CV-Libro Von Balthasar

8/8/2019 CV-Libro Von Balthasar

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Han s Ur s v o n Bal thasarHans Ur s v o n Ba l thasa ree

Ad r i e n n e v o n Sp e y rAd r i e n n e v o n Sp e y rEdi t r ice Civ i l t à - Br escia

Luigi Villa



H ans Ur s von B alt he

Adr ien n e von Sp eyr

sac. dott. Luigi Villa



«... Gli artefici di errornon cerchiamoli, oggi, tra i

dichiarati.

Essi si nascondononel seno e nel cuore delChiesa»!

(San Pio X)



PROEMIO

Non si può ignorare che la “teologia” d

pieno fermento, quasi rivoluzionaria. V

sono riaffiorati e persino sottoposti ad unarevisione.

Il corpo ecclesiale, senza distinzione di

laici, viene messo sotto una nuova riflessi

gica che sottopone la stessa natura della suo mistero, la sua funziona e mediatrice

vezza spirituale dell’umanità.

Gli Autori di tutto questo materiale di

ecclesiologia, in ecumenismo, in esegesi, ile, sono tutti di ortodossa sicurezza, quale

pio, quello che stiamo trattando.

Leggendo le sue opere infatti vi si not



dell’apostasia filosofica moderna;d) la mancanza del nesso esistente in tu

sofie dell’immanenza.

Concludendo, si potrebbe dire che la f

von Balthasar non ha basi affatto sicure, in

com’è da varie correnti moderniste.

Inoltre, tutta la sua opera, in questo

frammentaria, monca, asistematica e, in m

richiede non poche riserve persino sul tem

Gesù Cristo che risulta tutto disorganico1

Comunque, tutta la sua opera, l’Autore

cepita non come un “tentativo” (come af

stesso nella premessa della sua opera

“Gloria”, in 15 volumi), bensì come l’unLo confessa anche nel suo “Filo d’Aria

un’affermazione sconcertante, dicendo:

«L’ascesa a Dio, mediante l’estetica,

brare insolita; ma è, ciononostante, l’

rende giustizia alla realtà obiettiva. Solo

le ascesa può cogliere il divino in quanto

Ma con questo, von Balthasar ha “



artificiosi muri d’angoscia che la Chiinnalzato attorno a sè contro il mon

“abbattere i bastioni” di “una Chiesa ch

va aprire in difesa verso il mondo”2.

A leggere le sue opere, viene da pensar

si proponeva di battezzare l’idealismo, ismo e l’esistenzialismo; e fa ricordare che

gia, von Balthasar fu indirizzato, sopratt

Lubac e da Karl Rahner, ma anche da v

e biblisti protestanti3, specie da K. Bsoprattutto, da una donna, Adrienne von S

toressa in medicina, con la quale visse, in

spirituale”, per ben 27 anni!.. né va dimen

von Balthasar non esitò mai neppure di “genio” di Lutero e la “Riforma”!..

In tale ottica, con questo nostro bre

intendiamo solo di far risaltare le question

dell’opera filosofica e teologica di von B

della sua collaboratrice, nella loro statura i

le e morale, messi di fronte all “dottrin

della Chiesa cattolica di sempre!



«Sento intorno a me dei novatvogliono smantellare la Sacra Cadistruggere la fiamma universa

Chiesa, rigettare i suoi ornamencurare il rimorso per il suo passaco!Ebbene, ho la convinzione

Chiesa di Pietro debba appropriproprio passato, altrimenti si Lei stessa la tomba... Verrà un gicui il mondo civilizzato rinnegsuo Dio, in cui la Chiesa dubiterPietro ha dubitato. Sarà tentata dere che l’uomo è diventato D

Suo Figlio non è che un simbofilosofia come tante altre e, nellei cristiani cercheranno invano lad d Di li tt



Capitolo I

HANS URSSVON BALTHASAR

Nacque a Lucerna (Svizzera) da un’anglia patrizia. Fu battezzato il 14 agosto nedi S. Francesco dove, successivamente, rPrima Comunione e la Cresima.

Giovane, poco più che ventenne, si preptorato e difese la sua tesi all’Università libstante di Zurigo, dove gli esaminatori nuovo Dottore “summa cum laude”, p“Storia del problema escatologico nella ra tedesca moderna”. Fu nel 1929.

