Nuove case da vecchi ponti - MINERGIE Schweiz · 2019. 11. 6. · Nella sua area, lail 97 per cento...

Datum: 30.10.2019

per i proprietari immobiliari

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Nuove caseda vecchi pontiRICICLARE CALCESTRUZZO Si possono riciclare non solo il vetro, la carta e l'alluminio.Nel costruire una casa si può utilizzare calcestruzzo riciclato senza alcuna restrizione.Questo permette di risparmiare energia e di preservare le riserve di ghiaia e gli spazidi discarica, che sono limitati.Di Kaspar Meuli (testo) e Franziska Frutiger (foto)

Cava di ghiaia Ae bisholz a Oensingen (SO): un impianto di frantumazione mobile sminuzza componenti in calcestruzzo per ricavarne granulato. il materiale di base del calcestruzzo riciclato.

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Betongranulat

I pezzi di granulato sono grandi fino a 16 millimetri.

A0-1 6Betongranulat

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00m su una delle piùgrandi aree di estrazionedi ghiaia del paese. Vistadall'alto, la cava di ghiaia

di Aebisholz bei Oensingen (SO)appare come una radura in unbosco. Ma avvicinandosi diventachiaro che si tratta di un'impres-sionante cava. E una volta moltovicini, si possono infine scorge-re alcuni cumuli di materiali altidiversi metri. Qui, davanti a uncartello giallo con la scritta «0-16granulato di calcestruzzo», c'èBruno Stettler. Il responsabile ven-dita, distribuzione e produzione dicalcestruzzo presso Vigier BetonNordwest afferra una manciata disassi grandi fino a 16 millimetri edice: «Questo è calcestruzzo usa-to, da cui ricaviamo calcestruzzoriciclato.» E la qualità, ci spiegail cinquantenne, è equivalente aquella del calcestruzzo fatto conla ghiaia. «La qualità è dimostrata.Chi sostiene il contrario è perchéha dei pregiudizi.»Il granulato di calcestruzzo vie-ne prodotto dalla demolizionedi case e altri fabbricati. Questotipo di materiale è immagazzi-nato qui in depositi. Come le tra-versine ferroviarie in calcestruzzoche sono state smantellate nellavicina stazione di Oensingen.Oppure proprio accanto si tro-vano parti di una carreggiatain calcestruzzo sulla quale sivedono ancora dei segni gial-lo-neri. Sono tutti materiali cheaspettano solo di essere dati inpasto a un impianto mobile difrantumazione, che li lavora e liriduce in granulato in prossimità

del deposito.

Ora Bruno Stettler ci conducedalla cava di ghiaia, dove vieneestratto il materiale e che 10'000anni fa ospitava il ghiacciaio delRodano, fino all'edificio dell'a-zienda. Nella sala riunioni ciattende un corso intensivo sulcalcestruzzo.Costruire una casa concalcestruzzo riciclatoLezione numero uno: il calce-struzzo è fatto per 1'80 per centodi ghiaia e sabbia. Servono anchecemento, acqua e additivi. Lezio-ne numero due: per produrre cal-cestruzzo vanno bene sia la ghiaianaturale che il granulato riciclato.Quest'ultimo viene prodotto dal-la demolizione di componenti dicalcestruzzo o di materiali misti,che comprendono anche mattoni,piastrelle o intonaco. La ghiaia èla materia prima principale, i gra-nulati quella secondaria. Lezionenumero tre: a seconda che proven-ga da una demolizione pura o mi-sta, il calcestruzzo riciclato vieneimpiegato in modi diversi per lacostruzione. Si tratta di questionitecniche, come ad esempio la re-sistenza al gelo nella costruzionedi ponti. «Chi vuole costruire unacasa unifamiliare», sottolinea ilresponsabile del corso intensivoBruno Stettler, «può utilizzare gra-nulato di calcestruzzo per tuttele parti.» Ma per la maggior partedegli impieghi, nella costruzione dicase si usa il granulato provenienteda demolizioni miste.

E queste sono le basi. Iniziamo acapire che del calcestruzzo se ne

potrebbe parlare per ore. Sicura-mente con un esperto che ha unapassione come quella di BrunoStettler, che ha fatto la conoscen-za con il principale materiale dacostruzione della Svizzera mentreera apprendista muratore. Allo-ra ne esistevano al massimo unamanciata di qualità diverse, men-tre oggi Vigier Beton Nordwest, incui l'ex muratore fa parte della di-rezione aziendale, ne ha a catalogocirca 600 tipi diversi.

