Poesie Inge Muller

7
18 Inge Müller EINMAL KOMMT Von uns gesandt Der vorgeahnte Mensch. Protzt, ihr Die ihr uns Ins Strassenpflaster stampft. ICH HAB SIE GESEHEN: MENSCHEN Ohne Gott. Ausgeliefert Und still. Sein werd ich nicht mehr. Es ist viel Wenn sie sich erinnern. Und keine Literatur. ZUM LACHEN BRAUCH ICH KEINEN GRUND Zum Weinen keinen Schmerz Ich bin wie ihr und von euch wund Bin gar kein oder nur ein Mund. Zwölfton und Terz. VIELLEICHT WERDE ICH PLÖTZLICH VERSCHWINDEN Weil die Luft nicht mehr reicht Und nicht aufzufinden Ist die Leich.

description

Alcune poesie di Inge Mueller. Testo in originale e traduzione

Transcript of Poesie Inge Muller

  • 18

    Inge Mller

    EINMAL KOMMTVon uns gesandtDer vorgeahnte Mensch.Protzt, ihrDie ihr unsIns Strassenpflaster stampft.

    ICH HAB SIE GESEHEN: MENSCHENOhne Gott. AusgeliefertUnd still.Sein werd ich nicht mehr.Es ist vielWenn sie sich erinnern.Und keine Literatur.

    ZUM LACHEN BRAUCH ICH KEINEN GRUNDZum Weinen keinen SchmerzIch bin wie ihr und von euch wundBin gar kein oder nur ein Mund.Zwlfton und Terz.

    VIELLEICHT WERDE ICH PLTZLICH VERSCHWINDENWeil die Luft nicht mehr reichtUnd nicht aufzufindenIst die Leich.

  • Inge Mller

    Traduzione di Federica Venier1

    GIUNGE UN GIORNOInviato da noiLuomoAnnunziato.Vantatevi voi,voi che ci conficcate nel selciatocalpestandoci.

    LI HO VISTI: UOMINISenza Dio. AbbandonatiE silenziosi.Esserlo non lo sar pi. moltoSe si ricordano.E niente letteratura.

    PER RIDERE NON HO BISOGNO DI UN MOTIVOPer piangere di nessun doloreSono come voi e da voi feritaNon sono nessuna oppure solo una bocca.Dodecafonica e terza.

    FORSE IMPROVVISAMENTE SPARIRPerch laria non basta piE introvabile il cadavere.

    19

  • 20

    DER SCHWARZE WAGEN

    Da kommt der schwarze WagenDas Pferd, das geht im SchrittUnd wer allein nicht laufen kannDen nimmt der Wagen mit.

    FR H.E.

    Grau ist der Himmel vorm MorgenDer zu frhe Star singt im SchneeEh die Sonne ganz oben steht.(Der Tod tut dem Snger weh.)

    AUF ZEHENSPITZEN STEHENDSchweigendVorzeigendWas war und istNausikaa Odysseus ist gestrandetNicht tot.VersandetWie ein Feuer: alles.Eine neue FristHalt ihm die Hnde hinAuf Zehenspitzen stehend:Die Flut am Ende sonst zerreisst ihn.

    WIR SIND IN DIE ERDE GEPFLANZTVon beiden SeitenDer Regen trgt uns abAus der Wurzel schlgtEin gelber Steckling, ihnTrifft die Sonne nicht mehr.

  • IL CARRO NERO

    Ecco viene il nero carroIl cavallo, quello va al passoE chi solo non pu andareCon s se lo porta via il carro.

    PER H.E.

    Grigio il cielo dellalbaIl primo storno canta nella nevePrima che il sole sia alto.(La morte fa male a chi canta.)

    IN PUNTA DI PIEDIIn silenzioMostrandoCi che era ed Nausicaa Odisseo arenatoNon morto.InsabbiatoCome un fuoco: tutto.Una nuova oraTendigli le bracciaIn punta di piedi:Altrimenti alla fine la marea lo sommerge.

    SIAMO PIANTATI NELLA TERRADa entrambi i latiCi consuma la pioggiaDalla radice spuntaUna gialla talea, cheIl sole pi non raggiunge.

    21

  • 22

    LIEBE NACH AUSCHWITZ

    Das war LiebeAls ich zu dir kamWeil ich mussteDas war Liebe als ich von dir gingWeil ich wusste.Die alte Scham ist falsche Scham.

    Da half kein Gott und kein Danebenstehn

    Un ich ging. Und da war nichts getanIch sah mich und dichUnd sah die andern anUnd es reichte noch nicht

    Da half kein Auseinandergehn.2

    SE PROPRIO DEVO MORIRE

    Nota di Federica Venier

    Ho conosciuto Inge Mller attraversoHerta Mller: una semiomonimia deltutto casuale e, viceversa, una similitu-dine di esperienze non casuale nel con-testo della storia tedesca: comune per quanto diverso nei modi , dolo-roso attraversamento degli eventi pidrammatici del XX secolo.Herta Mller, pi giovane di Inge,trovava nelle poesie dellaltra le paro-le per dire il dramma che stava alloravivendo nella Romania di Ceausescu.Nella raccolta In der Falle,3 HertaMller dedica alla poesia di Inge unsaggio molto bello, il terzo e ultimodel volume, Mein Kleid bringt diePost zurck.4 In esso Herta Mllernarra poeticamente, alternando la sua

    prosa alle poesie di Inge Mller, le-sperienza poetica estrema di IngeMller: quellesperienza che, raccoltanel volume Wenn ich schon sterbenmuss,5 vide la luce solo nel 1985, a di-ciannove anni di distanza dal suicidiodi chi laveva trascritta.Da questo spunto mi sono messa sul-le tracce di Inge Mller. La prima sco-perta stata che anche gli amici tede-schi sapevano poco di questa autricee che la sua opera era praticamenteintrovabile. Poi finalmente ho trova-to il libro e ne ho scoperto lautrice.Inge Meyer nasce a Berlino il 13 mar-zo del 1925. Nel 1942 deve prestareservizio in guerra come ausiliaria e co-me aiutante durante il raccolto, in Sti-