Sentendosi chiamato al sacerdozio, fintrare nella “Compagnia di Gesù”. All



Compagnia. Ivi, studiò filosofia.Dopo il noviziato, fu indirizzato nello s

sofico, da Przywara, un irenico gesuita plo incoraggiò nella lettura filosofica dei guidò nella lettura di Dionigi l’Areopagit

zato dall’esistenzialismo moderno1.Mandato, poi, a Lione, nello studentato

della Compagnia, studiò teologia.L’ordinazione sacerdotale avvenne il

1936, a Lione, nella St. Mivhaelskirche, nale Faulhabar.Alla conclusione degli studi, nel 1937

assegnato, come campo di attività, il mo

cultura.Ritornato, poi, a Monaco, vi resterà finDa lì, passerà a Basilea, come cappellanodenti, e vi rimarrà fino a 1950.

Ma qui, la vita di von Balthasar fece udefinitiva, abbandonando la “CompGesù” all’età di 45 anni, per accompagnadottoressa Adrienne von Speyr, nata nel



era un medico oculista; la madre, Laure Galtri tre figli.

L’eccesso di fatica che Adrienne avevglia, la tentò persino di uccidersi, gettanvasca da bagno; ma ne uscì subito e, “m

ginocchio, offrì a Dio di vivere per Lui”A 16 anni, colta da febbri insistenti, gli

nici che le furon fatti rivelarono una formcolosi, a due lati. Allora, fu mandata a

montagna. Ritornò a Basilea nell’agosto 19nò al ginnasio fino che sostenne la maturitLe angherie della madre spinsero

Adrienne alla soglia del suicidio.

Superò ancora quella grave tentazione in dono da una cugina una somma di denatrascorre acuni giorni in un villaggo di dove trovò amici, ma anche un professorall’università, un certo Emil Dürr, vedovbambini, che poi sposò.

Nel 1928, Adrienne sostenne l’esame ddedicò subito interamente alla medicina; p



All’ospedale conobbe von Balthasar, pgli da un amico, che si prestò subito a stei suoi “dettati” dei suoi fenomeni mistictosi dell’autenticità di essi, e che la Speyr,so, la vide come una missione ecclesiale,

della quale egli doveva porsi.Da allora, von Bathasar parlò semp

come sua maestra e ispiratrice, tanto da scl’opera di lei “mi appare molto più im

della mia”.Ebbe, così, inizio, tra loro, una colladurata 27 anni, in cui fondarono un Istituto“Comunità San Giovanni3, un casa edit

teologia cattolica, nel senso più ampio ne”4.Il suo secondo marito fu Werner Kae

sore, prima, di storia e filosofia, e podell’Università di Basilea. La Signora prelui il thé, mentre il caffè, Lei lo beveva solBalthasar. A tavola, il pollo lo lasciava marito, benché fosse un intellettuale prov



una famiglia che teneva rapporti d’amicizdio con intellettuali di mezzo continente.

***

Prima di procedere nel nostro discorBalthasar e Adrienne, diamo, qui, un raplo della loro vita, per inquadrare meglOpera di pensiero e di vita.

Le nozioni che darò sui loro “fatti” e “priporto ricopiate dal mio “diario”, scridopo l’incontro che ebbi con le due SorelLina e Anna, il 13 marzo 1997, nella loro

le di Sacile (PN), via Campo Marzio, 5.Ma le troverete anche sul settimanale dsi di Pordenone, “Il Popolo” (16 agosto scriveva: Da Sacile, due collaboratrici ddel teologo von Balthasar e della misticavon Speyr narrano gustosi episodi di vitadei due grandi pensatori svizzeri. Ml’“Avvenire”, il giorno di ferragosto 1992



“ricordi” delle due Sorelle, Lina e Annche, per lunghi anni (Lina dal 1949 al 196in casa di Adrienne von Speyr come “govIn quella casa v’era anche l’ex gesuitaBalthaasar, assieme al secondo ma

Adrienne. Un menage a tre che potrebbepensare a qualcosa di poco... ortod“Signora”, infatti, dormiva in una cameramarito, professore e Rettore d’Università, d

un’altra. Ed era con von Balthasar cheandava in vacanza, mentre il marito, ildoveva andarsene altrove a fare vacanza.

La Signora Adrienne era fatta a modo

Signora Io!”, come la chiamava la signovoleva “star sempre sopra”, come l’olimi chiamava, quando le occorrevo, dovesubito, altrimenti si arabbiava e scampanebiosamente!

