one of the most used materials by contemporary architects. Its success is due to its two main features: high resistance, both mechanical and against corrosion, and peculiar look given by the controlled oxidation. The name COR-TEN© precisely refl ects these properties: CORrosion resistance + TENsile strength.

© Stahlbau Pichler

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OCTOBER 20125

Valentina Valente,Fondazione Promozione Acciaio, Milano | Italia,[email protected]

Il primo uso per applicazioni architettoniche arriva nel 1964 per merito dell’architetto Eero Saarinen con la John Deere World Headquarters in Illinois. La principale caratteristica dell’acciaio COR-TEN© è quella di autoproteggersi dalla corrosione elettrochi-mica, mediante la formazione di una patina superfi ciale compatta passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, tale da impedire il progressivo estendersi della corrosione; tale fi lm varia di tonalità col passare del tempo e solitamente ha una colorazione bruna. Il COR-TEN© è un materiale che “vive” e si autoprotegge: se, infatti, la patina superfi ciale viene intaccata o scalfi ta, si ossida di nuovo per costruire una nuova protezione. Questo fenomeno di rigenerazione si può ripetere più volte, mantenendo così una protezione continua. La superfi cie del materiale è opaca e piuttosto uniforme; in genere le lastre vengono installate preossidate ma vi sono casi in cui gli ele-menti vengono montati quando lo stato di ossidazione è nella fase iniziale,caso in cui la gamma di toni presenti può variare.Esistono tre tipi di COR-TEN© che presentano diff erenti caratteristi-che ed è quindi necessario scegliere il tipo di acciaio più idoneo alle esigenze progettuali:

− il tipo A, denominato “al fosforo”, è particolarmente adatto per applicazioni architettoniche;

− i tipi B e C meglio si prestano nel caso di strutture fortemente sol-lecitate. In ambito strutturale le caratteristiche di questa tipolo-gia d’acciaio sono defi nite dalla UNI EN 10025-5, “Condizioni tec-niche di fornitura di acciai per impieghi strutturali con resistenza migliorata alla corrosione atmosferica”.

Its fi rst architectural application occurred in 1964 at the John Deere World Headquarters, in Illinois, thanks to the architect Eero Saarinen. The main characteristic of COR-TEN© steel is the ability to protect itself against electrochemical corrosion through the formation of a compact passivating patina consisting of the oxides of its alloying elements, able to prevent the progressive spread of corrosion. The fi lm varies in hue over time, but usually has a brown colour. COR-TEN© steel is a “living” and “self-protecting” material. If the surface patina is dented or scratched, it becomes oxidised again to build a new protection layer. This regeneration phenomenon can be repeated several times, thus ensuring continuous protection. The material surface is opaque and rather uniform. Typically, the slabs used are pre-oxidised, but sometimes they are installed when the oxidation is in the initial phase; in these cases, the range of tones may vary.There are three types of COR-TEN© steel, with diff erent characteristics. It is therefore necessary to choose the most suitable one to the project needs:

− grade A, or “phosphorus steel”, particularly suitable for architectural applications;

− grades B and C, more appropriate in the case of highly stressed structures. The characteristics of this type of steel are defi ned by UNI EN 10025-5 “Technical Delivery Conditions for Structural Steels with Improved Atmospheric Corrosion Resistance”.

COR-TEN© steel is highly appreciated by contemporary

1

The Tobacco Museum in Pontecorvo (FR) Italy, whose brown coating refers to the colour of tobacco leaves.

Il Museo del Tabacco a Pontecorvo (FR), il cui rivestimento bruno rimanda ai colori delle foglie di tabacco.

2

Residential building “Parma #33”, designed in Turin, Italy by BSA and Giacosa Palitto.

Edifi cio residenziale Parma 33 progettato a Torino dagli studi BSA e Giacosa Palitto.