Questo ampio assortimento nonsorprende, perché la Svizzera è ter-ra di calcestruzzo. Da una sessanti-na d'anni l'edilizia è dominata dalcalcestruzzo. Secondo uno studiodell'Empa, il calcestruzzo impie-gato nelle costruzioni ammontaa 1300 milioni di tonnellate. Unaquantità di materiale difficilmen-te immaginabile. E ogni anno sene aggiungono altre 40 milioni ditonnellate. A tale scopo serve un'e-normità di materie prime naturalied energia. La metà della ghiaiaestratta in Svizzera finisce in unabetoniera. Lentamente, ma ineso-rabilmente, le riserve inizierannoa scarseggiare. «In molte cave sipotrà continuare a estrarre perancora dieci, al massimo vent'an-ni», precisa Bruno Stettler. «E poisarà finita per sempre.» In realtàci sarebbe anche altra ghiaia nelsuolo, ma per ragioni di prote-zione del paesaggio e delle acquedeve rimanere il più possibile doveè ora. «La Svizzera deve preserva-re le sue risorse. Ogni metro cubodi ghiaia che estraiamo scompareper sempre!»

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Bruno Stettler, responsabile vendita, distribuzione e produzione di calcestruzzo presso

Vigier Beton Nordwest.

La qualità è buona,l'immagine non ancoraUna parte della soluzione a questoproblema, che molti professionistidel settore edile non conosconoancora, è data da macchine come laGipokombi RC 170 FDR, che nellacava di ghiaia di Aebisholz produ-ce granulato riciclato da rifiuti edi-li minerali. E di questi in Svizzerane esistono ingenti quantità. Ognianno vengono prodotte circa 17milioni di tonnellate di materiali didemolizione, di cui circa due terzivengono riutilizzati. Ancora oggisono tuttavia 25'000 le case unifa-miliari che vengono incenerite o fi-niscono in discarica. E questo è unulteriore motivo di preoccupazioneper il settore edile. Perché scar-seggia non solo la materia prima

principale, ma anche lo spazio peri rifiuti. Nel nostro paese esistonocirca 200 discariche, ma si riempio-no troppo velocemente. Ed è moltodifficile aprirne di nuove. Le proce-dure di autorizzazione che tengonoconto di tutti gli interessi in materiadi protezione della natura, del pae-saggio e dell'ambiente sono troppocomplesse e inoltre aumenta la re-sistenza da parte della popolazione.

Di tutti gli edifici demoliti, solo unapiccola quota viene destinata alcalcestruzzo riciclato. In Svizzerasoltanto il dieci per cento del calce-struzzo prodotto contiene materialericiclato. Questo non dipende dallaqualità dei materiali demoliti, madalla mancanza di domanda. Du-rante il nostro tour ad Aebisholz,Bruno Stettler ci mostra 16 altri sii

contenenti diverse qualità di ghiaialavorata e pronta, solo due di que-sti vengono usati per lo stoccaggiodi granulati riciclati. Mancano levendite.

La causa non è il prezzo, perché ilcalcestruzzo da ghiaia o da granu-lato costa praticamente uguale. Èun'altra: le materie prime secon-darie hanno un problema d'im-magine. «Le persone associano ilcalcestruzzo riciclato alle macerie»,spiega contrariato Bruno Stettler,«è questo che rimane loro in testa.»Ma i sondaggi effettuati dagli archi-tetti dimostrano che le riserve nonriguardano tanto la qualità quantopiuttosto l'estetica. Viene criticatoil fatto che il colore del calcestruz-zo riciclato non sarebbe uniforme.

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Si tratta di un pregiudizio, a frontedel quale l'esperto di calcestruz-zo Stettler non può che scuotere ilcapo. «Visivamente non ci sono dif-ferenze tra il calcestruzzo primario equello riciclato», afferma. A questo siaggiunge il fatto che, dal punto di vi-sta ecologico, il calcestruzzo ricicla-to presenta vantaggi su ogni fronte.Per contrastare la cattiva fama delcalcestruzzo riciclato, nella cavadi ghiaia di Aebisholz si tengonoregolarmente dei workshop perarchitetti, ingegneri e autoritàdel settore edile che possono far-si personalmente un'idea in basea modelli di pareti realizzati contipi di calcestruzzo diversi. BrunoStettler nutre buone aspettative inmerito a questi eventi, soprattuttoper quanto riguarda gli esponentidelle autorità. La pubblica am-ministrazione deve dare il buonesempio costruendo immobili di-mostrativi. E un passo alla voltaeffettivamente i successi arrivano.Stettler mostra con orgoglio dellefoto sul suo cellulare che ritraggonoil centro di formazione professiona-le Solothurn-Grenchen inauguratonel 2016, dove con il calcestruzzo ri-ciclato sono stati realizzati perfinoelementi a faccia vista.