Il giudizio delle due Sorelle sulla von Sgenerale questo: “non che fosse cattivno!..”, ma la sorella Anna, invece,



Sempre intervistando sui “fenomeni mAdrienne, Lina sorrideva con compatimcosa dice mai!.. Ho letto anch’io, sì, su tere che continuo a ricevere dalla Svizzestoria della “mistica”... e non mi piac

Perché scrivere tante stupidaggini?..gnora” non era affatto di chiesa!.. Maandava a Messa solo due volte l’anno, aPasqua?.. Sì, era intelligentissima, non d

e bravissima, non lo metto in dubbio; sdi tutto, in ambulatorio, in ospedale, dovmavano a consulto per i casi più difficilscrivere, leggere, ricamare, far la ma

religione, niente, creda a me!.. Sa comepre definita? La “SIGNORA IO!” chsempre star sopra, e comandare sempre

Sì, aveva anche una bontà naturale, chescrivere bigliettini, ad uno per uno, anchenale di servizio che aveva; bigliettini in cuva l’amicizia e la riconoscenza. Invitava a



to, (il loro nonno, Adolf Baumagteber, erNietsche!), Karl Barth, il fratello teologHugo Tahner, Henri de Lubac, Gabriel tanti altri, come Romano Guardini, un prgine veneta, professore d’Università di M

che diceva Messa solo una volta la settigiorno, la signorina Lina si sentì dire Guardini: “Lina, lo sa che sono un Allora, Lina, che non s’era mai accor

disse: “Davvero?.. ma allora, come maiMessa tutti i giorni?”. E Lui: “Noi probbligati a dirla solo una volta la settime, basta!”.

Continuando l’intervista, Lina disse:GNORA IO”, poi, ogni giorno, come desela, voleva che le si preparasse “creme-cabudini, gelato, a chili, ma senza zuccheLei aveva il diabete) e pani di burro con lsott’oglio. Come si vede, era tutta roba a Lta, appunto perché diabetica, per cui, dopodoveva correre per farle iniezioni e così rim



erano dolori... roba da far tremare le polsi!..». E via via!..

***

Fatto il ritratto di questa “mistica”, appche non poteva avere familiarità con Sant’Loyola; e quanto Le si domandava della viqualcuno, rispondeva: “Lo è, certo, se è m

to, molto mortificato!”5. Ma allora, comessere un’anima straordinaria questaAdrienne” e avere contatti mistici coi San

A completare la figura di questa “m

sarebbe da dire anche qualcosa su quel mema lì, in casa, von Balthasar appariva“cavalier serviente”, a tempo pieno, dequasi un plagiato o stregato da quella dodiceva “mistica”. Comunque, più che il sre spirituale, era certo un sentimentalonimprudente, come quando, durante una vmare, si fece fotografare mente guardava



La signorina Lina, narrandomi di quesal mare e dei loro “rapporti” in spiaggia, aocchi in alto, mi disse: «Povero Herr Dos’è perso! E aggiunse: Io credo che la RA” lo ha come “insingannà”»! (È un te

lettale veneto che significa: plagiato, soggAltrettanto si potrebbe dire che non fu nepgran teologo che lo si vorrebbe far vedergià da allora, navigava al di fuori della san

sia con quei suoi dettami speculativi e mLui riceveva da quella donna “mistica” eEgli si compiaceva persino della loro origLui, poi, proiettava nella sua “nouvelle th



A destra del fiume, il collegio Stella M



Lo studentato di Pullach nei pressi di M



«Badate che nessuno v’ingcon la sua filosofia(e teologia)

e con i vuoti raggiri

ispirati alla tradizione umsecondo gli elementi del m

e non secondo Cristo»

(Col. 2, 8)



Capitolo II

LA TEOLOGIADI HANS URS VON BALTHASA

L’uscita dalla Compagnia di Gesù, a 4von Balthasar, fu proprio per consacrare del suo tempo non più agli studi teologi

mettere in iscritto le “visioni” (?) della suata al cattolicesimo, la dottoressa AdriSpeyr che, poi, raccolse in sei volumi.