1

2 © Beppe Giardino

© Boni&Tancredi

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OCTOBER 201266

PROTECTIVE COATINGS ANALYSIS

Il COR-TEN© è molto amato dagli architetti contemporanei per il suo forte carattere espressivo e perché si sposa armoniosamente con gli altri materiali: calcestruzzo, materiali lapidei, legno, prestandosi ad esigenze progettuali e a linguaggi diff erenti grazie agli svariati tipi di lavorazione a cui può essere sottoposto: forgiatura, curvatura, trafi -latura, lavorazione a macchina, a taglio, saldatura.Una delle principali applicazioni è sicuramente quella dei rivesti-menti di facciata. In questo campo si è assistito negli ultimi anni ad un incremento dell’uso di questo materiale divenuto ormai parte dell’immagine delle città contemporanee. “[…] oggi il COR-TEN© viene impiegato e trattato come è proprio dei rivestimenti,” scrive Francesco Dal Co, direttore di Casabella, nel

numero 807 della rivista, “quasi fosse un tessuto, ritagliabile, pie-gabile, ornabile con intarsi e in-cisioni che ne esaltano le qualità meramente superfi ciali.”Viene sottolineata, dunque, la predilezione degli architetti con-temporanei per questa applica-zione dell’acciaio COR-TEN©, che costituisce, a tutti gli eff etti, una nuova pelle per gli edifi ci con-temporanei.Nelle applicazioni per esterni è so-prattutto la variazione cromatica a rendere questo materiale così in-teressante agli occhi dei progetti-sti. Non secondari anche gli aspet-ti più tecnici, oltre alla dichiarata resistenza agli agenti atmosferici: con il COR-TEN© è possibile otte-nere notevoli riduzioni di spessore e conseguenti diminuzioni di peso, conferendo alla pelle degli edifi ci resistenza, isolamento e durabilità andando così a modifi care la con-

suetudine costruttiva delle facciate. Se pitturato, riduce inoltre le perio-diche operazioni di manutenzione. È una soluzione progettuale desti-nata ad essere implementata sempre di più, anche grazie al crescente sviluppo dell’utilizzo di metodi di costruzione a secco. Sono ormai moltissimi gli esempi di utilizzo del COR-TEN© in facciata, fi rmati dai più noti studi di architettura in tutto il mondo e se, fi no a un decennio anno fa, gli esempi nel nostro Paese erano meno comuni, og-gi esistono diversi edifi ci realizzati con questo materiale degni di nota.Ricordiamo, ad esempio, il “Museo del Tabacco” a Pontecorvo, pro-gettato dagli architetti romani Sebastiano Boni e Romolo Tancredi(fi g. 1), caso di recupero edilizio in cui il COR-TEN© ha dato nuova identità ad un vecchio edifi cio; l’ampliamento della sede “Paresa” a

architects for its great “expressiveness” and because it blends harmoniously with other materials – concrete, stone, wood – thus proving suitable for diff erent project requirements and sectors, also thanks to the high number of processes to which it may be subjected: forging, bending, drawing, machining, cutting, welding.One of its main applications is certainly the façade cladding.In this fi eld, in the last few years we have witnessed an increase in the use of this material, which has now become part of the contemporary city. “[…] COR-TEN© steel is now used and treated, as happens to every coating”, Francesco Dal Co, Director of Casabella, wrote in the issue 807 of this magazine, “almost like a fabric – cut, folded and decorated with inlays and carvings that enhance its surface qualities.”As is emphasised, contemporary architects like to use COR-TEN© steel for this application, to the point that it has become almost a new “skin” for modern buildings.In the outdoor applications, it is especially the colour that makes this material so interesting for the designers. However, the technical aspects, as well as the weathering resistance, play a key role, too: COR-TEN© steel allows to achieve signifi cant reductions in thickness and therefore in weight, giving the façades resistance, isolation and durability, compared to the traditional ones. If painted, it also reduces the maintenance operations needed. This is a design solution bound to be more and more implemented, also thanks to the growing use of dry construction methods.There are many examples of COR-TEN© steel façades, designed by the most famous architects in the world. Unlike ten years ago, there are now many signifi cant buildings made of this material in Italy, too.A few examples are the Tobacco Museum in Pontecorvo, designed by the Roman architects Sebastiano Boni and Romolo Tancredi (Fig. 1), a case of renovation in which the COR-TEN© has given a new identity to an old building; the extension of the Paresa offi ces in Cesena; but also some residential buildings, such as “Parma #33” (Fig. 2), designed in Turin by

3

A detail of the façade of the Casalgrande Hotel, where you can see the surface patina, with its typical brown colour.

Dettaglio della facciata dell’hotel Casalgrande: si nota la patina superfi ciale dal tipico colore bruno.