  • 23

    AMORE DOPO AUSCHWITZ

    Era amoreQuando venni da tePerch dovevoEra amore quando ti lasciaiPerch sapevo.Lantica vergogna falsa vergogna.

    Qui non fu daiuto alcun dio n alcuna compagnia

    E andai. E qui nulla fu fattoGuardai me e teE guardai gli altriE non bastava ancora

    Qui non fu daiuto alcuna separazione.

    ria, nella annessa Austria. Tornataper breve tempo al lavoro come segre-taria, viene di nuovo richiamata, que-sta volta come ausiliaria della Luft-waffe e come aiuto-annunciatrice. Letruppe dellArmata Rossa la sorpren-dono a Berlino: i furiosi bombarda-menti degli ultimi giorni di guerra laseppelliscono per tre giorni sotto lemacerie, fino a quando, miracolosa-mente, viene tratta in salvo. I suoi ge-nitori non avranno questa fortuna: sa-r lei stessa di l a poco a estrarli dallemacerie della loro casa.Nel 1946 Inge Meyer si sposa, dopola nascita del figlio, con un compa-gno di scuola, Lohse. Il matrimoniodura poco. Inge si risposa con tale

    Schwenkner, impresario del CircoBusch. Con lui Inge si stabilisce aLehnitz, vicino a Oranienburg, nondistante da Berlino. L conosce scrit-tori come Friedrich Wolf e appunto,agli inizi degli anni 50, Heiner Ml-ler. Questultimo si trasferir anche-gli per un breve periodo a Lehnitz.Inizia la collaborazione tra IngeSchwenkner e Heiner Mller. Esco-no in questo periodo Die Korrektur(1958), Der Lohndrcker (1958) eKlettwitzer Bericht (1959). Poi nuovodivorzio, nuovo matrimonio, appun-to con Heiner Mller, trasferimentoa Berlino-Pankow. Continua la stret-ta collaborazione col marito ma qual-cosa si spezza. Lo stato psichico di

  • 24

    Inge Mller, gi peggiorato alla finedel periodo di Lehnitz, a Berlino pre-cipita. Lisolamento sociale, la lonta-nanza dalla natura, da quel lago cheamava, la mancanza di denaro, il con-fronto continuo con il marito, la pre-cipitano nellalcol e la riconducono dopo molti anni di mancata frequen-tazione alla poesia, forse ultima ri-chiesta di aiuto, mai pronunciata delresto, dato che le poesie furono pub-blicate solo molti anni dopo la mortedella loro autrice.I tentativi di suicidio si susseguonotragicamente, fino al fatale miscugliodi sonniferi e gas che le dar la mor-te, il 1 giugno del 1966. La raccolta Wenn ich schon sterbenmuss viene pubblicata solo un venten-nio dopo la morte della sua autrice.Come exergo al libro di Inge Mller, il

    marito, Heiner Mller, ha scritto pa-role che ci danno tutta la dimensionedella distanza, della solitudine delladonna che aveva sposato: Pi diuna volta ho letto le poesie contenutein questa raccolta; alcune mi eranoestranee, alcune mi irritavano, moltele ho capite solo dopo il suicidio delladonna che le ha scritte in tredici anniaccanto a me .6

    Scrive Herta Mller, sottolineando lamanipolazione costante in cui IngeMller si trova, lacerata, a vivere:La storia fu e rimase per Inge Ml-ler disprezzo delluomo di dimensio-ne storica.7

    In questo deserto si aprono spazi se-greti come segrete furono le suepoesie , le amicizie, la natura, quelpo damore che, sospeso tra morte evita, non riuscito a salvarla.

    1 Che, come sempre, ringrazia lamico Hannes Grote per laccurata revisione del suo lavoro!2 Hannes Grote segnala qui che la rima Danebenstehn/Auseinandergehn ripresa da una canzo-ne del movimento operaio dellOttocento. Mancano per, almeno per ora, ulteriori dettagli.3 Herta Mller, In der Falle, Wallstein Verlag, Gttingen 1996: In trappola!4 Il mio vestito lo riporta la posta: il verso di una poesia di Inge Mller, Brief einer Wehr-machtshelferin, Lettera di una ausiliaria della Wehrmacht.5 Inge Mller, Wenn ich schon sterben muss, Aufbau-Verlag, Berlin und Weimar 1985: una secon-da edizione segue lanno successivo nella Germania Ovest, presso Luchterhand Verlag, Darm-stadt und Neuwied 1986.6 Traduzione mia dallexergo del citato libro di Inge Mller.7 Traduzione mia dal saggio citato di Herta Mller, p. 55.