In quelle “visioni”, la Speyr fa sapertura che l’Inferno è vuoto, e questa rivelaBalthasar la difese fino agli ultimi suoicrescente veemenza, nonostante che talemolto discussa dalla stampa e da un vasto



va se il diavolo era una realtà o una posIl teologo svizzero rispose:«... Non abbiamo teoria di sorta su

(...). Noi sappiamo soltanto che esiste undel male che supera l’uomo, che è trasc

la sua libertà verso il male, e lo dall’Apocolisse. Dove non c’è il diavolo,pente, ci sono degli animali e ogni sortaze, come anche dei simboli di potenze

Queste potenze sono personali? Io norisposta; non la so».Ora, è falso che noi non abbiamo teor

sul diavolo, perché la Chiesa sulla realtà d

ha delle teorie ben precise, fondate sul Nuovo Testamento e sull’insegnamentodella Chiesa.

Inoltre, affermando di non sapere se del male siano personali, contraddice

Scritture (quindi, non solo l’Apocalianche il Magistero solenne della ChiesaConcilio Lateranense IV e il Vaticano



dichiarò (anch’esso “de Fide”!) che i demstati creati buoni, ma divennero cattivicolpa2.

Anche il Concilio di Trento, dogmatirò che il demoni possiedono un certo dom

uomini, come conseguenza del peccato oAdamo3.

È chiaro, perciò, che anche i demoni spersonali, anche se di differente natura da

e non sono, quindi, dei “simboli” di potensonali. Ora, quella discussione sullvuoto”, spinse von Balthasar a scrivere:

«La meraviglia (di certe Riviste) dimnon hanno mai conosciuto le mie maggblicazioni, dove avrebbero certamente pvare migliaia di pezzi di legno per il mio

Fu una provocazione, questa, che tro

risposta dal teologo Rothkranz, dopo cheminato i quindici volumi delle opere del Basilea, oltre i suoi libri: “Glaubhaft is



Hlarstellungen” (“Nuove chiarificazionsterium Pasquale” - Klastellungen” (“Czioni”), “Kleine Fibel für Verunsicher(“Piccolo catechismo per i laici insicuri”),nuovi scritti.

Per esaminarli, il teologo Rothkranz stare dal Padre dott. Franz Gyìkens, ex Pde i PP. Bianchi, che fu anche teologo, per “Schwarzen Brief”, da cui togliamo le

osservazioni4:Nel libro “Chiarificazione” vi si trovaro disprezzo del Magistero, negando apeil “Primato” della giurisdizione papalinfatti: «Non sono, forse, le formulazioniche dei grandi Concilii dei primi secoli cono la Trinità e la Cristologia a concemeno pericolosissimi verso lo svuotammisteri divini?»5.

La risposta è che esse, e come tutta la “sDio, diventano pericolose dal momento in



mo non sa più di chi si occupa. Questo teriduce solo a una “debole” difesa dei dogloro definizioni, definite da von Balthassempre nuovi tentativi della loro insufma non dice neppure che cosa vi sia di ins

nelle definizioni dei Concilii!Nel medesimo scritto, von Balthasar f

co massiccio contro l’autorità ecclesiale, a«che non poteva riservare per sè (in tede

preso in affitto per sè) la verità cristianaltri dovrebbero “comprare” da Lei»;dicendo che la verità teologica, teoricChiesa presenta come autorità, non rche «la metà della verità cristiana, e cnella sua totalità, soltanto quando tumembri la fanno (!!) con amore... Solo realizzazione, la verità dogmatica divenmente cristiana, vale a dire (entra) nella

Cristo».Ma anche qui, von Balthasar non dic

trova l’altra metà della verità!



cristiana, e gli “altri” la devono “comp

Lui, vogliano o no, se si vuole usare quel modo di parlare»!

Comunque, non è solo questo “passo”come ha fatto pure Küng in “Christ-Sein

von Balthassar si serve di un linguaggio gco, non teologico, privo, quindi, di esattezztezza, tenendo in non cale il detto di Crascolta Voi, ascolta Me»!6, separando, in t

dogmi dalla Rivelazione e dalla Tradizioneparlare di von Balthassar non è un surplufoga di scrittore, ma è, purtroppo, un filos’incontra anche in altre pagine, dove degtorità ecclesiale, quasi fungesse “solo enlogia” dell’autorità comune del popolo per parlare modernamente, in un continugo” tra Chiesa universale e direzione (ossia: collegialità dei Vescovi e

Pontefice!).Secondo von Balthassar, l’infallibilità

rebbe tanto nella totalità della Chies



vata già nel suo servirsi di sempre nuovprima, del “popolo di Dio”; poi, dellaUniversale”; poi, del “Collegio dei Vesco