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Valentina Valente,Fondazione Promozione Acciaio, Milano | Italia,[email protected]

Cesena, ma anche edi-fi ci residenziali, come il “Parma #33” (fi g. 2) progettato a Tori-no dagli studi BSA e Giacosa Palitto, o l’ho-tel “Casalgrande” a Salvaterra (RE) (fi g. 3).Le nuove generazio-ni di architetti ama-no sperimentare con questo materiale, an-che in forme proget-tuali ibride tra l’archi-tettura e la scultura. Ne è un esempio il recente “Memoriale della Deportazione” a Borgo san Dalmazzo, presso Cuneo, pro-gettato dallo studio Kuadra, dove il COR-TEN©si presta ad un gioco scultoreo di lettere tridimensionali

e decorazioni che riportano incisioni indelebili, nel segno della memo-ria dell’Olocausto, ma anche il progetto di recupero di Piazza Garibaldi nel centro storico di Lastra Signa, fi rmato da Neostudio, in cui l’uso del COR-TEN© è ampiamente utilizzato per creare fontane, sedute, aiuole e un grande totem polifunzionale, dalle forme scultoree. Queste so-luzioni caratterizzano i luoghi nei centri storici instaurando, grazie alla colorazione calda del materiale, un dialogo armonioso con il contesto.Dalla scala architettonica a quella più di dettaglio, il COR-TEN© si pre-sta a giochi di superfi cie anche per interpretare in modo contempo-raneo ambienti interni, in special modo nel settore del contract e del terziario, dove gli architetti possono sperimentare forme e texture più ardite, ma non soltanto. Così, ad esempio, la hall dei nuovi uffi ci di Unindustria, a Treviso, acco-glie gli associati e i visitatori con una quinta interamente realizzata in COR-TEN© (fi g. 4), che viene riproposta dal progettista Paolo Bornello anche nella grande sala del Consiglio. In questo caso, il materiale vie-ne scelto come simbolo di concretezza, forza ed eleganza, adatto ad un ambiente istituzionale come quello di una associazione industria-le. Scendendo ancora più di scala, questo materiale è diventato negli ultimi anni una delle tendenze più ricercate nel settore dell’outdoor sia inteso come arredo urbano che come spazi esterni privati o di rappresentanza. Sono molti i designer che, per diverse aziende del settore, con particolare riferimento al mercato italiano, hanno dise-gnato intere collezioni di elementi per l’arredo urbano in COR-TEN©:

the architectural fi rms BSA and Giacosa Palitto, or the Casalgrande Hotel in Salvaterra (RE, Italy) (Fig. 3).The new generations of architects like to experiment with this material, also mixing architecture and sculpture. Two examples of this are the recent “Deportation Memorial” in Borgo san Dalmazzo, near Cuneo, designed by the architectural fi rm Kuadra, with its three-dimensional letters and decorations in COR-TEN©, characterised by a series of carvings as a symbol of the Holocaust, and the restoration project of the square Piazza Garibaldi in the centre of Lastra Signa, realised by Neostudio, in which COR-TEN© steel has been widely used to create fountains, seats, fl ower beds and even a large multipurpose totems, similar to a sculpture. These elements characterise their sites in the town centres, while harmoniously fi tting in the environment thanks to the warm colour of the material used.COR-TEN© steel is also suitable for contemporary interiors, especially in the contract and the tertiary sector, where architects can experiment with bold shapes and textures, but not only.For example, the lobby of the new headquarters of Unindustria, in Treviso, welcomes members and visitors with a wall entirely made in COR-TEN© (Fig. 4), which the designer Paolo Bornello has used also in the large board room. In this case, this material has been chosen as a symbol of concreteness, strength and elegance, but also because it is suitable for an institutional environment such as an industrial association. Recently, COR-TEN© steel has become one of the most popular trends also in the outdoor sector, both for urban furniture pieces and for private or public spaces. Many designers have conceived entire urban furniture sets

4

The COR-TEN© steel wall in the lobby of the Unindustria headquarters in Treviso, Italy, designed by the architect Paolo Bornello.

La quinta in acciaio COR-TEN© nella hall della sede Unindustria a Treviso, progettata dall’arch. Paolo Bornello.