La città di Zurigo è fra l'altro in pri-ma linea nella promozione dell'e- Per la costruzione del nuovo ospedale Triemli di Zurigo è stato utilizzatodilizia sostenibile. Nella sua area, la il 97 per cento di calcestruzzo riciclato. Foto: Raiph Feinermetà del calcestruzzo utilizzato peri nuovi edifici deve essere, per quan-to possibile, riciclato. A volte questaquota è anche molto più alta. Per lanuova costruzione dell'ospedale diTriemli, il più moderno della Svizze-ra, sono stati impiegati 36'191 metricubi di calcestruzzo, di cui il 97 percento riciclato. Un livello da record.

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Materiale: fare la scelta giustaLa realizzazione di unacasa ecologica ed efficientedal punto di vista energeticoha inizio già prima dellacostruzione, con la scelta deimateriali. Una regola d'oro:utilizzare meno materialepossibile, il più puro possibilee il più idoneo possibile.

Innanzi tutto va specificato che nonesiste una chiara classificazione deimateriali più ecologici. Per poter va-lutare se un materiale da costruzioneè vantaggioso per l'ambiente, occorresapere dove e a quale scopo deve esse-re impiegato. Annick Lalive d'Epinay èarchitetto ETH ed ex responsabile delcentro di competenza per l'edilizia so-stenibile della città di Zurigo. Oggi sioccupa della gestione di immobili nellacittà di Zurigo e spiega: «Non si può direche il legno vada sempre bene e il calce-struzzo mai.» A seconda della modalitàd'impiego, anche un materiale all'appa-renza ecologico come il legno può es-sere problematico, quando ad esempiocontiene colle o sostanze impregnantiche potrebbero essere rilasciate. E unmateriale come il calcestruzzo, che ri-chiede molta energia durante la produ-zione, può avere grandi vantaggi in fasedi utilizzo, perché è molto duraturo, èriciclabile e accumula a lungo nell'e-dificio l'energia ricavata passivamentedal sole.

Il fatto che non esista una classifica nonsignifica affatto che non ci si debba pre-occupare della compatibilità ambienta-le quando si costruisce. Anzi. «Il raggio

d'azione è ampio e lo si dovrebbe asso-lutamente sfruttare», sottolinea AnnickLalive d'Epinay, che è anche presidentedella commissione «Energia grigia deimateriali da costruzione» della Societàsvizzera degli ingegneri e degli architettiSIA. I committenti devono presentare leloro richieste in materia di ambiente ediscutere con gli architetti di come con-cretizzarle. «Nel dialogo con gli architet-ti è importante esigere una consulenzasulle questioni ambientali.»

Per quanto l'edilizia sostenibile possaessere molto complessa, la scelta dei ma-teriali non è un mistero impenetrabile.Si devono sostanzialmente consideraretre criteri:

1. L'energia grigia. Quanta energia ser-ve per la produzione, il trasporto e losmaltimento (valorizzazione e tratta-mento) dei materiali da costruzione?

2. Lo smaltimento. Il materiale può es-sere smaltito in modo sicuro e mirato,vale a dire il più possibile riciclato o al-meno trattato come rifiuto e depositatoin discarica nel rispetto dell'ambiente?

3. I componenti. Il materiale contienesostanze nocive che possono essererilasciate nell'ambiente e all'internodegli edifici?

«Fare attenzione a questi criteri è rela-tivamente facile per un committente»,spiega l'esperta di edilizia sostenibile.Una grande quantità di informazioniin merito è reperibile sulla piattaformaeco-bau.ch (disponibile in de e fr). Il sitoeco-bau.ch è gestito da un'associazioneche riunisce gli enti competenti in ambi-to edilizio di Confederazione, Cantoni eComuni al fine di promuovere un'edilizia

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ecologica e sana. A tale scopo l'organizza-zione assegna un marchio a tre livelli, peril quale i produttori di materiali da co-struzione possono candidarsi. Mediantela parola chiave «prodotti eco», sul sito sipossono effettuare ricerche mirate di of-ferte certificate in una dozzina di gruppidi prodotti, dal calcestruzzo ai mattonifino alle finestre, ai rivestimenti per pavi-menti e ai materiali isolanti.

Chi non vuole occuparsi personalmentedei singoli materiali da costruzione, perla pianificazione può orientarsi in base aicriteri del marchio Minergie-ECO, istitui-to dalle associazioni Minergie ed eco-bau.

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