Il teologo Rothkranz riconosce giustasi tratta, qui, - come anche per Küng - de

zione del concetto d’infallibilità papale“infallibilità ecclesiale”, di cui non si scosa sia. Per questo, la norma, per von Bsarebbe un “vago istinto” verso un “sens

zione giusta”.Infine, dalla “Chiarificazioni”, si pdedurre che von Balthasar nega, espressdogma del primato papale di GiurDifatti, Egli parla di una “frattura”, ccarattere personale del Papa, e di una “falsdi un “testo minaccioso” e di un “incideme”. Per von Balthasar, quindi, l’odiernaza del Papato sarebbe “la prova più c

grave errore del Concilio precedente alII, dimostrato dalle sue stesse conseguen

Questo, sempre per von Balthasar, prop



bondanza di potere..., e senza l’intenzio

che la funzione attribuita al Papa non tenga di diritto... ci rende attenti che qucaricato il Papa di un tale soverchio pesuomini ad un altro uomo! - potrebbe anc

la rivelazione di uno sbaglio...»7.Il teologo J. Rothkranz, qui, fa osserv

testo del dogma precisa che il “Primato Pestende a tutte le Chiese particolari e ai lo

e che non ebbe inizio nel 1831, ma con PieVicario di Cristo, per cui tutti i Papi lo avuto da sempre, perché dato da Cristoquindi, i Vescovi del Vaticano I non po“attribuire”8 nè “cedere” un diritto chepossedevano già, in unione col Papa.

Il canone tridentino precisa:

«... Se qualcuno dice che il beato Pietro non sia stato fatto, da CristoPrincipe di tutti gli Apostoli Capo visibi



la Chiesa militante, e che abbia sol

Primato d’onore ma non il vero e propridi giurisdizione, ricevuto direttamentediatamente da Nostro Signore Gesù Crthema sit!ı»9.

Anche il canone seguente minaccia chidichiari:

«che il Pontefice Romano non è il s

del beato Pietro, e che non è in possessoPrimato».

Comunque, von Balthasar, nel su“Mysterium Paschale”, si dà da fare pbrare anche la Bibbia”. Difatti, scrive:

«Nessuno nega che la dogmatica e la ca cristiana necessitano di essere “ripsue mansarde sono ricolme di una qu

paccottiglia inutile... Chi volesse riBibbia, però, deve accingersi a questo lmolta esperienza; diversamente, anc



Come in altri casi, von Balthasar è c

appartenere a quegli “eletti” che dovpotrebbero accingersi a fare una tale “puliinfatti, si è prestato a questo repulisti energCon la parola “Entrümpelung” che egli

rebbe dimostrare che la Bibbia è “ABFALL”10: immondizie, da gettare questo è più che sufficiente per distruggerna della “PAROLA DI DIO” e della “

ZIONE DIVINA”!Inoltre, von Balthasar ascrive Evangelista una propria teologia particolado da quell’idea per giungere a vedere nScrittura il “punto di partenza e il modelgenere) di teologia”.

Concludendo: per giudicare la posizigica di von Balthasar è necessario anzi, in

bile, tener conto dei suoi rapporti con la“mistica” Adrienne von Speyr. Balthasalasciato scritto che, per quanto riguarda l



Universale” fu concepita da Lui ancora

incontrarla (ossia, prima del 1950).K.W. Nuckel, uno specialista della diff

ra dei sei volumi che contengono le “visdella Speyr, ci ha dato una citazion

Balthasar, agghiacciante:

«... scrivere sulla “delusione di Dio”, cioè che deve rinunciare in gran parte

speranza di riuscita del suo “piano” neDio, quindi, è il primo che merita comp

Il professore Bökmann, già dir“Theologisches”, rimase profondamente questo giudizio di von Balthasar, di quelsegnato” e deluso, costretto alla rinunciaera il risultato di quella falsa “mistica” von Speyr che tanto male fece, prime di tu

sentimentale “Maestro”, ma anche alla tenostro tempo, disastrato da tanti “falsi pro



Sopra: Erich Przyw ara (1889-1972), so

von Balthasar negli anni di Pullach e susore nel dialogo con Karl Barth.



«Non vi lasciate sorprendquesti nuovi riformatori. Li pure il mondo menti sup

ingegni potenti, coscienze ifulgide intelligenze, ma Crha giudicati tutti con questtenza: “Chi parla di proprmovimento, cerca la sua invece è verace e degno dsoltanto chi cerca la gloria d

che lo ha mandato, ed è indi tradire i suoi uditori”».