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PROTECTIVE COATINGS ANALYSIS

panchine, cestini porta carta, salvapiante, portabiciclette, con forme più o meno innovative e ardite, ma caratterizzati tutti da una estre-ma eleganza, innata nell’estetica stessa del materiale, per rispondere all’esigenza contemporanea di caratterizzare gli spazi pubblici in mo-do funzionale (quindi con oggetti resistenti e durevoli) ma al tempo stesso con soluzioni di grande valore estetico. Nel settore dell’outdoor per gli spazi privati si è assistito negli ulti-mi anni ad una grande produzione di oggetti in COR-TEN© funzionali a terrazze e giardini, come fi oriere, vasi, contenitori, spesso fi rmati dalla matita di designer conosciuti, che propongono soluzioni origi-nali che incontrano ormai il favore di un pubblico sempre più ampio. La ricerca e la sperimentazione formale con questo materiale conti-nua e sconfi na anche negli elementi di arredo (fi g. 5): tavoli, sedie, librerie in COR-TEN© vengono proposte per abitazioni moderne, ri-proponendo quell’“industrial style” che ha visto, negli ultimi anni, la rinascita di loft, abitazioni e locali ricavati in spazi una volta adibiti ad uso produttivo.Non vi è dubbio dunque che il COR-TEN© rappresenti, in questi ultimi anni, una vera e propria tendenza in ogni settore dell’architettura e del design, testimoniata anche dalle proposte esposte alle più recen-ti edizioni del Salone Del Mobile di Milano, che da sempre fa tenden-za nel mondo, e delle principali fi ere dedicate al settore, con risvolti in parte ancora da scoprire e sperimentare grazie alla grande fl essibi-lità e versatilità del materiale.

in COR-TEN© for diff erent companies, especially for the Italian market – benches, paper bins, tree grilles and bicycle racks with more or less innovative and bold shapes, but always extremely elegant, like the COR-TEN© itself, in order to meet the contemporary need for functional (i.e. with resistant and durable materials) as well as beautiful public spaces.In the past few years, a great variety of objects in COR-TEN©

has been designed – often by well-known designers, who off er original solutions that are meeting the favour of a wider and wider audience – for the private outdoor spaces, too, especially for terraces and gardens: Flower boxes, pots, jars, etc. Research and experimentation with this material are now involving also the furniture industry (Fig. 5): Tables, chairs, bookcases in COR-TEN© are being designed for modern homes, in line with that “industrial style” started a few years ago with the renovation of old industrial areas to make lofts, houses and rooms.There is no doubt that, in these last few years, COR-TEN© steel has been a real trend in all fi elds of architecture and design, as has been proven during the last editions of the worldwide Milan Furniture Fair and of the other key trade fairs in the industry. However, thanks to the great fl exibility and versatility of this material, there still much to discover and experience.

5

Design and furniture pieces in COR-TEN© steel in the Tobacco Museum.

Elementi di design e arredo in acciaio COR-TEN© all’interno del Museo del Tabacco.

Valentina Valente,Fondazione Promozione Acciaio, Milano | Italia,[email protected]

© Boni&Tancredi5

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Mensile

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bereich

Stahlbau Pichler è sinonimo di qualità ed affi

dabilità, per tale ragione gli interventi di questa azienda di Bolzano vengono richiesti in Italia e all’estero con la stessa fiducia da parte di com

mittenti che per le proprie realizzazioni

esigono, giustamente, la certezza di una risposta effi

ciente non solo in term

ini di progettazione e realizzazione, ma

anche di servizio e puntualità.

Nell’ultim

o anno numerosi sono stati gli interventi che

hanno dato grande soddisfazione a tutto il team aziendale,

alcuni esempi sono lo Skylink, ponte di collegam

ento all’ae-roporto internazionale di Francoforte che è valso all’azienda un im

portante riconoscimento all’interno del “Preis des

Deutschen Stahlbaus 2012” (prem

io per le costruzioni in ac-ciaio); il Q

uattro Corti B

usiness Center di San Pietroburgo,

progetto firmato dallo studio Piuarch e il M

use di Trento, firm

ato dall’architetto Renzo Piano.

Lo Skylink di FrancoforteStahlbau Pichler ha realizzato la porta di accesso all’A

irport city di Francoforte. Lo Skylink, che collega T

he Squaire a T

he Squaire Parking, si sviluppa come un agile ponte che

scorre ad un’altezza di 18 metri proprio sopra l’accesso al

Terminal 1. C

on i suoi raccordi in acciaio disposti secondo una com

binazione apparentemente casuale, lo Skylink rap-

presenta in realtà una struttura architettonica importante ed

unica nel suo genere.U

na sfida alle regole della statica: con il suo sviluppo a cilin-dro portante, il ponte accom

pagna il flusso dei viaggiatori con barre sottili e visivam

ente leggere. I nodi in acciaio tra la cintura superiore e quella inferiore e le connessioni sono stati studiati ad hoc e presentano una com

plessità assolu-

tamente inusuale, così unica da essere stata scelta com

e oggetto di analisi per una tesi di laurea.Stephan Steinm

ayer, ingegnere che per Stahlbau Pichler ha coordinato la costruzione del ponte direttam

ente sul posto, parla di vera e propria “sfida”, soprattutto in riferim

ento all’abbinata ubicazione com

plessa e struttura snella.