Capitolo III

BALTHASAR:PADRE DELL’APOSTASIA

ECUMENICA

Questo ex-gesuita svizzero, che ha incspetto pseudo-mistico ed ecumenico delsmo, fu uno dei maggiori esponenti dellathéologie”1.

Nella prima giovinezza, più che gli studci e teologici, amò la musica e la letteratuanche affascinato dalla filosofia “miPlotino, mentre quella scolastica gli “rabbiosa avversione”.

Nell’introduzione a “Erde und Himlegge:



In compenso, si dilettò del pensiero

incoraggiato dai “grandi animatori dell’suoi studi”4: Erich Przywara, nello stuPullach-Monaco, che lo spinse “a coAgostino e Tommaso con Hegel, con Sc

Heidegger”. Henri de Lubac, nello satuLione-Fourvière gli prestava anche i propzi ed estratti coi quali apprese a contrappciosamente la patristica alla scolastica,

letto, durante le lezioni, le opere di S. Agofu tutta una infarinatura superficiale in cadilettavano.

Così, von Balthasar entrò a far parte dsiastici modernisti “i quali, fingendo amChiesa, scevri d’ogni solido presidio di fteologico sapere, anzi tutti penetrati dalse dottrine dei nemici della Chiesa, senza ritegno di sorta, per riformat

Chiesa medesima”5.Privo, quindi, di una solida formazione

filosofica e teologica, invischiato di music



Lo scrisse Lui stesso:

«Solo assai più tardi, quando il lamvocazione si trovava già da anni dietro ebbi compiuti gli studi filosofici a Pullac

pagnato da lontano da Erich Przywara,anni di teologia a Lione - ispirato daLubac) con i miei condiscepoli DanielouBouillard e molti altri, io compresi qua

aiuto, per la concezione della mia teologdiventare la conoscenza di Goethe, Nietzsche, Hofmannstahl, e soprattutto della Chiesa, ai quali mi aveva indirLubac, il postulato fondamentale della m“Gloria” fu la capacità di vedere una (forma complessiva) nella sua coerente tosguardo goethiano doveva venir applicameno (sic!) di Gesù e alla convergenza d

gie neo-testamentarie»6.Dopo aver incontrato, a Basilea, il p

Karl Barth, sarà per Lui il terzo grande



stocentrismo”7. Da qui, nacque l’idea di u

nismo che unisca tutti attorno a un Cristo dalla sua Chiesa, ossia il “solus ChLutero, sia pure filtrato attraverso Hegel.

Nel 1940, Balthasar battezzerà il s

Beguin che succederà il filo-comunistanella direzione della rivista “Esprit”.che quei due - secondo quanto scrisse l’OsRomano del 3 marzo 1979, (p. 3) - fur

principali preparatori del Vaticano II.Da notare ancora che von Bathezar bnella festa di tutti i Santi del 1940, la “coAdrienne von Speyr, dottore in medicina,in seconde nozze, col prof. Kaagi, che poi, in “simbiosi teologica e psicologica”

Un vero tandem che faceva “chiacchei loro “regolari e lunghi incontri Balthasar, suo direttore spirituale” (?

“cominciarono a sorgere voci di mirmanifestamente avvenivano nei colloqvisite a Lei, e si mormorava di visioni



Von Balthasar, allora, fondò una

“Johannes”, e poi, con Lei, fondò un Istilare, “Johannes”, non ben visto Superiori. Per questo, alla vigilia della Psolenne, uscì dalla Compagnia di Gesù

“obbedienza immediata” a Dio!Subito fu ospite nella casa del marioccupandosi di letteratura e di “teologiae dei “dettati mistici” di Adrienne.

Di questo, lui stesso dirà:«La sua opera e la mia non sono sepapsicologicamente né filologicamente. Sometà di un tutto che ha al centro un’unzione»9.

E scriverà ancora:

«Questo libro ha, soprattutto, lo scop

dire che, dopo la mia morte, venga fattovo di separare la mia opera vera da Adrienne von Speyr».



«Le ricette del mantenersi lontani

vedere, sono, per quanto attiene alla sferporeo, oggi, esaurite”11.

Il che è contro il dogma del “peccato

e dell’insegnamento della Chiesa.Adrienne, invece, la sua “rivoluzione vede anche il suo “rapporto spirituale”Balthasar, secondo quella sua teoria, com

nascere del loro Istituto “Johannes” ècome “un periodo di gravidanza, dove lil bambino, Adrienne, sua madre, e Bapadre”12.

E scrive ancora:«La fecondità spirituale dell’uomo s

nella carne della donna, perchè possa fruttuosa. In questo senso, la feconditàUrs von Balthasar fu messa nelle stig

Adrienne aveva ricevuto per lui»13.



Questa “intelligenza del valore posi

corporalità”, inventato dalla Adriennuna delle cause dell’odierna sessualità.von Balthasar non ammetteva “che posminuito il significato del corpo masch

minile”, come lo dirà in vari discorsiPaolo II, proprio là dove si parla di una sernazione del Figlio di Dio”14.

Ora, questo non quadra con la dottrin

ca, e von Balthasar lo ammette lui stessdo: «le cose stanno spesso in modo che lodierna non è (o non è ancora) al puntprendere ciò che viene indicato»15. (nellee nei “dettati” di Adrienne).

È un ammettere con Blondel e de posizione vitalista ed evoluzionista deper cui anche in Dio “è possibile la conne”. Ma è una follia ecumenica che ci spie

tastica “visione” di Adrienne in cui dice «Noi (Lei e Balthasar) desideriamo

amarti, servirti e ringraziarti per “la Chies



furono improvvisamente pronunciate e de

Madre di Dio; cioè, noi (la Madre di Dio ele dicemmo entrambi insieme, e il banostro (di Adrienne e di von Balthasar), slo diede, per la frazione di un secondo, sul

ma non era più soltanto il bambino, eraSancta”, in miniatura, e così mi sembra pure una giusta unità di tutto ciò che ci è gnato; è lavoro in Dio per la Catholica».

Ma cos’è questo altro “bambino” “Chiesa”, detta “Catholica”, che Dio hadato?..

Per me è un’autentica stupidaggine,tante di quella convertita dal protestantesisata al cattolicesimo senza conoscerlo, tache non andava a Messa neppure la domsolo due volte all’anno: Natale e Pasqua, dsi rimpinzata di leccornie!..

La sua catholicità, quindi, è quella “omette”, la verità e l’errore, il bene e il mè la dialettica hegeliana.



logica aristolelica e tomistica che hanno

mento il principio di identità o di non czione, che escludono gli opposti, mentrehegeliana vuole gli opposti perché sarebbedella realtà, che è sintesi degli opposti: aff

e negazione; “tesi” e “anti-tesi”.Da qui, dalla “Catholica” che nulla venuto fuori l’attuale discriminante e ecumenismo, che vorrebbe fare la “vera

Cristo”.Ecco perché ad Assisi si sono messe supiano le varie religioni, pur mantenendolpromuovendo, però, quel “dialogo” dissevuole che i buddisti siano buoni buddisti,buoni cattolici, i protestanti, buoni protestavia. Un gioco di “rivalità”, di contraddiztrapposizioni, che deve condurre a queChiesa, sintesi di tutte le religioni.

Per von Balthasar, quindi, la Chiesaessere solo petrina, ma anche paolina, mgiovannea16. Così, il “Primato di giuri



definito dal Vaticano I, divenne il “m

Giovanni Paolo II, che girò il mondo spigiornalisti che Egli aveva non solo il cartrino ma anche quello paolino!

Per Balthasar, quindi, l’ecumenismo è

zione nel tutto della “Catholica”17. Quintolicità della Chiesa non è ancora realtà, m“promessa speranza escatoligica”, già anche se noi, oggi, continuiamo a dire

Ecclesiam unam, sanctam, catholicamper von Balthasar, l’attuale Chiesa cattotra le altre “configurazioni ecclesiali”,superata nella sua “Catholica”, alla pari creligioni pagane e idolatre.

Scrive von Balthasar:«Ogni coccio desta subito il pensiero

da cui proveniva; ogni torso viene letto rito, a partire dall’opera intera, intatta»

Per questo si insegna, col Vaticano Chiesa di Cristo “Subsistit in”, ossia



to”. «Ecco perché, oggi, - scrive Romano

si professa apertamente che l’unione nofare per conversioni individuali, ma pedi grandi corpi elettivi, quali sono le Chun moto di tutte le confessioni»19.