Il Business Center Quattro Corti di San Pietroburgo

Il Business C

enter Quattro C

orti, ideato dallo studio milane-

se Piuarch, che ha presentato il progetto vincitore al concor-so di G

alaxy LLC per ristrutturare e ricostruire un’area nel

centro della città, ha trovato in Stahlbau Pichler l’azienda in grado di progettare, produrre e m

ettere in opera un sistema

di facciate davvero peculiare che costituisce di fatto il tratto distintivo di quest’opera, il volto del progetto.

Le facciate continue occupano una superficie pari a 3.000 mq

e si presentano completam

ente trasparenti, complete di vetri

specchianti e riflettenti proposti nei quattro diversi colori che spiegano appunto le quattro corti. I pannelli di vetro seguono inclinazioni diverse e ruotano rispetto al filo della facciata a creare una suggestiva frantum

azione dei riflessi nel vetro spec-chiante, richiam

o diretto alla superficie irregolare delle tessere dei m

osaici bizantini, e un effetto caleidoscopico che muta al

variare dell’illuminazione diurna, un om

aggio al Salone degli Specchi nel Palazzo G

rande di Peterhof. Quattro C

orti rappre-senta un progetto che potrem

mo definire in buona parte m

ade in Italy, ottenuto da una sinergia tra aziende russe ed italiane. Proprio quando si parla di collaborazioni im

portanti e lavoro di squadra Stahlbau Pichler sa giocare un ruolo im

portante.

Il Muse di Trento

Porta la firma di R

enzo Piano il progetto di riconversione dell’ex area industriale adiacente al fium

e Adige, che ha

portato alla completa m

etamorfosi dell’area che fu della

fabbrica Michelin e ha m

esso in luce il forte legame della

città di Trento con la natura ed il suo rispetto e la cultura e la sua prom

ozione.A

Stahlbau Pichler è stata affidata le realizzazione del M

USE

, il cuore dell’intero intervento, del quale l’azienda altoatesina ha curato tutta la parte strutturale e di involucro. U

na bella avventura che ha avuto come naturale conseguen-

za l’ottimo processo di cantierizzazione dell’intero M

USE

avvenuto in un clim

a di grande collaborazione tra tutte le figure professionali interessate secondo le parole di Luca B

olzanin, Project Manager Stahlbau Pichler.

Il Museo di scienze naturali, M

USE

(MU

seo delle ScienzE)

è strutturato su 6 piani (4 in luce e 2 interrati), la verticalità dell’edificio progettato da R

enzo Piano si snoda intorno alle

tematiche della diversità degli am

bienti naturali. Le facciate e le coperture sono state realizzate da Stahlbau Pichler con profili in allum

inio customizzati per il progetto e prodotti da

Metra. L’edificio quasi com

pletamente in vetro (oltre 21.000

mq), che sarà inaugurato nell’estate 2013, è costituito da

una successione di spazi e di volumi, di pieni e di vuoti.

Il progetto è caratterizzato da una notevole complessità

geometrica dovuta ai 4 principali volum

i (Blocco U

ffici, L

obby, Area M

useale e Serra), alle loro intersezioni e ai m

utui intrecci. Definibili com

e sculture architettoniche, coperture e facciate si abbinano all’utilizzo di diversi m

ate-riali portati ai loro lim

iti di impiego. D

a un lato le copertu-re in Z

inco-Titanio ed in vetro presentano geom

etrie molto

complesse e ricche di interfacce con le strutture in legno e

acciaio, con sbalzi di eccezionale proporzione. Dall’altra le

facciate continue realizzate in alluminio presentano snellez-

ze elevate dei profili.

INFO

Stahlbau Pichler via T. A

. Edison 15 | 39100 B

olzano Tel. 0471 065 000 | Fax 0471 065 001 info@

stahlbaupichler.com | w

ww

.stahlbaupichler.com

Un

a realtà italian

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lte ling

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Universitá

Torino, Arch. Foster

Galaxy,

St. Petersburg (RUS)

Skylink, Airport Frankfurt (D

E)

MU

SE, Trento