È ovvio pensare che qui c’è odor di perché “la Fede in Gesù Cristo non resteincontaminata se non sarà sostenuta e dfede nella Chiesa, colonna e fondame

verità”20

!Qui è bene sapere che von Balthasar“sua teologia” in palese evidenza di verso il Magistero della Chiesa, specie veper la sua “Pascendi”, e Pio XII, p

“Humani Generis”, che condanna proprcumenismo che vorrebbe tutti “sì, uninella “comune rovina”.

Lo comprova l’opera del massone Mo

salito al soglio pontificio, mise al serv“Nuovelle Theologie” la sua autorità; e lsuo successore, Giovanni Paolo II, che ne



CONCLUSIONE

Hans Urs von Balthasar (1905-1988)

un uomo che ha occupato un posto di rilievlogi del nostro tempo, per la sua indubbia per la musica, l’arte, la letteratura, la filoteologia, volendo comporre un nuovo si

una cultura incentrata sulla figura di CristI suoi 15 volumi di “Gloria”, Teo-draTeologia, volevano far rientrre l’uomoverso la méta che “solo l’amore è credibnendo con passione questo suo pensiero, nle nutrite polemiche che incontrava lungo imino.

Mi fermerò q i alla s a fonda ione



della Commissione Teologica. Nel prim

dove delinea il programma della nuova scriveva:

«In nessun modo bisogna, oggi, liberarnesimo dal campo di tensione. Se esso non

salmente (cattolicamente) rivelante, alloratutti i suoi discorsi... nel letamaio dei rifiusi. Ma per essere universalmente rilevante prio contro ogni orizzonte qualunquistiqualcosa di particolare, di determinato, un

Il succo di “Communio” verso la Fedè che il compito del cristiano non è quelogare o di accomodare, ma quello di am

prendere, osservare e sperimentare;“Fratelli separati e verso il mondo”,d’ogni fedele è di abbattere i bastioni, afpiù pura e più forte la forza di quell’a

solo è credibile.Quella nuova Rivista, però, non ebbe m

na, né divulgazione, né fu accolta nel vivo



soprattutto per espresso “desiderio” di

Paolo II.2Sarebbe impossibile riportare, qui, i mo

zi” su questo teologo svizzero, sia pure sene a completare il mosaico della person

l’opera sua. Ci basti riportare, qui, ilGiovanni Paolo II, il quale, già nel giuricevette, nella sala del concistoro in Vatpresenza di circa 300 invitati (Cardinali edel-l’“Istituto Paolo VI” di Brescia) HanBalthasar, in elegante clergyman, per cons“Premio Internazionale” di 10 milioni, adal sopradetto “Istituto Paolo VI”, “pere la profondità della cultura, per la mu

tà e l’ampiezza della sua Opera3 e per ltà e l’audacia delle sue concezioni che

2 Cfr. H.U. von Balthasar, “Il nostro compito”,Premessa.3 Infatti, von Balthasar fu un Autore fecondissimo.1977 i 62 Gli i li 287



alto riconoscimento dovevano essere ap

suoi meriti che gli hanno procurato un postpiano nel campo della teologia e della scispirito contemporaneo».

Ma allora, è per questo che gli fu as“Premio Paolo VI?”.

Noi, però, non assecondiamo questo te parere sull’Opera di von Balthasardenunciammo, invece, come un Autor

ripudiato, in tutti i suoi scritti principalgia cattolica, memori del detto di Papa che «L’errore cui non si resiste, viene ala verità che non viene difesa, viene opdel detto di S. Innocenzo I: «Error cui n

tur approbatur»!Quindi, la Fede cattolica non ha nie

fare con il sentimentalismo né con l’amthasariano, ma, come abbiamo imp

Simbolo Atanasiano, la Fede cattolica che «veneriamo un unico Dio nella TrTrinità nell’unità».

Allora è comprensibile perché von



INDICE

PROEMIO

CAPITOLO I

Hans Urs von Balthasar

CAPITOLO II

La teologia di Hans Urs von Balthasa

CAPITOLO IIIBalthasar: padre dell’apostasia ecume



Finito di stampare

in Giugno 2007

presso la Tipografia Com. & Printdi Brescia (Italia)



Euro 8

«Per me si va ne la città dolente,

per me si va ne l’etterno dolore,

per me si va tra la perduta gente.......

Lasciate ogni speranza voi ch’entrate».

(Dante Alighieri, “Inferno”, canto III)

CV-Libro Von Balthasar

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